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"Che palle questo, mi sta facendo soffrire e non l'ho capito" pensò la ragazza.

-Saul ancora?- dice irritata.

-Voglio chiarire- dice dolcemente salendo sul bus con lei.

-No, basta cazzo!- dice iniziando a piangere.

-Non sai quanto mi ha fatto male sentire la tua ragazza offendermi e tu sei rimasto a diffenderla, io...-continuò Bea.

-Ho capito, scusa, ma non piangere-disse il biondo spostandosi in un altro posto.

Beatrice si asciugò le lacrime e rimase per tutto il viaggio a guardare fuori dal finestrino.

"È tutto così bello, perché rovinarsi per un ragazzo, perché lo amo cazzo se lo amo" pensò Bea.

A scuola ci andò senza il sorriso che aveva sempre, non prestava più attenzione alle lezioni quel giorno. Era strano, stava male e Saul non faceva altro che infastidirla.

-Vendramin alla lavagna!- urlò il prof. di matematica che odiava Beatrice.

Beatrice si alzò a malavoglia e irritata, guardò l'esercizio che doveva svolgere, era difficile, non lo aveva capito perché non aveva prestato attenzione alla spiegazione.

-Prof. Non l'ho capito-disse tranquillamente.

-Che succede Vendramin, prima sapevi tutto e adesso?- si lamentó il prof.

-Senta non l'ho capito-disse posando il gesso sul tavolo e andandosi a sedere.

-Vendramin le ho detto di sedersi?-disse urlando il prof.

-No, ma tanto non lo so fare- rispose Beatrice.

-Vendramin non mi risponda!-

-Perché le ho detto solo...- non la fece finire di parlare.

-Fuori!- disse incazzato

Lei uscì, sbattendo la porta, "che giornata di merda cazzo" pensò Bea.

Alla ricreazione Margherita si avvicinò a lei, mentre Letizia era uscita fuori.

-Oi ma che ti succede?- disse preoccupata

-Niente Marghe, voglio stare sola- disse guardandosi dal lato opposto.

-Va bene- disse dispiaciuta l'amica e uscendo.

Tornò a casa e neanche mangiò, stava troppo male. Prese il suo libro e andò alla panchina, si stava in tranquillità.

Il vento le faceva muovere i cappelli e l'aria di dicembre le gelava il viso.

A distrarla dalla sua lettura furono delle voci, cercò di ignorarle,ma la infastidivano, così andò a vedere chi fosse.

Ma da quella vista rimase delusa, confusa e incazzata.

Letizia e Saul si stavano baciando, lei rimase li a guardarli con gli occhi lucidi.

-Saul, Letizia ma?- disse iniziando a piangere.

-Bea io...- disse Letizia abbassando lo sguardo

-Zitta- urlò e iniziò a correre.

-Bea aspetta- urlò Saul, lei si girò e lo guardò negli occhi.

-Io non ti capisco Saul, e poi tu Letizia come hai potuto- disse entrando in casa e sbattendo la porta.

Chiamò subito Margherita per raccontarle quello che era successo. Piangendo riuscì a spiegare tutto.

-Amore, vuoi che venga da te?- disse Margherita

La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora