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Christopher

<<Baciami...>> aveva sussurrato dopo aver aperto gli occhi. Mi fissava stanca ma comunque non potei non notare il modo in cui il suo sguardo passava insistentemente dai miei occhi alle mie labbra. Mi aveva chiesto di baciarla! Me l'aveva chiesto davvero! Non stavo sognando lei era davvero a pochi centimetri da me che mi stava chiedendo di baciarla.

<<H-Hope, i-io...>> balbettai spostando a mia volta gli occhi sulle sue labbra morbide e calde.

Sbattei più volte gli occhi per rendermi conto che non stessi sognando quando improvvisamente tutto intorno a me prese a girare.

No no, non adesso!

Subito mi presi la testa tra le mani e chiusi gli occhi di scatto.

Potevo essere più sfigato?!

<<Chris, stai bene?>> scattò mettendosi seduta poggiando una mano sul mio braccio. Dal tono della sua voce doveva essersi spaventata.

<<N-non mi sento bene...>> faticai a far uscire le parole. Mi girava vorticosamente la testa. Stavo impazzendo. Tentai di sdraiarmi sul letto e appena ci riuscii, appoggiai il capo sul cuscino e chiusi gli occhi stanchi.

<<Vuoi che chiami tua madre?>> domandò allarmata posando il palmo della mano suo mio volto. Lentamente e con molta fatica riaprii gli occhi ma solo per incontrare i suoi decisamente preoccupati. Non era mia intenzione farla preoccupare così tanto.

<<No, sono solo un po' stanco...>> sorrisi debolmente godendomi quel tenero contatto con la sua mano fredda.

<<Allora riposa. Io vado di sotto>> disse con un sorriso leggermente sollevato ma, quando fece per togliere la mano dalla mia guancia, una forza estranea a me, fece in modo che la fermassi.

<<No non andare, resta con me...>> la pregai in un modo così disperato che pensai che si mettesse a ridere. Tuttavia al contrario di ciò che pensassi mi sorrise dolcemente.

Dovevo sembrarle un misero disperato. Dovevo farle pena. Ad un certo punto mi venne pure da dirle di andarsene e di dimenticare la mie parole. Anche se, io non avrei mai dimenticato le sue. Solo che prima che il mio cervello trovasse le parole giuste da dire Hope tornò a sdraiarsi al mio fianco con un sorriso.

<<Dormi>> sussurrò prima di depositarmi un casto bacio sulla guancia e chiudere gli occhi.

Mi avrebbe fatto impazzire. O forse ero già pazzo. Pazzo di lei e di tutto ciò che comportava. In quel momento poco mi importava di suo padre, dell'adozione, mi importava solo di averla nuovamente al mio fianco. Quel mese senza di lei era stato quasi straziante. Senza di lei mi sentivo inutile come prima di incontrarla, prima di conoscere davvero Hope Reeves. Non era assolutamente come tutti la descrivevano. Lei era buona, dolce, intelligente e soprattutto c'era sempre quando avevo bisogno di lei. Ed io in quel momento avevo davvero bisogno di lei.

**

Non so dopo quanto tempo mi svegliai seppi solo che quando aprii gli occhi mi ero trovato da solo nel letto. Al mio fianco non c'era più la rossa. In realtà me n'ero accorto anche prima di aprire gli occhi siccome non sentivo più il suo profumo.

Mi alzai a sedere e mi guardai intorno. Era quasi il tramonto, quindi era quasi ora di cena. Dopo alcuni istanti persi a riprendermi dalla dormita mi alzai dal letto e a passi lenti mi diressi verso il piano di sotto. C'era uno strano silenzio che albergava in quella casa. Troppo strano perché fosse tutto nella norma.

Quando raggiunsi il piano inferiore però cominciai a sentire delle voci e mi tranquillizzai per un istante. Mia madre e mio padre stavano discutendo su qualcosa mentre mia sorella Riley continuava ad interromperli.

Nonostante Tutto Io Ci SonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora