Capitolo 67 parte 2

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Attenzione! Questa è la seconda parte del capitolo che ho pubblicato, quindi prima di passare qui, assicuratevi di aver letto la prima parte, per favore!❤

La Hora Feliz, appunto come riporta il nome stesso, "ora felice", proprio perché si premura che la propria permanenza qui che duri un'ora, poco meno, o poco più, sia piacevole, è famoso per le serate a tema che è solito organizzare. Che riguardino una festività o un anno particolare non ha importanza.
Sta di fatto che, passate le ore 22, il locale si trasformi in un disco pub.
E non appena le note di "In the air tonight" di Phill Collins, in una versione rivisitata e remix cominciamo a farsi strada per l'ambiente, propagandosi alle nostre orecchie, le luci diventano soffuse, celando il locale per donargli un'aria tenebrosa.

"Dai, andiamo a ballare!" le esorto, invitandole a seguirmi per lasciarci coinvolgere dalla voglia di sentirci libere e spensierate.

Le mie amiche non se lo fanno ripetere due volte, perché subito dopo, siamo in pista, costrette in un groviglio di corpi; coinvolte in un gioco di mani e braccia, che seguono il ritmo della canzone.

Ho sempre pensato che ci fosse qualcosa nella musica in grado di ipnotizzarmi e attirarmi a sé come una calamita. Il mio passato da ballerina mi porta a ricercarla in ogni dove, come se dovessi sempre appianare un senso di vuoto, e quando finalmente ballo, lo faccio dimenticandomi di ogni cosa, lasciando che sia il mio corpo a muoversi per me, delicato e sensuale allo stesso tempo, lontana da qualsiasi pensiero e preoccupazione.

Quando dicevo che la felicità fosse intrisa nelle più piccole cose, parlavo anche di questo.

Io e le ragazze ci lasciamo trascinare dal ritmo incalzante, prendendo a muoverci sempre più intensamente, nel frattempo in cui facciamo in modo che sorrisi e risate fuoriescano dalle nostre labbra.

La mia attenzione è tutta per Cristina: occhi socchiusi, mani che puntano l'alto, e il suo corpo che ondeggia, felice e spoglio di qualsiasi tipo di inquietudine. Anche se per poco, sono contenta di vederla così, senza essere costretta in un clima di agitazione, in cui l'ultimo periodo l'ha implicata.

Intanto, continuiamo a ballare, ballare, ballare...quasi a rimanere senza fiato, fin quando Giulia impegnata a fare una storia da pubblicare sui social,-che riprende le nostre espressioni estasiate e divertite,-riceve un messaggio che la fa sciogliere in un sorrisino, e ci informa che tornerà da noi, a breve.

E così è, perché poco dopo quando si palesa di nuovo accanto a noi, non è assolutamente sola: al suo fianco ci sono infatti Emiliano e Nicola.

Ho un sussulto alla sua vista e non appena i miei occhi si posano sulla sua figura, che si muove lenta al fianco di suo cugino, non posso fare a meno di lasciarmi invadere dalla sorpresa.

Perché Nicola è qui, e il nostro chiarimento mancato adesso arriva a pungermi come una stilettata sulla pelle.

"Ho detto io ad Emiliano di raggiungerci" Trilla la nostra amica, stringendosi al braccio del suo fidanzato, per avvicinarsi a baciarlo sulle labbra, lievemente, subito dopo.

Ma mi rendo conto che io non stia minimamente ascoltando cosa abbia da dirci. Così, nel frattempo in cui le ragazze si congratulano con lui per il matrimonio, io scruto solo e soltanto Nicola e qualcosa mi porta ad avvicinarmi a lui per chiedergli di ritagliarci un minuto per parlare, da soli.

Le mie amiche si rendono conto presto della mia iniziativa e non mi sfugge che sui loro volti si insinui un pizzico di speranza dovuta all'evenienza di vederci fare pace.

E sebbene loro siano all'oscuro dei miei pani, è proprio nelle mie intenzioni appianare questo senso di imbarazzo e disagio tra noi: sono stanca di vederlo e ritrovarmi a pensare a quello che eravamo e non siamo più da tanto tempo, ormai.

Ricominciamo da qui (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora