40

77 8 5
                                    

<Non sta dicendo sul serio, vero?> gli domando con un tono disperato.

<Le ho chiesto se sta dicendo la verità>.

<Sì, per l'amor di Dio! Sto dicendo il vero!> esordisco.

<Bene. Può andare ora. Informerò i miei colleghi per iniziare le ricerche> risponde lui con tutta la calma di questo mondo. Odio le persone che sorridono compiaciute e pensano di fare la cosa giusta restando calme.

                    ************
Il giorno dopo

<Madison! C'è qualcuno per te alla porta!> mi urla mia madre dal piano di sotto. Sono distesa sul letto a guardare il cellulare, e l'unica cosa che voglio adesso è parlare con dei miei coetanei.

Mi alzo controvoglia e mi precipito al piano di sotto.
Supero mia madre che è davanti alla porta aperta e vedo l'ultima persona che avrei voluto vedere.

Calvin Davidson. Quello stronzo con la lingua lunga.

Non dico niente, la rabbia che provo verso di lui non me lo permette. Così faccio l'unica cosa che il mio istinto mi dice di fare. Gli salto addosso.

Lo faccio cadere all'indietro, ed io mi metto a cavalcioni su di lui.
Sto per tirargli un pugno, ma lui è troppo forte e riesce a scrollarmi di dosso.

<Cosa diavolo ti prende?! Ora pensi anche di potermi picchiare?!> sbraita rimettendosi in piedi.

<Brutto bastardo che non sei altro! Riuscirai mai a tenere la bocca chiusa per una volta?!>.

Si intromette mia madre.

<Madison, cos'è che urlate tu e Calvin?>.

Un momento. Mia madre lo conosce?

<Tu lo conosci?> la mia rabbia svanisce per un momento lasciando spazio alla confusione.

<Certo che sì. Come non potrei. Cecilia parlava continuamente di lui. È la prima volta che lo vedo di persona, ma mi sono subito immaginata che fosse lui> risponde con naturalezza mia madre. Come se tutto ciò fosse all'acqua di rose.

<Mamma, non è il momento. Puoi andare dentro un attimo? Io e Calvin dobbiamo parlare.> le dico fulminando Calvin.

Annuisce e se ne ritorna dentro casa. Scommetto però che se ne starà lì alla porta a sentire ciò che ci diciamo.

Sospiro. Non so se riuscirò a parlare civilmente con lui.

<Perchè? Perchè hai deciso di rovinarmi la vita?> sto piangendo di nuovo.

<Io non voglio rovinarti la vita, diavolo! Madison, proprio non capisci. Voglio solo ritrovare Cecilia. Sai che lei è tutto per me>.

<E quelle frasi del tipo 'io tengo a te, Madison' e tutte quelle cavolate simili, erano vere? Quando mi baciavi e mi dicevi che avevi bisogno di me? Oh, e anche quando mi chiedevi se saremmo mai potuti stare insieme? Facevano parte del fantastico teatrino allestito da te e da tutti i tuoi amici?> scimmiotto.

<Vorrei ricordarti che anche Newt ti ha mentito.> ignora le mie considerazioni per dare la colpa a qualcun altro.

<Sì, hai ragione. Ma a lui importa di me, ed è una persona dal cuore d'oro, decisamente al contrario di te!> mi volto per rientrare in casa, ma mi viene in mente una frase che potrebbe essere la ciliegina sulla torta al mio bel discorsetto <E spero che quando troveranno Cecilia, ve ne andrete tutti e due affanculo su un bel cavallo bianco!>.

Sbatto la porta d'ingresso con tutta la forza che mi rimane in corpo.

                     ************

                     AMANDA

<Cosa c'è che ti preoccupa?> mi chiede Joel scrutandomi con i suoi occhi nocciola.

<Niente, per il momento. Adesso Madison e Calvin sono una contro l'altro. E poi, adesso sta con mio fratello, quindi non dobbiamo preoccuparci.> sfodero il mio sorriso malizioso.

<Okay> Joel alza le spalle <Quindi che ne facciamo di Brad?>.

<Niente. Adesso la persona che deve distrarre Madison è mio fratello. Brad non ci serve più, ormai>.

<Amanda, posso farti una domanda?> mi chiede Joel alzando le sopracciglia. Annuisco strafottente.

<Perché non lasci perdere Calvin?> si avvicina sussurrando <Voglio dire, ci sono altri ragazzi nel mondo a cui potresti piacere>. Si mette a pochi centimetri da me e mi fissa le labbra insistentemente.

Mi bacia poggiandomi le mani sui fianchi, ed io ricambio. Non vorrei baciare Joel, ma

<No, tu non sei lui!> urlo istericamente tirandomi i capelli.

<Scusa Amanda, io...> cerca di giustificarsi, ma non lo lascio finire.

<Scusa un corno! Esci subito da casa mia e non farti vedere mai più!> lo spavento così tanto che corre via scordandosi il cellulare sul mio comodino.

Mi siedo sul letto mettendomi le mani tra i capelli. Provo talmente tanta rabbia che potrei strapparli.

Voglio bene a Joel, è il mio migliore amico. Ma non può cercare di baciarmi, io voglio solo Calvin.

E farò qualunque cosa per tenere altre ragazze lontano da lui.
Qualunque cosa.

Flight #wattys2017 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora