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-Ma perché che ti ho fatto?- disse lei girandosi verso lui.
-Mi hai fatto soffrire e adesso io faccio soffrire te- disse con una risatina
La ragazza rabbrividi,mentre lui si avvicinava sempre di più.
-Bea o dolce Bea, sei sempre più bella- disse lui accarezzandole la guancia.
-Lasciami- disse lei spingendolo.
-Non farlo più- disse lui iniziando a rincorrere la bionda che scendeva le scale per scappare.
Lui però la raggiunse e la riportò su.
-Cazzo fai? Piccoletta- disse lui ridendo.
Bea iniziò a piangere.
-Per favore non piangere come fai sempre, sei una noiosa, figlia di papà- disse lui dandole uno schiaffo.
-Hai sempre avuto tutto dalla vita,porca troia quanto ti amo, ma voglio farti soffrire tanto, ti giuro- disse incazzato.
La ragazza spaventata iniziò ad urlare per cercare di farsi sentire dai passanti.
-Zitta, o ti faccio male- disse minacciandola, lei restò zitta.
-Che vuoi fare trice?- chiese il ragazzo ridendo.
Lei non rispose per paura.
-Ho detto che vuoi fare trice?- chiese nuovamente urlando.
Lei lo guardò con gli occhi rossi e pieni di lacrime.
-Io...Io...Non lo so- rispose innocente la bionda.
-Va bene, allora faremo a modo mio- disse ludo con un sorriso malizioso.
-Che...Mi vuoi fare?- chiese spaventata da quel sorriso.
-Be' sono indeciso se farti o lasciarti andare, ma penso sul farti perché mi hai fatto soffrire troppo- disse guardandola.
-Possiamo parlare, non c'è bisogno che tu mi faccia del male- lo imlporo la ragazza.
-No, le parole non servono, mi serve sentire il tuo dolore sotto di me, sentirti mia, perché sei mia, e quel cazzo di Saul ti ha portato via da me- sbotto dopo poco.
-Ma non ti farò qui, adesso andiamo in un bel posticino- rise prendendo Bea e caricandola in macchina.
La ragazza urlò per tutto il viaggio...
Arrivarono in una casetta in un bosco dopo circa un'ora.
-Forza muoviti- la spinse dentro quella baracca.
In quella piccola baracca c'era solo un materasso. Nemmeno una lampadina.
La legò a delle corde sopra il materasso.
La spoglio e poco dopo era già dentro di lei, spingeva con forza facendole male, la stava facendo sanguinare.
Dopo mezz'ora uscì dalla intimità della ragazza. E la lasciò lì nuda da sola.
Nel frattempo gli altri tornarono in albergo trovarono solo Ludovico. E Morena iniziò a preoccuparsi.
-Ludo dov'è trice?- chiese in ansia.
-Non so, sono tornato dal bagno e non c'era, ho provato a cercarla e chiamarla ma il telefono è qui- disse facendo finta di essere preoccupato.
-Oddio, e mo che facciamo?- disse Margherita andando nel panico.
-La scomparsa va denunciata dopo 24 ore, no  possiamo farci niente, se non aspettare che rientri- disse Ludovico.
-Dove sarà andata- chiese Morena iniziando a piangere.
Ludovico con una scusa tornò nella baracca dove stava Bea.
-Come va?- chiese ridacchiando Ludovico, vendendo Bea ancora piena di sangue.
-Ludo aiutami- lo imlporo lei, cercando aiuto.
-Cosa vuoi? Vedi di ripulirti che ti porto dagli altri  e guai a te se ne fai parola, capito? Se no ti uccido- la minacciò lui.
Lei annuì e dopo essersi ripulita Ludovico la riportò a casa.
-Bea ma dov'eri?- chiese la madre piangendo.
-Sono uscita un po- disse lei mentendo.
-Non farlo più- disse la madre.
Andarono tutti nelle loro rispettive camere.
E appena Bea si tolse i pantaloni per mettersi il pigiama, Margherita notò dei tagli e del sangue secco.
-Bea che sono quei tagli?- chiese attirando completamente l'attenzione di Bea.
-Niente, ho il ciclo e i tagli me li sono fatta cadendo- disse nel panico .
-Non hai il ciclo, ti è passato la settimana scorsa, ricordi?- chiese preoccupata.
-Vieni- disse portandola in bagno mentre le altre ragazze si addormentarono.
-Dimmi la verità- disse sottovoce Margherita.
-Ludovico è stato lui- disse a bassa voce.
-Cosa ti ha fatto?- chiese incredula.
-Non dirlo ti prego, perché poi mi uccide- disse Bea in esasperazione.
Le raccontò tutto e Margherita colma dalla rabbia gettò a terra il suo telefono.
-Oi Marghe, ti prego stai zitta- la supplico la bionda.
-Tranquilla, non dirò niente a nessuno,ma dobbiamo fermarlo- disse e poi tornarono in camera.
-Posso dormire con te?- chiese Bea a Marghe.
-Certo- disse, e fece spazio nel letto singolo a Castello.
-Grazie- disse sorridendo la bionda.
Margherita l'abbraccio e la strinse a se per tutta la notte.

La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora