Capitolo 37

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"Francesco, ciao, cosa ci fai qui?!"

Il piccolo, allora, si volta nella mia direzione, mostrando un sorriso sdentato ma fiero. Nonostante abbia solo un anno più di Lucia, sembra voglia atteggiarsi a più grande.
"Sono venuto a trovare Lucia" afferma con sicurezza.

Luca, a quel punto, incrocia le braccia dietro la schiena, lasciandosi andare ad una risata, divertito.
"Adesso capisco il perché della tua fretta" gli fa presente con un'espressione di curiosità.

Francesco storce il naso, alzando il viso orgogliosamente; sembra si senta preso in giro dalle sue parole.

Luca incrocia il mio sguardo, e mi rendo conto che non voglio pensi quel sorriso dolce, affiorato sul mio viso, sia rivolto a lui, quindi indurisco, di colpo, la mia espressione.
"Devi sapere, Anita, che mentre uscivo, questo piccoletto, per poco, non mi veniva addosso" mi racconta, senza distogliere gli occhi dai miei.

Abbasso lo sguardo al piccolo Francesco, dedicandogli tutta la mia attenzione.
"Lucia sarà contenta di vederti" gli sorrido, lasciando una carezza sulla sua testa.

Lui annuisce vigorosamente, ricambiando il mio sorriso e gonfiando le guance teneramente.

"Francesco!"
Sua madre ci raggiunge poco dopo, e la sua espressione non è delle migliori. Osservo il suo viso contratto in una smorfia di preoccupazione.
"Quante volte ti ho detto di non correre, se non avessi saputo fossi diretto qua, avrei potuto perderti. Lo sai, no?" gli fa presente in tono di rimprovero, abbassandosi alla sua altezza.

Il piccolo annuisce, facendole il labbruccio in modo da intenerire sua madre e ci riesce, perché, l'attimo dopo, lei sbuffa addolcendosi.

"Non lo fare mai più, ok?"

"Va bene, mamma" gli promette.

Allora, il suo sguardo si posa su di noi, spettatori silenziosi della scena e ci sorride, tendendoci una mano per stringerla.
"Buongiorno".

Io e Luca le rispondiamo molto cordialmente prima di iniziare una conversazione con lei. Il primo a parlare è proprio Luca.
"Francesco ci ha fatto presente volesse far visita a Lucia" le si rivolge.

Lei annuisce, stringendo per una spalla il figlio a sé.

Francesco, al suo fianco, freme, come se non vedesse l'ora di liberarsi di noi e correre dalla sua amichetta.

La madre di Francesco si dimostra essere una persona molto a modo e gentile.
"Sì, siamo passati qui per una visita di controllo, sapete dopo l'operazione che Francesco ha avuto. Però, prima di andarcene, ha espresso il desiderio di salutare la sua amica Lucia. È possibile?" domanda con la voce pacata.

"Guardi, signora, Lucia ha subìto un trapianto di cuore poche settimane fa, capisce che prendere precauzioni sia indispensabile" Luca replica in modo molto professionale, elencando i rischi che la visita del bambino potrebbe comportare.

Ho sempre affermato di amare questo lato del suo carattere, sempre così impeccabile nel suo lavoro, ma, adesso, mi rendo conto che vorrei lui non fosse sempre così elige al dovere. Ok le precauzioni, ma stiamo parlando di Francesco che vuole solo dare un saluto a Lucia.

Riesco a scorgere un velo di preoccupazione attraversare gli occhi della signora che mi è di fronte.
"Ma lei sta bene, vero?" chiede.

Luca le sorride rassicurante. "Sì, sta reagendo bene, non si preoccupi".

Sia lei che Francesco sembrano tirare un sospiro di sollievo alle sue parole, però, riesco a notare negli occhi del piccolo un velo di delusione alla notizia di non poterle far visita.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora