Si fecero presto le quattro e le amiche di Beatrice erano fuori dalla porta pronte a suonare. Il tempo di suonare che Beatrice era giù ad aprire la porta.
-Chi è il nuovo vicino?- le chiedono maliziose Letizia e Margherita
-Non so, però vengono a cena, mia madre li ha invitati- dice scocciata Beatrice
-Il tuo fratellino?- chiede ridendo Letizia a Beatrice
-Per fortuna da Marco- dice iniziando a salire le scale. Beatrice aveva già preparato la scrivania con le sedie prima dell'arrivo delle amiche.
-Allora, appoggiate tutto sul letto, il computer lo avete portato?-chiede la bionda tirando fuori dalla custodia il suo Mac, le due amiche annuirono tirando fuori anche loro il Mac.
Per fare la ricerca impiegarono più di due ore, per poi ottenere una relazione di cinque pagine. Soddisfatte andarono in cucina a mangiare.
-Siamo state strepitose, però leti dobbiamo andare- disse Margherita a Letizia che annuì. Beatrice accompagnò le amiche alla porta e poi si mise a leggere il suo nuovo libro. Però in camera sua non le andava bene, prese le chiavi e il giubbotto, e uscì fuori nella sua amata panchina.
Fuori c'era un gelo, per poco non nevicava, ma lei come sempre era troppo presa dalla lettura che non gliene importava. Tornò la madre che la vide tranquilla e dopo essere entrata inizio a preparare la cena per i vicini che sarebbero arrivati a breve. Giacomo dormiva da Marco.
Beatrice guardò il suo orologio per la prima volta che era in quel posto, per lei magico. Si erano fatte le nove e la madre non l'aveva chiamata. Corse a casa e aprì la porta rispose il suo giubbotto, entrò in cucina.
Davanti si trovò, due ragazzi e due adulti.
-Beatrice ti stavo per chiamare, allora lei è Beatrice la maggiore ha sedici anni- la presenta la madre, Bea con un po di imbarazzo disse un salve.
-Ciao hai l'età di nostro figlio Noah, invece Saul ne ha diciotto- le presentò i figli, lei si limitò a sorridere sotto lo sguardo dei due ragazzi.
-Mangiamo, prego- disse Morena distogliendo la tensione tra i ragazzi e Bea.
Beatrice si sedette di fronte a Noah che la guardava, Saul le era seduto accanto e questo la faceva sentire molto a disagio.
-Beatrice che liceo frequenti?- le chiede il diciottenne.
-Faccio il classico, in centro- spiega e al ragazzo gli s'illumina il viso
-Anch'io frequento il liceo classico- dice sorridendo, ma sempre con la sua compostezza, Beatrice annuisce e poi riprende a mangiare.
Saul ha diciotto anni è biondo e ha gli occhi azzurri, Beatrice li adora. È molto alto rispetto a Beatrice e ha un sorriso che farebbe sciogliere chiunque.
Noah ha sedici anni è biondo con gli occhi verdi e poco più alto di Beatrice ed è carino anche lui.
-Beatrice parlaci di te- dice la madre dei due ragazzi a Beatrice,mettendola a disagio.
-Ho sedici anni, frequento il liceo classico e ho la media del nove, mi piace leggere- dice rossa dall'imbarazzo
-Bella ragazza, comunque buonissima la cena signora Morena- ringrazia Mascia.
La madre di Beatrice porta in tavola il caffè e Beatrice esce fuori, va nella sua panchina e osserva il mare come tutte le sera.
Oggi però non è sola, Saul il più grande la segue e si siede vicino a lei.
-Oh Noah mi hai fatto prendere un colpo- si spaventa Beatrice
-In realtà io sono Saul- ridacchia il ragazzo biondo, Beatrice lo imita a disagio.
-Scusa, ma con i nomi non sto proprio, dimmi- chiede Beatrice, perché mi ha seguita si ripete in testa.
-Volevo conoscerti- si giustifica il ragazzo con gli occhi azzurri.
-Lo sai te l'ho detto prima- dice imbarazzata Beatrice spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Posso farti compagnia? Perché rimani sola- cambia argomento il biondo,ponendole un sacco di domande.
Beatrice risponde tranquillamente non è una che si vergogna o si nasconde.
-Se ti va, rimango sola qui perché questo è il mio posto, qui sono cresciuta, sto in pace, guardo il mare e leggo i libri-spiega Beatrice e il ragazzo sorride-E te perché ti sei trasferito qua, isolato dal mondo- chiede ridacchiando la ragazza
-Per via dei miei, mia madre cercava casa al mare, lei lavora al computer e voleva tranquillità, mio padre lavora in città e infatti lui non era d'accordo- spiega Saul, Beatrice annuisce
-Ma tuo fratello fa il classico come noi?- dice sempre imbarazzata
-No, fa lo scientifico, e odia la letteratura, io non lo capisco- ridacchia Saul
-Ah, io adoro la letteratura- dice Beatrice sorridendo.
-Saul andiamo- urla la madre dalla porta di casa di Beatrice.
-Ciao Bea è stato un piacere, ci si vede domani a scuola-dice il ragazzo alzandosi e raggiungendo la famiglia.
Beatrice rientra dentro casa e dopo essersi preparata per la notte, si infila nel letto e inizia a leggere il suo libro nuovo.
Si addormenta felice, quel ragazzo le stava iniziando a piacere, il suo modo di fare, la sua voce la facevano impazzire e mettere a disagio.
Ben presto fu mattina e come ogni giorno Beatrice si prepara e va a fare colazione. Si mette il giubbotto e raggiunge la fermata, con le cuffiette nelle orecchie aspetta il bus.
Qualcuno le tocca la spalla e lei si gira di soprassalto.
-Mi hai spaventata Saul? -dice incerta sul nome.
-Si sono Saul-ridacchia, cazzo il suo sorriso pensa Beatrice-Mi aiuti a trovare la mia classe a scuola-aggiunge dopo
-Certo, però adesso saliamo che è tardi- dice Beatrice salendo sul bus seguita da Saul.
Si siedono vicini e Beatrice è rossa in volto. Non ascolta da sola la musica, ma ha dato una cuffietta a Saul che sembra compiaciuto sia del gesto che della musica.
-Adoro questa canzone-sbotta d'improvviso, ha detto quella frase quando il telefono di Beatrice trasmetteva anche la canzone preferita della bionda
-Anche la mia- dice Beatrice sorridendo.
La canzone è closer.
Arrivati a scuola Beatrice incontra le sue amiche Letizia e Margherita.
-Ragazze lui è Saul, il mio nuovo vicino di casa- lo presenta alle amiche che a loro volta arrossiscono dal disagio.
-Ciao, ehm... andiamo-dice Saul a Beatrice
-Accompagnò Saul e poi ci vediamo in classe- disse la bionda, lei due ragazze annuirono.
Dopo aver trovato la classe di Saul, Beatrice va via.
-Aspetta- la ferma Saul.
-Grazie-dice dandogli un bacio sulla guancia, era in imbarazzo anche lui.
-Niente-disse la bionda con un filo di voce, per via dell'imbarazzo.
Corse in classe per evitare il ritardo e alla ricreazione le tre ragazze non fecero altro di parlare di lui.
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La Ragazza Bionda del Mare
Teen FictionStoria di una ragazza pazza della lettura, ma qualcosa cambierà la sua vita dopo la morte del suo ragazzo...👑