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Pov. Joshua

Fare l'amore con Carlotta, era inspiegabile. È stato qualcosa di erotico, passionale, magico. Un tuffo al cuore, ad ogni spinta i suoi occhi cambiavano d'intensità e sfumature e le pupille piccole e nerissime in mezzo a quel mare, lo inquinavano quasi riempiendo tutto di quel catrame nero, che si espandeva.

Mi svegliai prima di lei, accarezzandole i capelli mentre dormiva beata con le labbra schiuse e rosse come ciliegie.
La poca luce le illuminava il volto, e mi soffermai sulle sue lunghe ciglia che nascondevano quel mare che amavo. Dio ero completamente fottuto. Stavo facendo tutto quello che non avevo mai fatto, ma lei non era una qualunque lei era uno sbaglio ed era il mio sbaglio, ma non sarebbe cambiato il fatto che era mia.

Sentivo ancora il sapore del nostro sesso su quelle lenzuola di flanella ricamate con fiori azzurri, e la richiesta che mi aveva fatto mi aveva completamente mandato al manicomio, con la carta fedeltà.
Ci sarei passato spesso a forza di stare a contatto con lei.

Il pensiero che oggi saremmo partiti mi faceva sentire irrequieto, agitato. La realtà era un'altra eppure qui sembrava la realtà più vera di qualsiasi altra. Forse era fuori il mondo falso, ma prima o poi tutti ricadono in quel posto.
Su i nostri volti non c'era traccia di pentimento e non lo avremmo avuto, sentimenti puri non si cambiano.

Scesi piano le scale, attento a non emettere rumore anche se deboli li emettevo con la punta dei piedi.
Raccolsi a terra sul parquet Mr Wilson, andando di nuovo in camera.

Mi distesi sul letto che cigolò appena, facendo emettere un dolce suono dalle sue labbra piene di me, dei nostri baci famelici, scostando appena il lenzuolo scoprendo un suo capezzolo turgido. Guardai il mio membro risvegliarsi, ad una visione del suo corpo bianco e quella piccola perla rosea sulle colline del suo petto.

Allungai il pupazzo verso di lei, iniziando a tempestare il suo volto di baci che dava il mio Mr Wilson mentre io mi godevo la sua visuale. Il modo in cui arricciò il naso contrariata ed infastidita, allungando le braccia in alto, per poi stendersi supina, lasciando scoperto il fondoschiena, su cui sarei scivolato in quel pendio dolce per incontrare i suoi glutei perfetti, da prendere a morsi.

Finché non aprii le palpebre lentamente, sbattendo le ciglia più volte, ed anche appena sveglia era la bellezza semplice in persona.
"Uhm Joshua" mi richiamò con voce bassa ed assonnata che al mio orecchio arrivò estremamente eccitante, poiché il tono più basso le permetteva di essere più sexy, ed il mugugno assemblato al mio nome era il connubio perfetto per farmi perdere la ragione.

"Sono Mr Wilson, Joshua richiede un suo bacio. Glielo concede?" Scimmiottai una voce stramba e buffa, mentre aprii di nuovo gli occhi guardandomi di tralice. Mi fece un sorrisetto malizioso, alzandosi piano.

Si vieni dal tuo Joshua! Canzonava contenta la mia vocina ed anche il mio membro duro e pronto.

Le sue colline ora erano in bella vista e tentai di allungare una mano ma me la schiaffò innalzando un sopracciglio ad ali di gabbiano, guardandomi con disappunto.
"Non si fa cattivone" mi riprese, gattonando verso di me, con il suo culo in bella mostra.

Cazzo stavo scoppiando.

"Mi piaci quando vuoi prendere il controllo" mi feci beffa di lei, increspando le labbra nel modo che la faceva infuriare ed anche bagnare, ne ero sicuro. Poiché in un attimo distolse appena lo sguardo alzandolo al cielo, e stringere le ginocchia tra loro.

Era ad un palmo dal mio viso, aspettavo solo che mi montasse sopra lasciandomi beare della sua intimità stretta ed il mio pene che era pronto ad entrare.

Si fece pericolosamente vicina, gustandomi quell'attimo erotico, vedendola guizzare con le labbra sulla mia mascella, leccandola con quella lingua che sapeva fare molte cose, ancora più di quelle che credevo prima di assaggiarla e la sua bocca attorno al mio membrò sbocciò tra i miei pensieri come un fiore in primavera.
"Mr Wilson. Di al tuo amico Joshua che voglio solo baciare te" sussurrò sensuale con voce accaldata al mio orecchio per poi strappare il pupazzo dalle mie mani che sembravano burro, ributtandosi sul letto, con le coperte alzate sul suo corpo per coprirlo.

Uno Sbaglio DivertenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora