Pov. Carlotta
Avrei potuto descriverla ed articolarla in molti modi, la sensazione prorompente che scalpitava furente nel petto, con un frastuono assordante. Ma l'unica parola o meglio nome, che mi veniva in mente era lui...Joshua.
Ci eravamo solo strusciati, con il tessuto del nostro intimo addosso, eppure era stato bellissimo. Sentire la punta del suo membro spingere contro le mie labbra pulsanti e desiderio accecante, portandomi a tremare di piacere ed a bagnarmi, e venire avvolta da un orgasmo. Il mio primo orgasmo. Era qualcosa che partiva dal ventre e ti bruciava all'interno, tutto il corpo, quasi sdoppiandoti. Come se il tuo corpo fosse lì e la tua mente fluttuava libera dentro quell'emozioni, in quel vortice di piacere assoluto, fino a scivolare di nuovo giù, abbandonandoti completamente.
Guardai Joshua appisolato, spostando delicatamente il suo braccio che mi cingeva la vita, che sembrava pesare un piombo, mentre scivolò sul letto con un tonfo sordo.
Mi diressi verso il bagno, dandomi una sistemata allo specchio. I miei occhi brillavano di luce propria ed un lieve rossore aleggiava ancora sulle mie gote struccate.
Mi pettinai i capelli scompigliati, e decisi di scendere a prendere una boccata d'aria.Era tardo pomeriggio, e come sempre regnava la pace. Il rumore dolce del fiume che scrosciava, un venticello si era alzato più forte, ma non tanto da non restare a toccare l'erba con il palmo e gettare dei sassolini di ghiaia nel fiume, provocando uno schiocco ed un piccolo sobbalzo, mentre ero a gambe incrociate.
Sentii dei passi sull'erba. Segno che era Joshua, quindi mi voltai e lo vidii sorridermi, passandosi una mano su i capelli.
"Un incanto" proclamò, avvicinandosi mentre annuii con la testa."Credo che non mi stancherò mai di vedere questo posto" rivelai sinfonica, sentendo il suo braccio stringermi la vita, e le sue gambe toniche posizionarsi al lato delle mia, in modo da portare le ginocchia al petto.
Buttai la testa all'indietro, finendo delicatamente sul suo torace."Io intendevo che sei te un incanto" sussurrò con voce rauca, quella frase sul mio lobo, scendendo a dare baci sul mio collo, quasi a volermi assaggiare con le labbra che si aprivano come un ventaglio sulla mia pelle che scottava a quel contatto.
Mi buttò giù la spallina del vestito con il mento, proseguendo la sua scia, mentre chiusi gli occhi per imprimere quel gesto dolce ma che incendiava il mio corpo in fibrillazione.
Mi attirò di più a se, facendomi scivolare anche l'altra spallina, in modo che il vestito cedesse sulla parte superiore, dandogli libero accesso a miei seni.Con la mano destra, percorse con i polpastrelli il mio braccio, per arrivare al mio seno, racchiudendolo nel suo palmo caldo.
Sentii un dolce fuoco rovente, l'indice sfiorò il mio capezzolo roseo più volte, facendolo indurire, mentre la mia testa rimbombava a sentire il suo cuore che galoppava forte.
"Mi puoi dire la fine del messaggio?" Mi chiese ad un tratto, portandomi a voltarmi completamente con il corpo verso di lui, alzandomi le spalline che sembrava che adesso volessero scendere."Non ha importanza. Insomma ora siamo qui, perchè questa domanda?!" Più che una domanda la mia era un'affermazione, e la voce tremava come il mio corpo. Perché non volevo pronunciarla, non con una situazione simile e non finché non sarei stata sicura di ciò. Non potevo farmi ulteriore male, già ero entrata in un cerchio pericoloso, ed avrei solo aggravato la situazione.
"Per me è importante saperlo invece" mi accarezzò la guancia con il pollice, come quelle parole scivolate sulla lingua.
Mi scansai a malincuore, tirandomi su, per pulirmi il vestito dai rimasugli di erba e terriccio.
"Joshua non era nulla d'importante. Ok?" Sbottai presa dal panico che attanagliava con una voce più sgarbata di ciò che volessi.
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Uno Sbaglio Divertente
ChickLitCompleanni, natali, ogni tipo di festa anche la più bizzarra...è una buona occasione per stare in...famiglia(?) Maggie, Brian, Annalisa, Anthony. Solo un problema... JOSHUA e CARLOTTA... ormai sono adolescenti i loro figli, potrebbero andare d'amo...