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Christopher

<<Hey Chris!>> mi toccò la spalla Theo, arrivando dalle mie spalle, <<perché c'è Hope sdraiata sul divano?>> domandò confuso.

Tutti subito volsero lo sguardo verso di me, ognuno per i suoi motivi. Era incredibile come un nome potesse causare così tante reazioni, neanche fosse stata la regina Elisabetta in persona seduta in soggiorno.

<<Davvero c'è Hope?>> si illuminò Jenny alzandosi in piedi, pronta per andare a salutate l'amica.
<<Sì ma sarebbe meglio non disturbarla>> la bloccai subito prendendola per le spalle.
<<E perché?>> mi guardò male la ragazzina.

Sinceramente dire il motivo ad alta voce non sarebbe stato molto saggio sapendo quanto la rossa odiasse che gli affari suoi fossero sbandierati ai quattro venti ma, per fortuna o meno, ci pensò Sarah.

<<Come sta suo padre?>> domandò con il volto velato dalla preoccupazione.
<<Che cos'ha suo padre?>> intervenne istantaneamente mia madre.
<<È entrato in coma... Ha avuto un infarto>> confessai passandomi una mano sul viso.

Hope mi avrebbe odiato a vita...

<<Povera cara!>> esclamò subito mia madre mettendosi una mano sul cuore, <<perché non me l'avete detto prima?!>>.
<<Semplicemente non le piace ricevere la pietà di nessuno, odia che la gente provi compassione per lei>> risposi sinceramente, e in un certo senso la capivo.
<<Se me l'avessi detto sarei andata in ospedale da lei in questi giorni!>>.
<<Esattamente quello che volevo evitare mamma>> ribattei ovvio, <<comunque adesso andiamo via, dubito che le farebbe piacere stare in mezzo alla gente>> dissi forzando un sorriso.

<<Ma che dici?! Voi restare qui, le preparo qualcosa di caldo e la facciamo sistemare nella tua vecchia camera>> decise senza chiedere la mia opinione.
<<Mamma, davvero, non so se è il caso...>>.
<<Christopher fa come ti dico e basta!>> mi zittì e lì non potei far altro che alzare le mani in segno di resa e abbassare le orecchie. Quando mamma comandava si obbediva e basta.
<<Allora la accompagno di sopra>> dissi e senza attendere obiezioni uscii dalla stanza.

Hope mi avrebbe odiato, eccome se lo avrebbe fatto!

Quando tornai in soggiorno la trovai esattamente come l'avevo lasciata, ovvero sdraiata in posizione fetale sul divano. Mi dispiaceva svegliarla ma fra i punti della lista vi era quello di farle fare una bella doccia calda e ne aveva seriamente bisogno.

<<Hey>> sussurrai scuotendola un poco.
<<Dimmi...>> sbadigliò con ancora gli occhi chiusi.
<<Ti va se andiamo di sopra e ti fai una bella doccia calda?>>.
<<Non ce l'hai la vasca? Non mi reggo in piedi...>> si lamentò come una bimba.
<<Mi dispiace principessa ma ne siamo sprovvisti>> sorrisi leggermente per il fatto che continuasse a sostenere di non essere stanca.
<<Guarda che non serve essere una principessa per avere una vasca da bagno...>> disse mettendosi più comoda.
<<Vero>> sorrisi, <<dai andiamo ti accompagno in bagno>>.
<<Ma poi entri con me?>> domandò mentre si alzava dal divano e si appoggiava a peso morto su di me.
<<Ah beh se vuoi per me va bene!>> scherzai avvolgendole la vita con un braccio.
<<Sei proprio un pervertito Christopher>> esclamò disgustata ma leggermente divertita.

Presi il sacchetto con dentro le sue cose e ci dirigemmo al piano di sopra.

<<Non è molto collaborativa sua maestà>> le feci notare quando arrivammo al primo piano e mi ritrovai a spingerla verso il bagno con le mani sui suoi fianchi.
<<Come hai detto tu sono una principessa, no?!>> le sentii sorridere.

Nonostante Tutto Io Ci SonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora