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                          MADISON

Strofino le mani sui jeans, ansiosa. Tra una settimana avrò il volo per la Virginia, e non ho idea di come affronterò il ritorno nella mia città. Quando rinizierà la scuola dovrò vedere ogni giorno, per i seguenti nove mesi, le facce di Marty e Scott. Faranno finta di niente quando mi vedranno in giro, o si prenderanno per mano come piccioncini innamorati?

Sbuffo. La cosa che mi stressa di più è il fatto di non sapere. Potrei aspettarmi una cosa, ma potrebbe comunque succedere tutto il contrario.

Un'altra notizia che mi ha scosso è il fatto che Cecilia e Calvin adesso stiano insieme. Non sono affatto gelosa, ma mi dá fastidio come Cecilia riesca ad ottenere tutto ciò che vuole.
Tutto è sempre a suo favore, niente è come lei non vorrebbe.
È impressionante come tutto sia nei suoi piani.

Riguardo a Newt, beh, ci siamo lasciati. Non che la nostra relazione fosse chi sa che cosa, ma ho voluto chiarire. Non sopporterei l'idea di avere un fidanzato in uno Stato diverso. Qua non penso che ritornerò molto presto.

Mi mordicchio un'unghia nel vano tentativo di calmarmi, ma non ci riesco.
Non c'è qualcosa in particolare che mi preoccupa, ma tutto.
In tutte le situazioni della mia vita c'è qualcosa che non va.

Fin da quando ero piccola, quando avevo un pensiero fisso che mi preoccupava, cercavo di ficcarmene in testa uno felice.
Ma adesso, per quanto possa provarci, non ci riesco.

Il campanello mi distrae dai pensieri. I miei genitori e mia zia sono usciti poco fa, e in casa ci siamo solo io e Cecilia.

Mi arrendo all'idea che mia sorella possa scendere per andare ad aprire, mi chiedo anche come questo pensiero abbia solo potuto sfiorarmi l'anticamera del cervello.

Apro la porta, e, quando vedo che sono Jackson e Mason cambio espressione. Non voglio che mi chiedano che cos'ho.

<Ciao ragazzi> li saluto, sfoggiando uno dei sorrisi più falsi della mia intera esistenza.
Jackson indossa degli occhiali tondi con delle lenti trasparenti e Mason una bandana blu.

<Ciao Madison> dice Mason, e Jackson si limita a salutarmi con la mano <abbiamo saputo che tra una settimana partirai. Volevamo salutarti> continua Mason sistemandosi il ciuffo di capelli che è rimasto fuori dalla bandana.

<Grazie, allora> ma sanno di Cecilia? <sapete di...>.

<Sì, ce l'ha detto Newt.> mi interrompe Jackson. Mi accorgo che non li ho fatti ancora entrare.

Gli faccio segno di entrare e tutti e tre ci sediamo sul divano. Cerco di cambiare discorso, non voglio scene imbarazzanti.

<Allora...> vengo interrotta di nuovo da una porta che sbatte al piano di sopra. Sentiamo dei passi provenienti sempre dallo stesso posto e che vengono lenti verso il piano terra.

Io, Jackson e Mason facciamo capolino dalla apertura che collega il salotto all'androne, sperando di vedere da chi sono causati i rumori. Ma lo sappiamo benissimo di chi sono, sono sicuramente di mia sorella.

Vediamo lei e... Calvin. Camminano mentre si baciano, cosa secondo me molto complicata.
Non si accorgono che siamo qui, finché la mia voce li distrae.

<Potreste andare a pomiciare da un'altra parte? Stiamo cercando di vedere un film> mento, per convincerli ad andarsene. Ma invece ottengo l'effetto opposto.

<Possiamo restare anche noi?> chiede Cecilia. Il tono è dolce, ma lo sguardo verso di me è di sfida. Forse non ha ancora capito che a me Calvin non interessa.

<Certo!> esclama Jackson. Come resistere al fascino di mia sorella?

Ancora non riesco a capire come Cecilia abbia potuto cambiare umore così velocemente. Prima non poteva vedere nessuno che si metteva a minacciare, adesso sembra un'altra persona.

Le mani di Calvin non si staccano un secondo dai fianchi di Cecilia mentre si siedono sul divano, accanto a noi. Insomma, ha paura di perderla se la lascia?

Prendo il telecomando e scorro i film su Netflix.

Nomino molti film, ma la risposta di Cecilia è sempre no. Non le va bene niente, come al solito.

<Sentite, sceglietevelo voi.> metto violentemente il telecomando in mano a Cecilia. Lei non dice niente, e, con un sorriso malizioso, clicca su "Le pagine della nostra vita".

Stanno scherzando, vero? Non starò qua a guardare questo film. Non che non mi piaccia, ma mi dá fastidio il fatto che Cecilia probabilmente l'ha fatto apposta di mettere un film d'amore.
Che voglia marcare il territorio?

<Io me ne vado a fare un giro> dico alzandomi senza neppure girarmi.

<Vengo con te> replica Mason seguendomi.

Mmh... okay?

Non conosco bene Mason, ma mi sembra un ragazzo simpatico e non mi dispiace affatto andare in giro con lui.

Afferro il cellulare che ho lasciato sul tavolo di cucina ed esco da casa assieme a Mason.

<Perchè sei voluta uscire?>. La domanda che temevo.

<Così> rimango sul vago, e cerco di cambiare discorso <che ne dici di andare a prendere un frullato?>.

<Certo. Adoro i frullati!> esclama Mason iniziando a saltellare come un bambino. Scoppio a ridere, e stavolta non è una risata finta.

Flight #wattys2017 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora