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-Calmati, ce la farà- disse Mascia cercando di tranquillizzare Margherita.
-Ma...- disse Margherita calmandosi.
Mascia sbuffó di preoccupazione.
-È tutto okay!- disse Mascia abbracciando Margherita.
Poi si allontanò un attimo.
La ragazza riniziò a piangere silenziosamente, pensava a quel giorno in cui aveva perso i genitori e adesso stava per perdere la sua migliore amica, nonché sorella.
Con Bea avevano passato i momenti più belli, ma anche quelli più dolorosi.
Eleonora si avvicinò a lei e le chiese di buttare tutto quello che aveva dentro.
-Vieni- disse Margherita prendendo per mano Eleonora e portandola fuori, si sedettero in una panchina fuori dall'ospedale.
-Dimmi tutto quello che hai da tirare fuori- disse Eleonora asciugandosi le lacrime.
-È partito tutto da un giorno, a Bea la conosco da quando siamo nate, i nostri genitori si conoscono da un casino, una sera ero da nonna a cena, perché i miei erano a cena fuori, avevo 7 anni, ero piccola, stavo mangiando tranquilla e una telefonata fece piangere mia nonna, io non capivo il perché e poi lei mi prese in braccio dal panico e  con mio nonno ci avviamo in ospedale, ma io non capivo ancora il perché, finché un dottore fece avvicinare i miei nonni, io ero seduta dietro loro e il dottore parlava a bassa voce per non farmi sentire che i miei erano morti, ma io avevo sentito ogni singola parola. Prima non capivo bene, ma mi mancavano un sacco,mi hanno cresciuta i miei nonni e adesso la paura di perdere Bea è sempre più forte...- disse riniziando a piangere.
-Oddio, mi dispiace- disse Eleonora abbassando lo sguardo-Io invece non ho più mio fratello, il mio eroe, Saul- disse anche lei iniziando a piangere.
-Ma io mi chiedo, perché il mio fratellino, era una brava persona, era una persona eccezionale, proprio lui mi dovevano portare via- continuò dopo.
-Se hai bisogno, sono qui, raccontami- disse Margherita asciugandosi le lacrime e tenendo le mani a Eleonora.
-Non so se hai presente, quando ogni singola cosa ti ricorda le persone che hai perso,la mia vita è legata a Saul, con lui ho mosso i primi passi, con lui ho cantato per la prima volta, eh si io e Noah siamo gemelli,ma era Saul il mio gemello, io e Noah siamo totalmente diversi, voglio bene anche a lui ovvio, ma Saul era un fratello fantastico, c'era sempre per aiutarti, c'era sempre per farti tornare il sorriso, c'era sempre, adesso non c'è più e forse non si vede che ci sto male, ma in realtà sto morendo dentro- disse la mora cercando di non piangere.
-Tranquilla, non sarai mai sola- disse Margherita sorridendo tra quelle lacrime.
-Grazie- disse Ele abbracciandola-Eh Bea ce la farà perché Saul la lascerà vivere- aggiunse dopo facendo sorridere ancora di più Margherita.
A interrompere quel momento bellissimo fu Letizia.
-Scusate ragazze, ma Mascia vi chiama- disse Letizia asciugandosi le lacrime.
-Arriviamo-dissero in coro, Eleonora prese la mano a Margherita. E Margherita la strinse.
-Ragazze, se volete potete vedere Bea- disse serissima Mascia.
-Io non me la sento- disse Margherita.
-Andiamo insieme- disse Eleonora prendendo anche la mano a Letizia.
Stavano per entrare...
-Ho paura- disse Margherita.
-Oi, stiamo insieme-disse Letizia.
Entrarono e videro Bea pallida con gli occhi chiusi, e attaccato a lei un respiratore.
-Oh la mia Bea- disse Margherita iniziando a tremare e seguita da un pianto, si avvicinò e le accarezzó la guancia dell'amica bionda.
La guardava spaventata.
-Amica mia, sorella, non lasciarmi, Saul Ti prego lasciala con noi- disse istericamente.
-Shhh! Tranquilla Marghe- si avvicinò a lei Letizia.
Eleonora era rimasta sul ciglio della porta spaventata.

La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora