10♡

662 46 7
                                    

Beatrice dopo essersi calmata scese giù in cucina dalla madre.

-Tesoro, ma che è successo?- chiese la madre, era preoccupata da ore.

-Niente, è tutto okay- fece un sorriso falso.

La ragazza si ricordò che per colpa del suo ragazzo, non aveva più letto nella sua panchina.

-Dove vai?- chiese la madre, mentre Bea uscì di corsa dopo aver preso il libro. Lei non rispose.

Si sedette, provò a leggere,ma non ci riuscì, pensava a come Saul le aveva fatto male, muovendosi violentemente dentro di lei. Qualche lacrima le rigó il viso, cadendo nel libro.

Saul si accorse di Bea, così si avvicinò. Si sedette vicino a lei e le strinse la mano.

-No, Saul,no- disse lei dimenandosi, ma lui non mollo la presa, e lei si arrese

-Scusami, non mi sono neanche accorto che ti stavo facendo male, ero arrabbiato pensando a quello stronzo- disse il ragazzo in lacrime.

-Saul, mi hai fatto male e non ti sei controllato, tu non ti fidi di me- disse lei abbassando lo sguardo

-Io mi fido di te, ma non di lui, al pensiero che lui ti portasse via da me, ho reagito male e ti prego scusami non era mia intenzione farti male, volevo che quel momento fosse per noi, ma appena hai detto Ludovico non ciò visto più- disse ancora in lacrime il ragazzo.

Lei gli accarezzó la guancia.

-Ti perdono, perché senza te non posso vivere- disse lei avvicinandosi a lui

-Amore mio- disse lui per poi affondare le sue labbra su quelle della sua ragazza.

Il bacio diventò più passionale e Saul mise la mano sul sedere di Bea.
Lei si staccò.

-Togli quella mano- disse picchiettando Saul.

Lui ubidí e poi la riaccompagnó a casa.

-Senti, se vuoi puoi rimanere a dormire da me- disse lui timidamente

-Chiedo ai miei,ma penso di si- disse lei arrossendo.

Entrò in casa e si preparò, avvisó i suoi che sarebbe rimasta da Saul a dormire e i suoi genitori annuirono.

-Eccomi- disse lei chiudendo la porta alle sue spalle.

Lui le avvolse la vita con braccio e poi la fece accomodare in casa.

-Mamma la Bea rimane a dormire-avvisó Saul

-Va bene- disse andando in camera sua.

-Vieni- disse Saul, si chiusero in camera e si sdraiarono nel letto

-Amo ma poi che ti ha scritto sto Ludovico- disse nervoso

-Mi ha chiesto come stavo e se potevo fargli ripetizioni di greco- rispose lei

-No! Tu non gli farai ripetizioni okay?- disse il ragazzo guardandola

Lei annuì e poi iniziò a baciarlo, facendolo calmare.

La Bea si mise il pigiama e Saul si tolse i pantaloni per poi restare in boxer.  Lei arrossi non più di tanto.

Lui si mise sotto le coperte e lei lo imitó, si avvolse nelle braccia di Saul.

Ogni tanto Saul le lasciava qualche bacio in fronte, facendola sentire al sicuro. Così si addormentarono.

La mattina seguente era il 23 dicembre, il giorno prima della vigilia di Natale.

-Grazie amore- disse Bea lasciando un bacio al suo ragazzo, poi uscì e andò verso casa.

-Tesoro, stiamo andando in città vieni?- disse la madre e Bea raggiunse in macchina. Si sedette e mise la cintura.

-Adesso compri un regalo al tuo fidanzatino-  disse il fratello con un tono da femmina.

-Che bambino- si lamentó Bea

-Ragazzi basta- disse la madre e due ragazzi si stettero zitti.

Appena arriavati i genitori andarono a comprare i regali per i figli, ovviamente da soli.

I due ragazzi invece giravano in cerca di qualcosa.

Bea entrò in una gioielleria e vide un orologio bellissimo che a Saul sarebbe piaciuto tanto. Prese i risparmi che teneva per se stessa e lo prese. Valeva 500€, ma lei voleva solo farlo felice.

Giacomo e Bea dopo andarono dal fotografo facendo stampare le loro foto con i loro genitori e mettendole in un quadro. Impacchettate salirono in macchina. Dopo poco i genitori partirono con la macchina. Appena a casa misero i regali sotto l'albero.

Saul e la sua famiglia sarebbe vanutaa casa loro per Natale, purtroppo però non poteva essere Eleonora, ma serebbe scesa a febbraio.

Beatrice era felicissima, non vedeva l'ora di dare il regalo a Saul.

-Bea che vuoi a pranzo?- chiese il padre entrando nella stanza di sua figlia.

-Non so,perché?- chiese al papà

-Va bene se mangiamo le tagliatelle?- disse il padre e poi si avvicinò alla figlia

-Si si- disse lei per poi abbracciarlo

-Mi sei mancato tanto, papà- disse lei stringendo il padre

-Anche tu tesoro, ti prometto che mi farò dare di ferie un mese, per stare con te e ce ne andiamo da qualche parte okay?- disse il padre tendendo tra le mani le guance della figlia

Lei sorrise e il padre uscì dalla stanza.

A casa Nanni, Saul stava preparando il regalo per Bea, le sarebbe piaciuto un sacco. La madre invece si stava dando da fare per i dolci per l'indomani.
E anche questa giornata passò in fretta.
***
La mattina della vigilia la Bea si svegliò di buon umore, scese a fare colazione con tutta la sua famiglia.

-Pronti per stasera?- disse la madre

-Ma chi viene?- chiese Bea

-La famiglia Nanni, Luca e Giorgia con i bambini e poi Carlo e Simona- disse la madre erano tutti amici stretti di famiglia.

Lei annuì e poi andò in camera a scegliere cosa si sarebbe messa stasera.

Aprì l'armadio e trovò un vestito fantastico, era con la scollatura a cuore, non era molto corto le arrivava sino alle ginocchia e poi aveva un fiocco bellissimo dietro.

Lo appese in bella vista e poi lo abbinó alle scarpe nere con il tacco.
I preparativi erano finiti e gli invitati stavano già arrivando.

Bea era stupenda truccata con delle piccole linee di eyeliner, mascara e del fard. Suonanoro alla porta e andò ad aprire lei. Erano Luca e Giorgia con i suoi bambini, Marta e Stefano.

-No, ma quanto siamo belle, sei cresciuta un sacco- disse Giorgia abbracciandola.

-Grazie, ciao Marta, ciao stefy- salutò i bimbi, Marta aveva 5 anni, mentre Stefano 7.

Li fece accomodare e poi arrivarono anche Simona e Carlo, mancava solo Saul e la Bea era in ansia.

-Bea ma che hai?- chiesero Simona e Giorgia.

-Sta aspettando il suo ragazzo- rispose la madre, lei sorrise solo.

Suonarono e Bea andò ad aprire. Fece accomodare la famiglia di saul, poi se lo prese tutto per se.

-Ciao amore- disse lui baciandola

-Vita- rispose lei, poi andarono in salotto mano nella mano.

Saul timidamente sorrise e Simona e Giorgia si avvicinarono

-Ma è lui? - chiese Simona

Lei annuì.

-Piacere Saul- porse la mano alle due donne.

-Amore il giubbotto- disse Bea aiutando il ragazzo a toglierselo.

-Quanti anni hai?- disse Simona curiosa

-Diciotto- rispose lui.

Le due donne li lasciarono soli e loro andarono in camera.

La Ragazza Bionda del MareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora