Capitolo 3

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Giulia si fa spazio nel mio appartamento, entrando allegra, un sacco di takeaway tra le mani.
"Allora, cara, qual è questa novità di cui dovevi parlarci?" mi chiede curiosa, una mano a sbottonare già la giacca.

Faccio finta di niente, adoro tenerle sulle spine. "Non è davvero messicano quello, vero?" domando, sorpresa, indicando la busta tra le sue mani.

"Oh, sìsì, Anita, è proprio messicano". Carlotta entra con un sorriso, seguita da Cristina che, al suo fianco, cerca di reprimere una risata.

"Non sono riuscita a fermarla, giuro" alza le mani in segno di scuse, un'espressione buffa dipinta in viso.

Giulia fa un cenno con la mano libera di lasciarla perdere, mentre io alzo le braccia al cielo.

"Mi verrà un'indigestione a furia di mangiarlo"ammetto senza però riuscire a nascondere il brontolio del mio stomaco.

"Beh, sei un medico e sai come curarla, un'indigestione" sorride Lottie, appoggiandomi un braccio sulle spalle e lanciando un'occhiata d'intesa a Giulia.

Ci spostiamo in salotto e, subito dopo, io e Cristina andiamo a recuperare dei piatti in cucina.

Sto prendendo delle posate nei cassetti, quando Cristina si accorge di qualcosa.
"Questa cos'è?" chiede curiosa, raggirando con sospetto la foto tra le sue mani.

Mi giro con le posate sospese a mezz'aria, mentre il cuore comincia a battermi all'impazzata.
"Non è niente" rispondo, e con ansia gliela strappo dalle mani, nascondendola dietro la schiena.

Cristina aggrotta la fronte e arriccia le labbra in una smorfia: so a cosa stia pensando.
"C'entra di nuovo lui, non è vero?" indaga, guardandomi fissa negli occhi e il suo sguardo io non riesco a sostenerlo, così mi limito a guardarmi le ciabatte.

"Ehi, ma quanto ci vuole per prendere due piatti?!"Giulia ci richiama dal salotto e prima che possa dire qualcosa a mia discolpa, almeno, Cristina mi lancia un'ultima occhiata.
"Ti aspetto di là"mi fa presente, prima di uscire.

Rimasta sola, tiro fuori la foto, appoggiandola al bancone. Raffigura me e Luca in una delle poche se non uniche foto che abbiamo insieme. Non ricordo chi ce l'abbia scattata, ma non ne eravamo consapevoli, tanto è vero che lui sta gesticolando, il viso tranquillo e gli occhi brillanti, mentre io al suo fianco sorrido, lo sguardo incentrato esclusivamente su di lui come se fosse la cosa più bella del mondo. Non so spiegare perché io sia andata a ripescarla, so solo che le gambe si sono mosse da sole fino in camera, e le mie dita tremanti l'hanno ritrovata in un vecchio baule.
L'ho contemplata per ore, ripercorrendo ricordi che ancora oggi fanno male e, subito dopo, ho digitato un messaggio di s.o.s nel gruppo di whatsapp condiviso con le ragazze, chiedendo loro di raggiungermi in serata a casa, dimenticandomi di aver lasciato la foto in bella vista.

Mi curo di metterla in un cassetto e raggiungo le altre in salotto.

Giulia si è appropriata del divano, stendendosi, mentre Carlotta e Cristina stanno dividendo le porzioni.

"Uhm, ma ci sono anche i nachos"sorrido, indicandoli. "Ne ho bisogno davvero, e anche di molta salsa, sì piccante"ammetto buffamente, facendole scoppiare a ridere.

"Ma non avevi detto di aver paura di prenderti un'indigestione, tu?!" mi prende in giro Giulia, mettendosi a sedere a gambe incrociate.

"Eeeh, qui qualcuno ha improvvisamente fame"le replica Carlotta, ridendo.

"O vorrà dimenticare qualcosa, affogando i suoi dispiaceri nel cibo?" insinua invece Cristina.

Le ragazze la scrutano confuse, mentre sbuffo contrariata, sedendomi sul divano e incrociando le braccia al petto.
"Dai bimba, mangia, non la pensare" mi sorride Giulia, avvicinandomi la vaschetta con i nachos. Ne prendo uno, brontolando.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora