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La mattina seguente la bionda iniziò a fare le valige,sarebbe partita la sera verso le 9:00.

Avvisó il padre, che dispiaciuto accettò la decisione della figlia.
Saul è ancora a Londra, lui partirà due giorni dopo di lei.

-Io le ho fatte tu?- disse Margherita riferendosi alle valige.

-Si, adesso andiamo a pranzo- disse mettendosi il cappotto, erano già le 12:30 PM.

Uscirono e andarono a mangiare, Bea era molto in ansia di vedere Ludovico.

-Che hai?- disse la Marghe vedendo Bea disorientata e strana

-Niente- mentì lei e poi iniziò a mangiare la sua insalata.- Passiamo a salutare papà e poi andiamo a casa- aggiunse.

-Okay, ma Saul- disse la rossa

-Saul cosa?- iniziò ad arrabbiarsi lei.

-Non lo salutiamo?- disse lei tranquillamente.

-No Marghe no, non passiamo a salutare Saul- disse Bea mettendo un altro boccone di insalata in bocca.

L'amica annuì stranita e poi accompagnò Bea dal padre. La bionda entrò in ufficio mentre la rossa aspettó fuori.

-Amore- disse il padre avvicinandosi a lei, ma lei indietreggió respingendo l'abbraccio del padre.

-Che succede Trice?- disse il padre preoccupato.

-Papà parto in Italia- disse lei mettendo le braccia incrociate.

-Ma che dici?- disse lui confuso.

-Tanto tu stai a lavoro e non ci sei mai a casa, ah un'altra cosa se dici qualcosa a mamma con me hai chiuso- disse lei uscendo e sbattendo la porta e prendendo il braccio di Margherita e portandola via.

La sera si fece presto e Bea tornò in Italia, all'aeroporto c'era Ludovico che l'aspettava.
Lei le corse incontro e lui la prese in braccio.

-Ciao- disse lui mettendola a terra, lei l'abbraccio di nuovo stringendolo a sé.

-Ehi- disse lei dandogli un bacio sulla guancia.

-Ciao Marghe- la salutò Ludovico.

-Ciao-disse acida lei, odiova Ludovico.

-Ci accompagni da Marghe?- disse lei, ovviamente in pullman.

-Si, ma se vuoi puoi restare da me- disse lui, Ludovico con Bea aveva legato molto, anche prima che andasse nella scuola, si erano conosciuti in un campo estivo e lei non lo aveva riconosciuto.

-Okay, però adesso accompagnamo Marghe- disse lei prendendo lui per mano.

I due ragazzi accompagnarono Marghe a casa e poi lui la portò a casa sua, conosciuta da tutti.

-Mamma sono a casa, c'è la Bea- disse urlando e chiudendo la porta alle sue spalle.

-La Bea?- chiese confusa, sapeva chi era ma non capiva perché fosse in casa sua. Poi arrivò in corridoio e la vide. Si emozionó e si mise a piangere.

-Oddio signora- disse lei preoccupata.

-Quanto sei cresciuta- si calmó la donna.

-Mamma non c'è bisogno di piangere- si lamentó Ludovico.

-Scusate ma lo sapete come sono- rise lei. Bea l'abbraccio e poi le diede un bacio nella guancia alla donna.

La donna prese i bagagli della ragazza e li posò nella camera di Ludovico e del fratello maggiore che ormai non viveva più lì.

-Grazie- sorrise Bea

-Niente tesoro, siediti qui- disse facendola sedere e mettendole un piatto di spaghetti davanti.

Bea iniziò a mangiare e poi andò in cameretta con ludo.

Ludovico si sdraió nel suo letto, mentre lei sdraió nel letto del fratello maggiore di lui. E si addormentó.

Durante la notte Bea ricevette un sacco di chiamate da Saul, era in pericolo...

La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora