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Hope

Ginevra dopo avermi fatta entrare, si limitò a chiudere la porta della camera, mentre sapevo per certo che Riley fosse corsa in camera sua come una furia inseguita da Sarah. Arthur aveva cortesemente chiesto di restare solo con il figlio.

Mi sentivo completamente fuori posto in quella casa e inutile. Riley aveva tentato si fare una mezza scenata insultandomi senza peli sulla lingua ma subito suo padre l'aveva ripresa. Avrei solo voluto andarmene ma sapevo che Chris aveva bisogno di me. Lui sarebbe rimasto al posto mio. Così anche se titubante avevo seguito Ginevra su per le scale insieme ai figli. Non sapevo che cosa si sarebbero detti o che cosa sarebbe successo da quel momento in poi. L'unica cosa di cui ero certa erano le parole di Chris: non cambierà niente. Facile dirlo, più difficile attuarlo.

<<Andrà tutto bene tesoro>> mi riscosse dai miei pensieri la madre del castano rivolgendomi un sorriso preoccupato.

Eravamo sole nella stanza di Chris anche se la donna avrebbe preferito restare di sotto ad incoraggiare il figlio. Arthur però voleva parlare da uomo a uomo con lui. Temevo ciò che dovesse dirgli. Tipo: "dovete darlo in adozione" o "siete troppo giovani". Certo, era tutto vero ma se dopo soli quattro mesi amavo alla follia quel bambino, dopo nove non sapevo che cosa avrei fatto se me l'avessero tolto.

<<E se non fosse d'accordo? Non voglio creare scompiglio in casa>> ammisi tristemente. Non volevo rovinare la relazione tra Chris e suo padre. Il castano era fortunato ad avere un rapporto così solido con lui.

<<Non ti preoccupare, vuole solo parlare da padre a figlio con Christopher>> mi sorrise dolcemente Ginevra sedendosi sul letto al mio fianco.

<<Tengo molto a questo bambino ma tengo allo stesso modo a Chris... Non voglio perdere nessuno dei due...>> confessai forse alla persona meno indicata. Voglio dire, non vai a dire alla madre di un tuo amico che tieni a suo figlio. Ma in fondo, io e Chris eravamo davvero amici? O semplicemente due conoscenti che si erano ritrovati un bambino da crescere? Mi sentivo una stupida. Mi ponevo delle domande a cui non avrei mai trovato risposta. Ridicola, ecco cos'ero e adesso stavo rovinando la vita di un bravo ragazzo e la sua famiglia.

<<Non perderai proprio nessuno. Tesoro, si risolverà tutto, prima o poi lo avrebbe scoperto comunque...>> disse accarezzandomi teneramente una spalla. Le sorrisi grata. Era una persona meravigliosa, Chris era fortunato ad averla come madre.

<<Non vorrei che suo marito mi veda come una poco di buono, sono già in molti a vedermi così...>> confessai tristemente con il groppo alla gola. Arthur era un brav'uomo non volevo fargli una brutta impressione.

<<Non temere, cara. Mio marito ti adora>> sorrise leggermente divertita. Lei la faceva facile. Il nonno di suo figlio non rischiava di prenderla in antipatia e considerarla una brutta persona.

<<Piuttosto...>> esordì abbassando lo sguardo, forse in cerca delle parole migliori, <<tuo padre sa del bambino, gliel'hai detto?>> chiese in modo molto cauto.

Altra bella domanda...

<<N-no...>>. Morivo di paura. E se non mi avesse accettata? E se mi avesse cacciata di casa? Non volevo neppure pensarci. Avevo bisogno di lui nella mia vita, era il mio unico famigliare.

<<Tesoro dovresti dirglielo prima che se ne accorga da sé>> mi consigliò seria la donna. Forse mai l'avevo vista tanto seria.

<<Non penso se ne accorgerebbe dato che vivo praticamente da Chris e non torno a casa quasi mai...>> pensai ad alta voce senza rendermi davvero conto delle mie parole. Ma stavamo scherzando?! Vivere da Chris?!

Nonostante Tutto Io Ci SonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora