Pov. Carlotta
Stronzo presuntuoso. Chi si credeva di essere per parlarmi così? Dovevo aspettarmelo
Che non era cambiato. Certo era vero si era comportato in modo diverso ultimamente ma oggi mi aveva dato la conferma che era sempre il solito Joshua odioso ed irritante.Tornai in camera, buttandomi sul letto.
"Me la sono sbattuta" le sue parole riecheggiarono nella mia testa. Non doveva interessarmi niente, poteva fare ciò che voleva noi eravamo solo amici ed ora forse neanche più quelli. Ma per qualche logica a me non così tanto mi dava fastidio, il che mi rendeva nervosa. Il suo petto caldo al contatto con la mia mano fredda mi aveva causato un brivido intenso che si era riverberato in ogni fibra del mio corpo che odiavo esattamente quanto lui. Per quanto il cervello mi dicesse altro evidentemente il mio corpo era attratto da quello stronzo. Non doveva accadere non poteva succedere. Era stato un'enorme sbaglio, ero sempre più convinta e forse avrei dovuto rompere il patto. Comunque non mi sarebbe servito più. Solo il pensiero di poter provare a baciare le labbra di Joshua per sapere come sarei andata mi mandava in escandescenze ed invece avrei dovuto provare altre sensazioni.Ero un immenso casino.
Sentii il cellulare squillare, appoggiato sul comodino. Mi girai a pancia in giù, afferrandolo per vedere chi fosse. Era Michael. Un refolo di vento che entrava dalla finestra mi fece accapponare la pelle, e mi alzai per chiuderla. Non era solo per il freddo, il cuore aveva perso pulsazioni ad un suo messaggio, ed ero contenta di sentirmi così.
Lo aprii con la bile in gola, leggendo accuratamente.
Da MichaelCiao Carlotta. Volevo chiederti se stasera volevi venire al cinema con me. Se ti va ovviamente.
Rilessi il messaggio per controllare che non mi fossi sbagliata. Mi stava chiedendo un appuntamento?! Si cavolo lo stava facendo. Avrei dovuto aspettare per non sembrare una di quelle ragazze represse che aspettano un messaggio dal ragazzo che le piace, contando i minuti e le ore rischiando l'insonnia. Ma scacciai quel pensiero insulso, rispondendogli.
Michael
Ciao. Si può andare. Mi passi a prendere te?
Lo rilessi per convincermi che andava bene scritto così. Probabilmente prima sarei schizzata per aria saltellando ed imitando una rumba, e avrei scritto -certo, ovvio che voglio. Vengo, quando dove e a che ora?! Mentre adesso ero contenta di riuscire a preservare la mia sanità mentale, e forse dovevo ringraziare quell'odioso, ma il mio orgoglio mi diceva di non farlo.
Sentii di nuovo lo squillo, riprendendolo in mano.
Da Michael
Sì certo passo io. Verso le 17:00?!
Guardai l'orologio, appurandomi che erano le 15:30 e dovevo farmi la doccia, prepararmi per sembrare al meglio.
Michael
Perfetto. A dopo.
Risposi solo con quelle parole che potevano sembrare fredde ma il mio corpo si stava surriscaldando al pensiero di vederlo di nuovo.
Lanciai il cellulare sul letto, andando a farmi una doccia. Mi tornò in quel preciso istante l'odore del bagnoschiuma di Joshua, ed i suoi capelli bagnati, mentre l'acqua scorreva sul mio corpo. Mi dovevo maledire per certi pensieri, ma la sua visione nuda e bagnate nella mia testa andava ben oltre alle semplici fantasie che avevo su Michael che riguardavano un semplice bacio. Joshua sapeva confondermi, farmi arrabbiare ed il minuto dopo sospirare. Era una ruota che faceva girare ogni mia emozione possibile, e risvegliava istinti che non credevo di avere, un forte senso di sentirmi posseduta.
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Uno Sbaglio Divertente
ChickLitCompleanni, natali, ogni tipo di festa anche la più bizzarra...è una buona occasione per stare in...famiglia(?) Maggie, Brian, Annalisa, Anthony. Solo un problema... JOSHUA e CARLOTTA... ormai sono adolescenti i loro figli, potrebbero andare d'amo...