Uno Sbaglio Divertente

19

Pov. Joshua

Decisi di uscire con Madison. Dovevo liberarmi di nuovo dalla mente Carlotta. Come cazzo ci era finita nei miei pensieri? Come se fosse una dipendenza quotidiana come fumare una sigaretta e ne sentivo il bisogno nei momenti più disparati.

Avrei potuto provare con un rito. Del tipo "esci da questo corpo o meglio dalla mia mente" ma niente. Era inutile. Ed il fatto che potevo tornare a prenderla in giro mi stuzzicava da matti.

Andai a prendere Madison che mi aspettava sul marciapiede con un jeans scuro a vita alta ed un top corto rosso con sopra una giacca corta.

La vidii guardarmi sorridente, affrettandosi verso di me, salendo sulla moto, mentre si scostò i capelli all'indietro con un gesto della testa infilandosi il casco che le porsi. Poggiò le mani su i miei fianchi, salutandola per partire.

Decidemmo di comune accordo di andare al cinema. Era tanto che non andavo e pensavo che non sarebbe stata una cattiva idea.
Scendemmo dalla moto, avviandoci all'entrata per metterci in fila e fare i biglietti.

Mise la mano sotto il mio braccio, accostandosi di più al mio fianco.
"Che film guardiamo?" Le domandai impaziente che la coda davanti a noi smaltisse in fretta. Odiavo restare bloccato immobile e per giunta con lei appesa al mio braccio. Non che mi desse fastidio ma sarebbe stato meglio mantenere una posizione più comoda.

Ci pensò su, per poi girarsi verso di me, con gli occhi scintillanti.
"Quella commedia romantica che volevo vedere la scorsa settimana con Chantal ma aveva un appuntamento dall'estetista" aggiunse l'ultima frase facendo una smorfia come annoiata, per guizzare nuovamente sul mio volto elargendo un broncio e sbatté le folte ciglia ricalcate con il rimmel.
"Allora?" Chiese nuovamente mentre imprecavo. Che cazzo, mi facevano schifo quelle commedie melensi. Ma per non farla rimanere male sbuffai debolmente, annuendo.

Si attaccò di più al mio braccio, parandosi di fronte a me per darmi un bacio, che non rifiutai. Anche se le smancerie in pubblico mi davano noia.

Ci avviammo verso la sala, vedendo che eravamo in ritardo ma per fortuna la pubblicità scorreva ancora.
"Vado a comprare i pop corn. Te intanto trova i posti" le comunicai, vedendola acconsentire, cercando i posti mentre uscii fuori dalla sala.

Andai a prendere i pop corn per tornare in sala, quando accidentalmente una ragazza mi venne in contro, sbattendo contro la busta.
Mi bastò abbassare lo sguardo sulla sua figura mentre balbettava dispiaciuta delle scuse. Increspai le labbra in un sorrisetto. Davvero si stava prendendo la briga di raccoglierli. Decisi di farla smettere con una delle mie battutine che sapevo l'avrebbero mandata su tutte le furie compreso il nomignolo.

E probabilmente l'avrei baciata quando le andai vicino, il modo in cui mi tirò addosso i pop corn con un sorriso vittorioso. Volevo quelle labbra, le volevo in tutte le sue sfaccettature. Le volevo per odio, per passione, desiderio, rabbia, divertimento.
L'ansimo che cercò di nascondere sarebbe stata la ciliegina, la goccia che mi avrebbe fatto traboccare ma mi ripresi quando mi chiese di Madison con talmente tanto fastidio nella voce che forse mi sentivo soddisfatto.

La lasciai lì, sapendo che il suo istinto sarebbe stato di schiaffeggiarmi, ed invece non lo fece, lasciandomi libero di tornare in sala.

Scrutai la sala attentamente quando la vidii a parlare con qualcuno. Ed il modo fastidioso con il quale si spostò il ciuffo mi portò ad imprecare. Avrei dovuto sorbirmelo e se c'era lui era ovvio che tra poco sarebbe arrivata anche Carlotta. Non feci in tempo ad assimilare il pensiero, che mi venne addosso con il petto sulla mia schiena.

Mi girai, vedendola guardare attentamente i numerini, rimpicciolendo gli occhi, senza accorgersi che si era appena imbattuta nuovamente con me.
"Ma guarda chi si rivede" feci in tempo a girarmi per vedere il suo volto iroso contro di me, che inciampò dallo scalino, finendo dritta tra le mie braccia che la sostennero, evitandole di cadere stesa a terra.