Capitolo 51

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Fatemi sapere cosa ne pensate, altrimenti Anita si arrabbia!🤣

Il giorno dopo sono decisamente più tranquilla, ma, quando mi sveglio, mi rendo conto di aver tenuto stretto il pupazzetto di Lucia per tutto il tempo. Lo lascio andare, costringendomi a riporlo al suo posto.
Mi passo, quindi, una mano sugli occhi, stropicciandoli leggermente e mi viene da pensare che sia un bene oggi debba lavorare solo nel pomeriggio. Così, avrò del tempo da dedicare a me stessa e schiarirmi le idee.
Faccio una doccia, sperando di sciogliere i muscoli indolenziti sotto il getto d'acqua, e lascio che sgorga a fiotti sul mio corpo.

Non voglio pensare, non voglio pensare...

Dopo essermi asciugata i capelli e averli legati in una treccia, indosso qualcosa di sportivo. Ho deciso che andrò a camminare. 
Prima di andare, però, mi metto seduta sul divano, leggendo e rispondendo ai messaggi che ho ricevuto e sorrido davanti alla premura che Luca dimostra di avere per me. Forse è vero che ogni cosa accade per un motivo. Mi viene da pensare che è stato proprio l'allontanamento di Lucia a farci riavvicinare.
Mi chiede come stia, se mi sia ripresa dal mio momento di sconforto e quando gli faccio presente che uscirò, lui si dispiace di non poter essere con me: è già al lavoro, purtroppo.
Mi chiudo così la porta alle spalle e inforco i miei auricolari, facendo in modo che le note della musica si propagano nelle mie orecchie.
Non appena sono fuori, mi permetto di respirare a pieni polmoni, portandomi una mano alla fronte per proteggermi dal sole. È una giornata molto calda, l'ideale per passare alcune ore fuori casa e lascio che il calore dei raggi solari si posino sul mio corpo, affinché possano riscaldare anche il mio cuore.


Faccio un giro su me stessa, guardandomi intorno e mi rendo conto solo in seguito che mi sia allontanata da casa e le mie gambe si siano mosse fino in centro.
Così ne approfitto per salutare Sabrina e magari scambiare quattro chiacchiere con lei. Sento che ho bisogno di parlare con qualcuno perché, questa volta, purtroppo, rimanere sola con me stessa non ha fatto altro che aumentare il mio disagio.
Sabrina si dimostra sorpresa di vedermi. Mi accoglie sulla soglia di casa, con un dolcissimo sorriso ad arricciarle le labbra, stretta in una tuta un po' sformata ma che non le fa perdere assolutamente femminilità. Mi viene da pensare che sia sempre bellissima, anche così, senza un filo di trucco e con un abbigliamento prettamente semplice. E poi la maternità rende il suo viso estremamente armonioso e luminoso.

"Anita, ma che sorpresa! Vieni, entra pure!" ammette, facendomi strada nell'appartamento.
"Elisa! Corri a vedere chi è passata a trovarmi!" strepita, poi, a gran voce verso la cucina, lasciando che un'espressione divertita faccia capolino sul suo viso.

"Mia madre è qui?" le domando, corrucciando la fronte, stupita.

"Oh, sì!" replica lei, voltandosi di nuovo nella mia direzione per aprirsi in un'espressione complice.

Prima che possa dire altro, mia madre fa il suo ingresso in salotto, pulendosi le mani con uno strofinaccio.
"Tesoro..."mi saluta.
"Mamma, ma come mai sei qui?" le chiedo, curiosa.

Lei si apre in un piccolo sorriso, arrivando al nostro fianco e posando una mano sulla spalla della moglie di Marco accanto a lei.
"Ho il turno di pomeriggio a scuola, quindi sono passata a fare alcune compere in centro e mi sono fermata da Sabrina" mi fa presente, mentre lei annuisce con vigore.

"Tua madre è sempre tanto gentile. Si è anche offerta di prepararmi qualcosa per il pranzo".

Sorrido davanti al loro rapporto così unito e complice. Mia madre ha accolto anni fa, in casa nostra, Sabrina come fosse una figlia, dandole sempre la giusta considerazione e il giusto supporto. E io non posso che esserne felice.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora