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Canzone per il capitolo:

Imagine Dragons - Walking The Wire

E' da un paio di giorni che sto in casa e non sento nessuno, e oggi ho proprio voglia di uscire. Voglio lasciarmi alle spalle per ora i problemi con Scott, anche se so che dovrò riaffrontarli prima o poi, quando ritornerò a Richmond.

Ho deciso che cercherò di divertirmi finchè posso, e fregarmene di quello che potrebbe succedere. Penso proprio che chiamerò Newt, Jackson, Amanda, Mason e Dennis. Anche Calvin. Soprattutto Calvin. Voglio diventargli amica.

Digito i loro numeri sul tastierino e dopo 10 minuti mi sono già messa d'accordo con tutti. Sento che sarà una meravigliosa giornata, e che mi dimenticherò almeno per un giorno della faccenda di Scott.

Decido di indossare una maglietta rosa e i miei soliti pantaloncini. Prendo i miei occhiali da sole e il costume e sono pronta.

Dopo aver addentato un delizioso cupcake al cioccolato preparato da zia Gloria, esco e parto a tutta velocità con il mio amato skate. Sono più felice che mai, e nessuno potrà rovinarmi questa giornata.

Dopo pochi minuti sono arrivata alla spiaggia: ci sono un sacco di ragazzi che giocano a palla, che fanno il bagno o che parlano semplicemente. Finchè non distinguo le figure dei miei amici in acqua che si schizzano a vicenda.

<Ciao Madison!> mi corre incontro Amanda tutta bagnata. Mi abbraccia di proposito, così mi levo la maglietta e i pantaloncini per raggiungerla in acqua e fargliela pagare. C'è anche Evelyn, ma non mi importa. Voglio solo godermi la giornata e non pensare a chi potrebbe solo farmi arrabbiare.

Calvin mi scruta da capo a piedi, e mi da molto fastidio. Ma ricorda, Madison. Non devi farti rovinare la giornata.

Ci divertiamo tantissimo, ci schizziamo e ridiamo. Questa giornata non potrebbe andare meglio di così, soprattutto perché non sto pensando a Scott. Ad un certo punto Calvin mi prende in braccio, facendomi ridere come una matta, buttandomi in acqua. Tutti ridiamo soprattutto perché adesso sono fradicia. Lo rincorro cercando di fargliela pagare, ma è troppo veloce e mi cadere un paio di volte. Tutti quanti si sbellicano dalle risate, e anche io non riesco a smettere di ridere.

<Io ho sete. Vado a prendere qualcosa da bere.> annuncia Calvin avviandosi fuori dall'acqua.

<Ti accompagna Madison> le parole che pronuncia Amanda mi fanno rabbrividire. Calvin si gira di scatto e ritorna indietro. Cerco di rimediare, ma il danno oramai è fatto.

Mi arrendo, e seguo Calvin fuori dall'acqua.

<Mi dispiace, Madison. Per il tuo ragazzo, intendo> pronuncia queste parole a bassa voce, come se avesse paura. Ma come fa a saperlo? Forse gliel'ha detto Evelyn. Ricorda, Maddie. Non devi farti rovinare la giornata.

<Non fa niente>.

<Sono sicuro che non è molto intelligente> ma neanche lo conosce. Come fa a dire una cosa così?

<Non lo conosci, Non puoi dire niente su di lui>.

<Lo so, ma io non ti avrei mai lasciato andare. Io mi sarei fidato di te e ti avrei almeno fatto spiegare. Poi avrei valutato> magari Calvin non ha poi così torto.

<Scusate, potreste dirmi dov'è Mason? E' tutta la mattina che lo cerco> una ragazza castana molto carina ci appare davanti tutta affannata.

<E' sulla spiaggia con gli altri> risponde Calvin scrutandola in costume. Si concentra molto quando si tratta di guardare le ragazze < giusto, non vi ho presentate. Helen, Madison. Madison, Helen> mi porge la mano con un invidiabile sorriso e se ne va.

<Ma chi è?> chiedo curiosa.

<E' la sorella di Mason. Carina, no?> mi risponde con un sorriso sulle labbra. Gli tiro un piccolo pugno sulla spalla e si mette a ridere. Intanto siamo giunti in un bar poco lontano dalla spiaggia, molto carino e colorato. Entriamo e ci sediamo ad un tavolo dove si gode una vista sul mare.

<Posso aiutarvi?> una cameriera bionda e molto affascinante tiene in mano un piccolo taccuino. La ragazza si morde il labbro, provocando Calvin, e la cosa mi dà parecchio fastidio. Anche lui sembra ricambiare quest'interesse.

<Vorremmo due frullati alla fragola> cerco di interrompere quello che per me sta diventando una situazione fastidiosa e la cameriera se ne va via sculettando.

<Ti dava fastidio, eh?> la sua voce irritante mi dà sui nervi.

<No, per niente> mi giro dall'altra parte per evitare il suo sguardo.

<Ah, cara piccola e ingenua Madison, servono anni di esperienza per mentire al vecchio Calvin Davidson> mi prende in giro passandosi la mano fra i capelli.

<Sarà> continuo <però il vecchio Calvin Davidson non sa proprio resistere alle bionde ossigenate>.

Dietro Calvin vedo una figura maschile che viene verso di noi. E' decisamente un bel ragazzo: moro con degli occhi scurissimi. Calvin, incuriosito, si gira e lo vede.

<Gibson> il tono di Calvin si fa nervoso, scuote la testa un paio di volte.

<Davidson, che piacere vederti> dice ironico il ragazzo di cui conosco solo il cognome. Lui invece ha un sorriso malizioso, come se stesse tramando qualcosa.

Cosa succede fra quei due? Sembra che non si sopportino, sì, ma perché?

<Chi è?> queste parole escono involontariamente dalla mia bocca.

<Joel Gibson. E' un coglione che non si fa mai gli affari suoi> risponde stringendo i pugni <andiamo. Se rimane alla mia vista ancora per un secondo lo pesto di botte> afferma.

Mi prende per il braccio e mi trascina fuori dal locale, intento ad allontanarsi il più possibile.

<Puoi dirmi perchè ti sta così antipatico?> cerco di staccare la sua mano dal mio polso, ma niente. La sua presa è troppo forte.

<Perché mi ha portato via la cosa più importante della mia vita> afferma e, con lo sguardo basso, se ne va verso la spiaggia.



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