Pov. Joshua
Era arrivato il grande giorno, il giorno dell'apocalisse per la precisione. Avrebbero dovuto trasmetterlo in tutti i telegiornali del pianeta terra, ma lo sapevamo solo io e quella spocchiosa di Carlotta. Sapere di andare quattro giorni a Hudson Valley mi eccitava e mi frustava al contempo. Perché? Il motivo era semplice, ci sarebbero stati anche Michael e lei. Quella ragazza che mi faceva impazzire letteralmente in tutti i modi da gli impulsi desiderosi a quelli di puro odio.
L'aveva presa bene il fatto che ci fossi anche io, ma sapevo che stava mentendo. I suoi occhi azzurri e furbi mi dicevano che mi avrebbe fatto passare i quattro giorni più pesanti della mia vita, come se non bastava la sua presenza. Ma sorrisi vittorioso comunque alla rivelazione di Madison. E se voleva la guerra Joshua Wilson gliel'avrebbe concessa con molto piacere, finché non avrebbe sventolato la sua Cara Bandierina bianca.
Mi issai dal letto scalciando le lenzuola, per avviarmi a fare una doccia prima della partenza.
Mia madre si era raccomandata svariate volte di andare piano per quelle strade, poiché mio padre mi avrebbe prestato la sua fedele Peugeot 308 grigio metallizzato che teneva come riserva.Mi lavai velocemente usando un bagnoschiuma al muschio bianco, l'odore che Madison amava mentre Carlotta detestava facendole salire dei conati, arricciando il naso per la fragranza.
Sorrisi a quel pensiero immaginandomi bene il suo viso quando me lo misi la prima volta, e il suo modo di tapparsi le narici quasi schifata, neanche fosse stato il fetore dell'immondizia.Mi vestii con una maglia bianca a mezze maniche con dei disegni di palme sopra, un jeans chiaro e le mie fedeli All Star rosse.
Misi dei pantaloni verdi militari, dei jeans neri strappati ed alcune maglie e felpe con il cappuccio dentro al borsone, piegate in maniera scomposta. Non ero certo un tipo preciso. Poiché La poltrona nella mia camera poteva essere scambiata per una pila di vestiti da gettare in lavatrice dato l'ammasso, coprendo interamente la poltrona.Scesi giù, vedendo mia madre bere uno dei suoi centrifugati o meglio intrugli. Verde e dall'odore sgradevole. Fatto con cetrioli, sedano e barbabietola. Diceva che la depuravano dalle scorie.
Portò sulle labbra il suo beverone, per poggiarlo sul tavolo delicatamente.
"Sei in partenza?" Chiese indicando con l'indice il borsone che tenevo sulla spalla.Annuii, sapendo che mio padre era già a lavoro perciò lo salutai la sera prima.
"Ricordati delle raccomandazioni Joshua" mi riprese flebile e speranzosa che non facessi il gradasso."Dai Ma'. Stai tranquilla, mi conosci" affermai sfoggiandole un sorriso laterale in modo innocuo.
Ridusse gli occhi a due fessure come esasperata.
"Proprio perché ti conosco" elargì risoluta per poi venirmi incontro, con la sua tuta attillata rosa, ed i boccoli biondi raccolti in una coda alta. Probabile che tra poco sarebbe andata a fare la sua corsa mattutina."Dai batti il pugno...Jo" imitò mio padre nel tono di voce basso e profondo portandomi a ridere, vedendola chiudere la mano in un pugno per farlo combaciare con il mio e riaprirlo come se fosse avvenuta un' esplosione, così simulai il rumore con le labbra socchiuse in avanti.
Afferrai le chiavi, ed aprii la porta.
"Ti voglio bene" affermai, mentre mi abbracciò, per richiudere la porta alle mie spalle.Guardai la macchina di Michael fermarsi in quel momento davanti a casa di Carlotta, e subito dopo vederla apparire dalla soglia con un borsone rosa sulle spalle, che prontamente Michael si affrettò ad uscire dalla macchina e prenderglielo per sistemarlo nel bagagliaio.
"Ciao" accennai asettico, mentre Michael si girò richiudendo la bauliera sfoggiando un sorriso.
"Ciao Joshua. Madison?" Domandò innalzando un sopracciglio, non vedendola.
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Uno Sbaglio Divertente
ChickLitCompleanni, natali, ogni tipo di festa anche la più bizzarra...è una buona occasione per stare in...famiglia(?) Maggie, Brian, Annalisa, Anthony. Solo un problema... JOSHUA e CARLOTTA... ormai sono adolescenti i loro figli, potrebbero andare d'amo...