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La mattina arrivò ben presto e Bea era ancora abbracciata alle felpe di Saul, non era uscita per niente da quella stanza, e Mascia si stava preoccupando. Così bussó alla porta.

-Trice tutto okay?- chiese la donna appoggiata alla porta.

-Non va tutto okay- disse urlando, mentre piangeva.
La donna scese le scale e la lasciò sola... Anche lei stava male, ma cercava di andare avanti.

Pensò che Eleonora, la figlia della stessa età di Bea, sarebbe riuscita ad aiutarla o per lo meno si sarebbero fatte coraggio l'una con l'altra.

-Ciao tesoro- disse appena Eleonora rispose al telefono.

-Ciao mamma- disse fredda, anche soffriva per il fratello, ma non lo mostrava, si teneva tutto dentro.

-Potresti venire qui, c'è la Bea che ha bisogno, Ele sta malissimo- disse molto preoccupata per Bea.

La ragazza sospirò.
-Okay, domani mattina sono lì- disse e poi riattaccó.

...Mancavano due giorni al ritorno a scuola, e Bea non se la sentiva. Chissà tutto che avrebbero detto gli altri, appena lei avrebbe varcato la soglia della porta della sua classe.

Non ci pensava neanche.
Margherita e Letizia l'avrebbero trattata diversamente, e lei non voleva...

La mattina seguente arrivò Eleonora.
Busso alla porta e appena entrò posò le valige all'ingresso, dopo aver salutato e pianto con la madre salí da Bea e busso piano.

-Beatrice, sono Eleonora aprimi un attimo- disse lei, e prima che Bea le aprisse la porta si asciugó le lacrime.

Quando ci dentro la stanza del fratello scoppiò in un pianto isterico.
Bea la guardava e stava ancora più male.

Si calmó subito.
-Scusa- si scusò Eleonora, Bea annuì con la testa, mentre Eleonora stava guardando le foto appese da Saul.

Ritraevano il fretello e lei da piccoli, abbracciati, Saul per lei era il suo eroe, da piccola, ma anche da grande la proteggeva sempre. Loro passavano le giornate d'inverno a lanciarsi la neve, d'estate Saul la portava ovunque, e adesso che non c'è più Eleonora pensa che non ci saranno momenti felici nella sua vita.

Bea continuava a piangere, e Eleonora si avvicinò. Le mise una mano nella schiena.

-Lo so Bea che è dura, ma nessuno potrà riportarcelo indietro- pianse abbracciata a Bea.

Bea la strinse a sé.
-Lo so, ma non è giusto- disse tra i singhiozzi Bea.

-Tesoro, non è colpa nostra- disse staccandosi e tenendo le sue mani.

-Possiamo guardare le sue foto? Mi sento più vicina a lui- disse Beatrice asciugandosi le lacrime.

-Certo, prendo gli album, tu hai il vostro?- disse Eleonora frugando in un cassetto della camera di Saul e togliendo fuori  quattro album.

-Si, Saul lo aveva messo qui- disse alzandosi e andando nella libreria del ragazzo, e prese l'album che si trovava vicino ai libri di Harry Potter.

-Andiamo nella vostra panchina?- chiese Eleonora. Bea annuì e poi si presero per mano e andarono nella panchina.

Bea iniziò a sfogliare l'album, nella  prima foto c'erano lei e Saul tenuti per mano davanti al mare, la seconda ritraeva Bea in braccio a Saul ridendo sempre in riva al mare. Iniziò a piangere bagnando le pagine contenenti le foto.

-Eleonora voglio che lui sia con me, qui adesso- disse piangendo guardandola negli occhi.

-Lo so anche a me tanto- disse Eleonora cercando di piangere, odiava mostrarsi mentre piangeva.

Bea si alzò in piedi e corse in riva e iniziò ad urlare.

-LA VITA FA SCHIFO- urlò a squarciagola, Eleonora la raggiunse.

-LA VITA AMORE MIO SENZA TE È UNA MERDA- urlò di nuovo piangendo Beatrice.

-SI LA VITA FA SCHIFO, ORMAI SENZA TE FRATELLINO MIO- urlò Eleonora per poi piangere, Bea la avvolse con le sue braccia.


La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora