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-Bea andiamo, se no perdi il bus- disse Margherita risvegliando Bea dai suoi ricordi.
-Si, arrivo- rispose la bionda guardando l'amica.
-Tutto okay?- le chiese Margherita.
-Si, tranquilla- la tranquilizzó.
Dopo poco prese il bus e nel tragitto verso casa si accorse che Eleonora era affianco a lei.
-Ciao- disse Eleonora.
-Ciao- rispose non curante Bea.
-Com'è andata a scuola?- chiese la mora.
-Come sempre, ho preso un altro 10 da aggiungere alla mia collezione- disse quasi ridacchiando Beatrice.
-Sei bravissima a scuola- Si sorprese Eleonora.
-Basta studiare- rispose la bionda.
-Si, ma 10 è difficile prenderlo in terza liceo classico- rispose a tono la mora.
-Okay okay- si arrese Bea.
Tutto il viaggio lo trascorsero con le cuffiette nelle orecchie.
***
-Mamma- urlò Bea appena entrata in casa.
-Oh tesoro, ciao- disse sorridendo Morena.
-Vado a lavarmi le mani- avvisó Bea.
-Okay, Trice quando scendi chiama Ludovico per mangiare- disse per poi ritornare in cucina.
Appena in bagno aprì l'acqua. Abbassò lo sguardo un attimo e poi lo rialzó sullo specchio.
Un colpo le venne al cuore.
Ludovico le stava dietro.
-Ciao "Trice"- disse in modo spaventoso.
-Ehm ciao, mamma ha detto di scendere a mangiare- disse con la gola secca.
-Allora andiamo- disse facendo uscire prima Bea per poi darle una sculacciata nel sedere.
Arrivati giù la madre di Bea portò il cibo in tavola.
-Com'è andata tesoro?-chiese Morena riferendosi alla scuola.
-Bene, ho preso un altro 10-disse senza entusiasmo.
-Brava-disse la madre per poi finire di mangiare.
-Mamma, ma Giacomo?- disse Bea.
-Da Noah- rispose iniziando a sparecchiare
***
Dopo pranzo Bea salì in camera sua, come sempre.
Si sedette per un secondo nel letto, davanti la sua grandissima libreria.
La fissò per un momento,poi prese un libro che le piaceva molto, un romanzo rosa, quello suo e di Saul.
-Oddio no, come sei noiosa- disse una voce maschile dietro di lei.
La bionda si girò e si spaventó facendo cadere il libro a terra.
-Dimmi c-che v-vuoi- disse sempre più insicura.
-Cazzo Bea, voglio te- disse lui avvicinandosi.
-Ludovico ti prego no, lasciami in pace- disse lei respingendolo.
-No! Sei mia ora- disse serissimo.
-Beaa-la chiamó la madre dal salotto.
-Devo andare- disse lei sorpassandolo.
-Prima però- disse lui baciando le morbide labbra di Bea.
Lei scese di corsa le scale, spaventata.
-Bea ti va se andiamo in centro?- le chiese la madre sorridendo.
-Ehm okay- rispose cercando di tranquillizzarsi.
-Tra dieci minuti andiamo, avvisa Ludovico- disse alzandosi dal divano.
-Ah perché viene anche lui?- chiese confusa.
-Si tesoro, ora va a prepararti- disse infine.
Beatrice salì le scale...
-Bea sono qui- disse Ludovico alla sue spalle, facendole prendere un altro colpo.
-Dobbiamo uscire con mamma, p-puoi prepararti? Usciamo tra poco- disse balbettando.
-Si, arrivo- disse andando in camera di Giacomo.
Una volta pronti scesero insieme le scale. Prima di entrare in cucina da Morena,Ludovico strizzó il sedere a Bea, facendola mugolare.
-Dai tesoro, siamo in ritardo ci stanno aspettando Luca e Giorgia, con i lori bambini Marta e Stefano- disse prendendo la borsa.
-Oddio Marta e Stefano è da Natale che non li vedo- disse quasi piangendo.
-Ci stanno aspettando, daii,  Ludo tu rimani con Noah e Giacomo dalla signora Mascia- disse infine e Bea sospirò.
***
Arrivate in centro Morena e Beatrice videro Giorgia.
-Bea- disse Marta correndo verso la bionda, che la prese in braccio.
-Ciao stellina,come sei cresciuta- disse Bea sorridendo alla bambina.
-Tefano è più ato di me- disse la piccola incrociando le braccia, riferendosi al fratello Stefano.
-Ma tu sei la mia principessa- disse Beatrice dandole un bacio sulla guancia per poi rimetterla giù.
-Ciao tesoro-disse Giorgia salutando Beatrice.
-Ciao- disse ricambiando il sorriso.
-Buonsera- disse Luca avvicinandosi a loro.
-Ciao Luca- lo salutò Beatrice.
-Ciao Trice, come sei alta- affermò sorridendo.
Stefano si avvicinò a lei timidamente.
-Ciao bea- la salutò il piccolo.
-Ciao supereroe- le diede un bacio sulla guancia.
E lui sorrise.
-No, Tefano lei è mia- disse Marta piangendo.
-No stellina, non piangere- disse Bea prendola in braccio.
-Allora andiamo?- chiese Morena.
-Si, andiamo tra i negozi?- propose Giorgia.
Morena annuì e il pomeriggio lo passarono così.
Arrivò la sera...
-Gio venite sto fine settimana, torna Alberto- chiese con un sorriso bellissimo Morena.
-Si, ciao Beatrice- Si salutarono e andarono via...
Durante il viaggio Bea non fiató e allora la madre iniziò a parlare.
-Hai visto come sono cresciuti Marta e Stefanino?- chiese a Bea.
-Si, sono bellissimi- rispose lei non ricambiando il sorriso.
-Te li ricordi quando erano ancora in fascia?- sorrise Morena.
-Si, era davvero piccoli, mi ricordo la prima volta che ho preso Marta in braccio- rise Bea ai suoi felicissimi ricordi.
-Già, e anche tu sei cresciuta troppo in fretta, mi ricordo ancora quando ti era spuntato il primo dentino, urlavi come una matta e allora papà ti prese e ti portò in spiaggia per calmarti e tu sorridevi, il tuo bellissimo sorriso quello che a me e a tuo padre ci faceva stare bene- sorrise con gli occhi lucidi-e adesso stai male e io non so cosa fare- disse cercando di non piangere.
-Mamma io sto bene, ho sempre quel sorriso- disse Bea, anche lei cercava di non piangere.
-Tesoro lo so che non stai bene, ma io voglio solo la mia piccola indietro, non so perché a te sia capitata un disgrazia così pensate- disse Morena.
-No, mamma sto bene, continua a parlare di quando eravamo piccoli io e Giacomo- le sorrise Bea.
-Va bene-sorrise-C'è una cosa in particolare di te, quando Giacomo era piccolo, appena nato, tu avevi due anni, eri bellissima, come adesso, i tuoi capelli biondi splendevano alla luce del sole e brillavano di notte, prendevi un libro diverso ogni giorno  e mentre guardavi le pagine spiegavi a Giacomo ciò che c'era disegnato, lo facevi con un interesse spettacolare.- disse Morena facendo commuovere Beatrice.
-Quando a undici anni papà ti regalò il tuo primo romanzo, non facevi altro che leggere, ti chiudevi nel tuo piccolo mondo ed eri sempre seduta in quella panchina davanti al mare- disse Morena, per poi parcheggiare.
Bea prese le buste dal cofano e poi raggiunse la madre a casa di Mascia per prendere Ludovico e Giacomo.
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Il fine settimana arrivò velocemente.
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Ciao bellissime,
Allora vi do una notizia che vi piacerà di sicuro.
Nel prossimo capitolo, ci sarà qualcosa su Saul...
Spero che vi piaccia questo capitolo.
❤❤❤

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