~36~

7.5K 247 47
                                    

Hope

Dopo il brutto spavento che ci eravamo presi Chris, siccome non avevo voluto chiamare il medico, decise di chiamare quantomeno sua madre che, per rilassare gli animi, mi aveva consigliato un bagno caldo.

Ancora non riuscivo a crederci. Christopher pensava davvero tutte quelle cose di me? Davvero pensava che la colpa di tutto fosse mia? Avrei dovuto avercela con lui, eppure non riuscivo a pensare ad altro se non tutte le volte in cui mi aveva aiutata e difesa. Mi sembrava impossibile che lui pensasse davvero ciò che aveva detto.

Il pensiero di perderlo mi stava attanagliando andandosi a sommare al dolore che avevo provato poco prima. Non era normale. E se avessi perso il bambino? Mi ero affezionata a lui nonostante non fosse previsto. E poi perdere il bambino avrebbe significato perdere di conseguenza Chris ed io non ero sicura di farcela. Se avessi perso mio figlio non ero certa che mi sarei ripresa. Prima mia madre, poi aver perso l'affetto di mio padre, anche il mio piccolo no. Sapevo che se avessi abortito sarei rimasta sola, Chris non aveva più motivi per starmi accanto ed io sarei tornata ad essere sola come lo ero prima.

L'acqua calda della vasca, mista alla stanchezza mi portarono presto ad uno stato di semi veglia per poi cadere in un sonno profondo. Ero davvero stravolta. Avevo davvero bisogno di dormire.

**

Mi trovavo per i corridoi dell'università. A prima vista sembrava un giorno normale, come tutti gli altri. Camminai a passo spedito verso il mio armadietto. Non volevo arrivare tardi a lezione.
Solo che prima che potessi girare l'angolo una massa di muscoli mi si parò davanti e mi impedì di proseguire.

Potevo riconoscere quel profumo ovunque e in un certo senso mi salì anche un po' di nausea.

<<Miguel lasciami passare>> gli intimai seria.

<<Dove pensi di andare troietta?!>> domandò divertito.

<<Senti non voglio problemi, quindi lasciami passare>> ribadii sicura di me. Non volevo restare sola con lui anche se in corridoio c'era molta gente.

<<Che cosa c'è? Perché tanta fretta? Hai paura che si sappia in giro che Hope Reeves si è fatta fregare?!>> rise divertito e a voce alta.

Lui come faceva a sapere...

<<Sapevo che prima o poi sarebbe successo. Sei proprio una troia>> continuò scatenando le risa di molti per il corridoio. Volevo sprofondare. Non poteva succedere davvero. Ero stata molto attenta.

Cercai di andarmene, allontanando da me Miguel. Lui stranamente non fece una piega e mi lasciò proseguire. Svoltato l'angolo però capii il motivo. Ad attendermi vi erano Rick e Luke, l'uno sorridente l'altro schifato.

<<Sapevo che ci fosse un motivo di tutto l'attaccamento a quello sfigato ma non pensavo che ti saresti fatta mettere incinta>> rise il primo coinvolgendo tutti i presenti.

<<Hai rovinato la vita al mio amico, sarai contenta!>> inveì contro di me l'altro.

Perché ce l'avevano tutti con me? Io non avevo fatto tutto da sola.

Mi voltai nuovamente, cercando da qualche parte la fuga ma l'unica cosa che vidi fu il sorriso beffardo di Miguel. Ero circondata.

Dopo il primo momento di panico riuscii a liberarmi di tre ragazzi e fuggire verso l'entrata dell'università. Non poteva succedere veramente.

Nonostante Tutto Io Ci SonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora