♡5

696 46 9
                                    

I ragazzi presi dall'imbarazzo, buttarono le lenzuola dentro una busta che avrebbe buttato Saul dopo.
Poi Saul ando dal fratello, mentre Bea lo stava aspettando in camera sua.

-Noah dillo a papà e sei morto- lo minacciò il biondo

-Hai paura, non è neanche la tua ragazza e già te la porti a letto- affermò il fratello

-Una parola e sei morto- ribatte Saul.

Poi uscì sbattendo la porta, tornò da Beatrice che lo aspettava preoccupata.

-Ehy piccola tranquilla-disse il biondo tenendole la mano.

-Sono tranquilla-mentì Bea

-Lo sai che ti amo-disse Saul, per poi baciarla.

Ci era riuscito a dirglielo.
Lei arrossi e ricambió il bacio.

-Anch'io- disse solo per poi assaporare le labbra del suo ragazzo.

-Ragazzi è pronto!- li chiamò Mascia.

Scesero giù e un silenzio calò nella stanza.

-Come va con Lucrezia?-chiede Noah a Saul.

-Chi è Lucrezia-disse Bea con tono scocciato.

-La ragazza di saul- affermò Noah.

Beatrice delusa, si alzò, ringraziò e uscì fuori di casa, con le lacrime agli occhi si recò a casa sua.

Andò in camera, si sentiva usata da Saul, è fidanzato e si porta altre a letto. La bionda si pentì di averlo fatto con lui. Le cose sono successe troppo in fretta.

-Amore, che succede?- le chiese la madre entrando in camera sua.

-Sono apposto, puoi uscire adesso, grazie- rispose acida, ma la madre rimase.

-Non esci ok, ciao, me ne vado io- si alzò e sbattendo la porta uscì di casa, si mise a passeggiare lungo la spiaggia.

Stava male, non le era mai successo.
Il biondo la vide e si avvicinò a lei.
Le toccò la spalla, lei si girò di scatto.

-Lasciami, non toccarmi- disse infastidita

-Lasciami spiegare- la implora Saul.

-No!- disse correndo lontano da lui, non rientrò in casa, ma si sedette nelle scalette della villetta. Senza farsi vedere, vide Saul entrare in casa sua.

Era deluso e scocciato, Bea era incazzata. "Dovrei essere io quella scocciata mica lui" pensò Beatrice.

Entrò in casa e andò in camera sua, non voleva vedere nessuno,prese il suo libro e iniziò a leggere. Era così nervosa che lo finì in due ore.

-Eh mo che cazzo leggo?- disse tra se e se la bionda. Rispose delicatamente il libro nella libreria e prese il suo Mac, avrebbe video chiamato con il papà.

Sperando che rispose la ragazza rimase a guardare lo schermo, a nessuna risposta dal padre. Delusa e incazzata si mise il pigiama e andò a dormire. La madre non andò da lei, perché sapeva che Bea non le avrebbe detto niente e poi perché sapeva che la figlia quando era arrabbiata andava lasciata sola.

La mattina seguente arrivò bene presto. Ancora incazzata la bionda si diresse in bagno a prepararsi, non aveva voglia neanche di fare colazione.

Uscì di fretta, e mentre prendeva il pullman Saul era accompagnato da una ragazza dai capelli neri e dei tacchi troppo alti per Bea.

Saul lanciò un'occhiata a Bea che squadrava la ragazza affianco a lui.

-Amore ma chi è questa, che mi sta guardando male- chiese a Saul, guardando Beatrice con aria di sfida.

-Questa lo dici a tua madre!- sbotto Beatrice

-Non parlarle cosi- disse Saul difendendo quella ragazza che Bea odiava.

-Ah scusa questo, ti va bene si ti chiamo questo ragazzo rompi coglioni- urlò Beatrice in preda alla rabbia.

-Senti, ma ti stai zitta, aiuto queste bambine-disse la ragazza alta

-Guarda che la bambina qua sei tu- disse Beatrice per poi salire sul pullman.

"No va beh, guarda sta troia, Saul la sta usando e lei non se ne neanche accorta, che stupida!" Pensò Bea.

Arrivata a scuola si sedette senza salutare le amiche.

-Bea ciao- disse Letizia

-Non ho voglia, scusa-disse prendendo i libri.

Letizia guardò Margherita e le disse qualcosa, Margherita le avrebbe parlato alla ricreazione.

Alla ricreazione tutti uscirono dalla classe tranne Bea e Margherita.

-Oi Bea, ma che ti succede?-le chiese Margherita guardandola negli occhi

Le con gli occhi lucidi le spiegò tutto, e alla fine iniziò a piangere.

-Tesoro, mi dispiace-dice Margherita abbracciandola

Bea annuì e poi si asciugo le lacrime prima che la campanella suonasse.

Finite le lezione Margherita sarebbe andata da Bea.

Durante il viaggio Bea pensava a Saul e a quanto fosse coglione.

Scesero e quella troia si avvicinò a loro.

-Scusa ma hai qualche problema, bambina-disse a Bea.

-No tranquilla, però stai attenta che il tuo ragazzo si scopa altre-detto questo Bea e Margherita se ne andarono altezzose lasciando la troia a bocca aperta.

Entrando in casa Bea inciampo nel gradino, cadendo male e rompendosi la caviglia.

-Signora, la Bea è caduta- urlò Margherita.

Morena corse subito la carico in macchina e andarono al pronto soccorso, dove passarono tre ore li.

Bea tornò a casa con il gesso e le stampelle, perché oltre alla caviglia si era rotta anche la gamba.

-Marghe rimani a dormire o ti riporto a casa dopo cena?-chiese Morena

-Se non ti disturbo riamango a dormire- disse

Morena sorrise e poi iniziò a preparare la cena.

Bea era a letto, sdraiata e al suo fianco l'amica.

-Ci mancava solo questo, saranno tutti i frastimi di quella troia- disse la bionda riferendosi alla ragazza di saul.

-Già, ma lei rimarrà sempre brutta, te sei bella e troverai ragazzi migliori-le disse sorridendo.

-Ragazze è pronto- urlò Morena

Margherita aiutò Bea a scendere le scale, si sedettero a tavola e iniziarono a mangiare.

-Cara domani verranno a cena Saul e la sua famiglia, ci presentano la loro figlia- disse Morena

Bea annuì, era incazzata non voleva vedere Saul, ma almeno avrebbe conosciuto la sorella, che le pareva si chiamasse Eleonora.

La mattina con fatica Bea si preparo, l'avrebbe portata a scuola la madre.

-Marghe sei pronta?- urlò Bea

-Si si arrivo- disse scendendo le scale.

Salirono in macchina.

La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora