Capitolo 39

4.6K 136 116
                                    

Da quel giorno ne sono passati ben quattro, che sembra siano trascorsi nella quiete più assoluta. Il che mi è parso davvero strano, visto che fino a poco fa, sembrava stesse per scatenarsi una tempesta.
Io e Luca, in verità, da come mi ero prefissata, non abbiamo più parlato: lui pare essersi arreso all'idea che non voglia ascoltarlo e se ne sta lì, nell'angolo, o forse sta solo aspettando che la mia rabbia sia sbollita per potersi avvicinare. Sta di fatto che ho avuto la sensazione mi stia evitando e probabilmente questo mi è stato d'aiuto per prepararmi a quando dovrò affrontarlo. 
Però, mi son detta, questo al momento è proprio l'ultimo dei miei problemi: l'improvvisa assenza di Giorgio, infatti, non mi fa di certo dormire sogni tranquilli. Ho come il sospetto che lui stia tramando un piano alle mie spalle, pronto a colpirmi quando meno me lo aspetti.
D'altronde, me lo ha fatto capire, farà di tutto per mettermi in cattiva luce, e lo farà alimentando le malelingue.
Però, nonostante l'ansia che questa situazione mi possa provocare, ho cercato di passare questi giorni nella mia più tranquilla e quotidiana routine, alternandomi tra lavoro e casa senza sosta.
Il lavoro, beh, quello mi ha tenuta impegnata parecchio e penso sia stato un bene, perché mi ha evitato di pensare a tutto quello che stia succedendo. Ho cercato di mostrare il meglio, attenta a ogni mia piccola azione per non deludere il dottor Visconti che mai prima d'ora si è dimostrato interessato a scrutare se assolvessi al meglio i miei doveri. I suoi occhi su di me, ogni volta, mi hanno fatto pensare se fosse a conoscenza di qualche pettegolezzo mi riguardasse che gli facevano dubitare del mio operato. Mi è stato con il fiato sul collo per minuti, ore, giorni: la sua presenza al mio fianco è diventata quasi asfissiante, in uno strano modo di mettere alla prova me e e la mia pazienza.
Ma, forse, mi sono detta, il suo interesse è dovuto solo alla scelta di un adeguato capo specializzando. Vuole essere sicuro che io possa esserne all'altezza?
Così, l'unico momento di libertà che in questi giorni mi sia concessa è stato passare del tempo con Lucia. Non mi è dato sapere quando lei possa andare via e ho cercato di godermi qualsiasi attimo con lei. Però, mi sono resa conto, ho cominciato a guardarla in modo diverso da quando ho saputo stia per lasciare l'ospedale. Io la osservo e non posso fare a meno di pensare che, presto, sarà lontana da me e non mi sarà possibile vederla in brevi tempi. Anche Lucia deve essersi accorta che qualcosa stia per succedere perché il suo interesse nei miei confronti è diventato quasi possessivo.
Quanto avrei voluto che Luca, quel giorno, mi desse una data, qualcosa che mi confermasse quando andrà via. Potrebbe succedere in qualsiasi momento e non sono pronta all'evenienza.

"Anita."
Alzo lo sguardo dalla cartella clinica che sto visionando, per puntarlo su Maria che mi si avvicina in modo frettoloso.
Il suo tono è fermo, quasi di rimprovero. Mi chiedo cosa l'abbia infastidita tanto.
Non posso fare a meno di scrutarla con un cipiglio in fronte.

"Ehi, Maria. Che succede?"le domando non appena mi è vicina. 

Lei arriccia le labbra in una smorfia, combattuta su cosa dirmi e forse indecisa sul modo in cui riferirlo.
"Devi venire sùbito" mi fa presente, seria. "È successa una cosa, ci sono delle persone che vogliono vedere Lucia".

"Cosa?" le replico senza ben capire, "cosa significa ci siano delle persone che vogliono vederla?"

Ma ben presto qualcosa nella mia mente comincia a smuoversi, facendomi pensare che il motivo per cui delle persone siano qui per lei lo conosco, eccome.

Lei, allora, mi guarda e i suoi occhi sembrano velarsi di compassione alla vista di me, ignara di cosa stia accadendo.
Forse è perché si accorge che ci sia qualcosa ad incrinarsi dentro di me a spingerla a prendermi una mano tra le sue e stringerla con forza.
"Oh, Anita" sussurra "è una coppia, li ha accompagnati l'assistente sociale".

Il mondo alle sue parole sembra cadermi letteralmente addosso. Come posso solo pensare che Lucia andrà via di qui, con una famiglia che non desidera.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora