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                                                                          MADISON

<E quando si è accorta che eri tu, cosa ha fatto?> mi chiede Dennis.

<Ti ha riconosciuto?> chiede Newt. Oh, Gesù. Tutti a farmi queste domande mentre mi fa male la testa.

<Ragazzi!> urlo per zittirli <Vi prego. Lasciatemi dormire. Vi risponderò più tardi>. Mi giro dall'altra parte del letto e chiudo gli occhi. Sospiro.

Sento la porta chiudersi, ma non se ne sono andati tutti.

<Ehi> Newt si sdraia accanto a me e mi poggia una mano sul fianco <scusaci. Non volevamo infastidirti>.

<Non fa niente.> rispondo, e mi giro verso di lui.

I suoi occhi azzurri sono limpidi come il cielo. Newt si avvicina e mi bacia.

È normale, Madison. Sai, nel caso tu non lo sapessi, state insieme.

Interrompo il bacio; non sono dell'umore giusto per delle smancerie da piccioncini.

<Scusami. Non volevo.> si scusa abbassando lo sguardo.

<Non importa>.

Ad un certo punto sentiamo delle urla e dei passi che si avvicinano. Ma che cavolo...?
Ci mettiamo entrambi a sedere, allarmati. L'unica cosa che mi serviva, ovvero la tranquillità, è stata interrotta.

Si spalanca la porta e appare Calvin rosso come un pomodoro con i pugni serrati.
Dietro di lui c'è Dennis, con una faccia  alquanto infastidita.

<Non sono riuscito a fermarlo> di giustifica il moro alzando le mani.

<Cosa diavolo significa?> sbraita Calvin avvicinandosi a me.

<Cosa vuoi?> rispondo con una domanda.

<Ti ho chiamata pochi minuti fa ma mi ha risposto Dennis, e mi ha detto ciò che è successo. Così sono venuto qui. Qualche problema?>.

Calvin deve avere qualche deficit. Piomba in camera di Newt, mi urla addosso e mi chiede se ci sono problemi.
Vorrei anche rimproverare Dennis per aver detto a Calvin che ho visto mia sorella, ma d'altrocanto non gli ho raccomandato di tenere la bocca chiusa.

Non rispondo, non ne ho le forze. Cerco di calmarmi, mettendo la testa tra le mani. Poi rispondo con tutta la calma del mondo.

<Vattene, Calvin. Ti prego. Non ce la faccio>.

La sua espressione diventa man mano più dolce, finché si mette in ginocchio, mi prende la mano e mi sussurra qualcosa.

<Scusa. Ma ricorda: troverò una soluzione a questo casino. Magari togliendomi dai piedi>.

Che cosa?

In che senso togliersi dai piedi? Continuo a non capire i suoi ragionamenti.

Si alza e se ne va con la testa bassa. Nella stanza c'è un silenzio decisamente imbarazzante.

<Io... devo andare. Poco fa mi ha chiamato Helen...> borbotta Dennis tirando su con il naso.

<Sì, sì. Non preoccuparti.> lo rassicuro facendogli segno di andare.

Mi sdraio di nuovo accanto a Newt. Strano, è stato zitto per tutta la durata della "discussione". Non è da lui.

<Secondo te cosa voleva dire 'magari togliendomi dai piedi'?> gli domando inarcando le sopracciglia.

<Calvin è melodrammatico. Voleva solo attirare l'attenzione>.

Questa risposta data con noncuranza mi dá a pensare.

<Ma perché prima lo difendevi sempre ed ora no? Cosa è cambiato?>.

<Fai sempre così tante domande...> si alza, apre la porta ed esce dalla stanza.

Perchè sono così tutti esageratamente irritabili?
Non ne posso più. Voglio ritornare a Richmond. Non mi interessa se c'è la mia migliore amica che sta con il mio ex, se qui ho visto Cecilia o se qui ho conti in sospeso. Voglio solo andarmene e dimenticarmi di Calvin, Newt e compagnia bella.

Non capisco perché non sto dando importanza a mia sorella.

Insomma, cavolo, Madison! Ti è passata davanti agli occhi!

Lo so, ma adesso sto iniziando a pensare che ci abbia preso tutti in giro.

Spazio Autrice
Ciao a tutti! Scusate se ci ho messo tantissimo tempo per scriverlo e che non è un granché, ma non avevo ispirazione e, a dir la verità non ne ho nemmeno ora. Ecco perché l'ho fatto così corto. (Mi sono decisa a pubblicarlo oggi anche perché mi sentivo una brutta persona, ma shhhh).
Anyway, come state? Un pò di giorni ho comprato i biglietti per il tour di Matthew! Sono tipo stra felice anche perché non sono mai andata a Milano.
Arrivedorci!♥

Flight #wattys2017 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora