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Christopher

Ma come mi era saltato in mente?! Dopo tutto ciò che le avevo detto, dopo averle assicurato che non pensassi ciò che il resto delle persone pensavano di lei, ero arrivato a darle della troia.

Non era mia intenzione, non avrei mai voluto insultarla ma la visione delle mie sorelle che entravano in quel locale mi aveva mandato il cervello in pappa.

Hope non aveva tutti i torti, Sarah e Riley erano due grandissimo pettegole ma comunque non aveva il diritto di insultarle, soprattutto sapendo che loro non si potessero difenderle.

Era ingiusto ciò che avevo detto ma lei non si era comportata da meno. Io stavo solo difendendo le mie sorelle.

<<Hey Chris che fai?>> chiese divertito Luke avvicinandosi a me.
Io ero fermo, nel bel mezzo del corridoio, a rimuginare su quella mattina. Inutile dire che, per la prima volta dopo anni e anni di studio, non avessi ascoltato una parola delle lezioni.
<<Emm... Niente>> scossi la testa tornando alla realtà.
<<Ti vedo pensieroso>> commentò il mio amico.
<<Lo sai, si avvicinano gli esami e comincio a farmi paranoie mentali>>.
<<Mancano più di due mesi agli esami>> sorrise confuso, non bevendosi la mia scusa.
<<Sì ma pensavo di dare dei parziali...>>.
<<A che scopo sei un secchione supererai gli esami ad occhi chiusi, non angosciarti inutilmente>> mi diede una pacca sulla spalla e io mi rilassai un po'.

Parlare con Luke mi faceva sempre bene, anche se un po' mi pesava il fatto che non potessi dirgli nulla di tutto ciò che stesse succedendo con Hope, del bambino. Faticavo a crederci anch'io, figuriamoci lui.

<<Tu invece? Come stai?>> chiesi cambiando argomento.
<<Un po' incalzato con mio cugino>> disse tra i denti.
<<Chi? Rick? Perché?>>.
<<Guarda dietro di te e capirai>> mi voltai verso il punto indicatomi e mi trovai di fronte, a pochi metri di distanza, suo cugino, che ci provava apertamente con Isabel.

La mora era la cotta storica di Luke, io gli avevo consigliato di lasciar perdere ma lui insisteva dicendo che un giorno si sarebbero sposati e avrebbero avuto tre figli.

<<Nel nostro paese è ammesso il cuginicidio?>> domandò scocciato.
<<In nessun paese che io sappia è ammesso>> sorrisi divertito.
<<Posso sapere cos'ha lui che io non ho?>>.
<<Sfacciataggine, fascino, esperienza, un sorriso smagliante e, soprattutto, il coraggio di rivolgerle la parola>>.
<<Sì okay ho capito>> sbuffò passandosi una mano tra i capelli, <<è che lei è così bella, perfetta, merita qualcuno che la ami>>.
<<Al posto di dirlo a me, potresti dirlo a lei>> gli feci notare.

In quel momento vedemmo Rick salutare Isabel, che proseguì per la sua strada, e venire verso di noi. Subito ci voltammo da un altra parte, facendo finta di nulla.

<<Hey ragazzi!>> esclamò ad un passo da noi, <<avete visto?>> chiese con il suo solito ghigno soddisfatto.
<<Noi? No, cosa?>> chiese Luke facendo il finto tonto. Era ridicolo, era palese che li stessimo fissando.
<<Ho appena convinto Isabel la suora ad uscire con me>> sorrise compiaciuto, <<beh suora ancora per poco>>.

Sentii il ragazzo vicino a me pronto a saltargli addosso da un momento all'altro e mi sentii in dovere di fermarlo.

<<Isabel non mi sembra il tipo da andare con il primo che passa>> dissi indifferente.
<<Un po' d'alcol e qualche lusinga fanno miracoli>>.
<<Non puoi obbligarla>> ringhiò Luke, sempre più furibondo.
<<Io non voglio obbligare nessuno, sarà lei a chiedermelo>> ci fece l'occhiolino malizioso.
<<Non ne sarei tanto convinto>> continuai nella speranza che il mio l'amico non lo uccidesse prima.
<<Andiamo è amica da sempre con quella troia di Hope Reeves, qualcosa avrà pur imparato>> rise il biondo e lì sentii io salire la rabbia.

Nonostante Tutto Io Ci SonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora