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<Sicuro?> chiedo per sicurezza a Dennis.

<Tranquilla. Mia madre mi ha dato il permesso di invitare anche i miei amici.> mi rassicura gesticolando.

<Wow. Non pensavo fosse una storia così seria>.

<Già, nemmeno io. Io, Newt e Amanda eravamo sconcertati quando ce l'hanno detto.> dice bevendo un altro sorso della sua Sprite <'ci sposiamo' sono arrivati in salotto dicendo solo questo. A me è caduto il telecomando di mano, Newr ha quasi sputato l'acqua che aveva in bocca e Amanda si è messa a strillare. Pazzesco>.

Scoppio a ridere, immaginandomi la scena.

<Allora quando ci sarà il matrimonio?>.

<La settimana prossima. Mia madre e Chad hanno anche ingaggiato un wedding planner, decisamente patetico.> sorride guardandosi le unghie <se vuoi puoi portare anche Calvin> conclude.

<Lo convincerò. Puoi contarci> lo rassicuro <Solo che non ho un vestito da cerimonia. Oddio, dovrò impiegare una giornata per trovarlo. Meglio che vada subito> mi alzo dalla sedia dove sono seduta e mi avvio verso la porta.

<A domani, Parks>.

<A domani, O'Neil> lo imito uscendo.
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<Ma guardami! Sembro un confetto con questo coso!> ribatto. Scegliere un vestito con Calvin per la cerimonia si è rivelato più arduo di quanto pensassi.

<Ma dai, non è vero. Sei carina. Il rosa ti sta bene.> si sistema sulla poltrona fuori dal camerino <Se vuoi vado a prenderti il vestito bianco, quello che ti ha consigliato la commessa>.

<Sì, va bene>.

Aspetto battendo il tallone sul pavimento, ci sta mettendo troppo. Gli uomini sono fatti così: non trovano mai niente e se ci riescono, non è quello che gli hai chiesto di prendere.
Non vedo l'ora che tocchi a lui provarsi i vestiti, così posso prenderlo in giro mentalmente, cosa che lui probabilmente ha fatto quando mi sono provato quella specie di sacchetto della spazzatura.

<Eccoti, finalmente> commento esasperata prendendogli l'abito dalle mani.

<Ho preso qualcosa anche per me. Che orrore i vestiti eleganti. Quando li indosso sembro un idiota> scuote la testa mentre entra in camerino.

Indossato, questo vestito color crema è ancora più bello. Il pizzo sulle maniche gli dá un tocco di eleganza. Mi sta perfettamente, è proprio della mia misura.

Apro la tenda e trovo Calvin che si guarda nello specchio fuori dai camerini. Si sta sistemando il colletto della camicia, probabilmente perchè gli dá fastidio.
Deglutisco. È proprio bello.

Quando si accorge che lo sto fissando, si gira e rimane a bocca aperta.

<Bhe?> chiedo sollevando le braccia.

<Wow, Madison. Sei... bellissima.> queste parole mi fanno arrossire. Non pensavo che riuscissi ad arrossire così facilmente.

<Grazie. Anche tu. Sei... carino>. Molto di più che carino, vorrei dirgli, ma sto zitta.

<Potresti aggiustarmi il papillon? Non ci riesco.> mi chiede avvicinandosi.
Mi si mette vicinissimo, ed io devo servirmi di tutto il mio autocontrollo per non guardargli le labbra. Respira, Madison. Respira.

Cerco di allacciare il piccolo papillon nero il prima possibile.

<Perchè non mi dai nemmeno una possibilità?> chiede all'improvviso.

<Eh?>.

<Nel senso, come fidanzato. Perchè non vuoi?> chiede abbassando lo sguardo.

<Non lo so.> ci penso un attimo premendo sul mio sopracciglio destro <Mi sembra che tu lo voglia solo per dimenticarti di mia sorella. So che sei ancora innamorato di lei. E ti capisco. Chiunque lo sarebbe>.

<Tu mi piaci, Madison. Come devo dirtelo? Quello che provo per Cecilia non c'entra niente. Ma non puoi rifiutarmi così. Non è giusto.>

<Ok. Basta, però. Non parliamone più.> tronco il discorso così rientrando in camerino.

<Rendimi felice. Ho bisogno di te.> a queste parole mi si spezza il cuore, così mi fermo <Girati, ti prego>.

Mi volto, come mi ha detto, è lo ritrovo a pochi centimetri dal mio viso.

<Baciami, Cal> lo supplico.
Già. Sono parecchio strana. Prima gli nego la possibilità di essere il mio ragazzo, poi gli chiedo di baciarmi. Tutto ciò è patetico. Io sono patetica.

E mi bacia. Quanto mi mancava il sapore delle sue labbra: non che emanino un preciso profumo, ma hanno un senso di familiarità che adoro da morire.

Sposta le mani sui miei fianchi, ed io le congiungo dietro il suo collo.
I movimenti delle nostre labbra si fanno più veloci e volenterosi.

<Madison... dobbiamo andare.> si stacca da me, sorridendo.

<Sì, certo. Lo compro, allora?>.

<Ovvio. Stai benissimo>.

Non rispondo e rientro nel camerino per togliermi l'abito e andare a pagare.

Lo sfilo velocemente e lo ripongo sotto il braccio.

<Anche tu lo compri?> gli chiedo vedendo che anche lui se lo tiene stretto.

<Sì, non è poi così brutto. Anche se non lo metterò mai più>.

Paghiamo una cifra ragionevole, nonostante pensassi il contrario.
Usciamo dal negozio e ci incamminiamo verso la Mustang di Calvin.

<Posso farti una domanda?> mi chiede all'improvviso.

<Certamente>.

<Cecilia ti ha mai parlato di me?>. Perchè me lo chiede?

<No.> rispondo secca. Quando sono con Calvin, Cecilia è sempre nominata.

<Ah.> dice mentre mi apre la portiera del posto del passeggero.

Flight #wattys2017 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora