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AMANDA

"Loving can hurt,
Loving can hurt sometimes
But it's the only thing that I know
When it gets hard,
You know it can can get hard sometimes
It is the only thing that makes us feel alive"

Le note di Ed Sheeran mi rimbombano nella testa. Ha ragione, il vecchio Ed. L'amore può essere duro a volte, ma è comunque l'unica cosa che ci fa sopravvivere.

Contiamo anche ciò che l'amore mi ha fatto fare: mi ha quasi fatto uccidere una persona.

Sì, perché non è morta. Non ho mirato bene, dovevo esercitarmi di più.

Sto facendo le valigie con le cuffiette nell'orecchio. Già, sto partendo. Non posso rimanere un altro secondo in questa città, sono sicura che dopo quella frase che gli ho detto Calvin starà già sospettando di me.

Stupida, stupida, stupida. Perchè l'ho solo pronunciata? Non me ne potevo stare zitta?

Afferro vestiti a caso dall'armadio e ficco tutto in valigia. Devo sbrigarmi; i miei genitori, Newt e Dennis sono andati a trovare Cecilia all'ospedale e se non me ne vado in tempo scopriranno le mie intenzioni.

Suonano alla porta. Diavolo, questa proprio non ci voleva. Come faccio a passare adesso?

Vado giù come se niente fosse per aprire. Se non apro si insospettirano.

Apro e... Brad?

Cosa ci fa qui Bradley?

<Ehi> mi saluta con la mano <devo parlarti>.

<Non ho tempo. Magari un'altra volta> gli sorrido falsamente e faccio per chiudere la porta, quando Brad la blocca con il piede.

<Ho intenzione di aiutarti.> pronuncia prima guardando un pò a destra e a sinistra, come se quello che dicesse fosse pericoloso.

<Che vuol dire?> chiedo curiosa.

<Ho capito finalmente che razza di persone sono Madison e Cecilia, e vorrei aiutarti a... farle fuori> continua guardandomi con i suoi occhi azzurri accesi.

Wow. Che coraggio. Vuole ucciderle, ma io devo andarmene. Non posso rischiare un altro secondo.

<Ci ho già provato. Ed ora devo andare, ci vediamo.> taglio corto chiudendogli la porta in faccia.

Bene, ed anche questa è sistemata. Arrivo, aereo per il Kentucky.

                      ************

                        MADISON

Sì, cavolo. Sì.

Il piano ha funzionato, Amanda ha fatto una specie di confessione, però molto importante. Anche se aveva fretta per motivi sconosciuti, Bradley le ha tolto di bocca delle parole che ci servivano, ma allo stesso tempo agghiaccianti.

Ha già provato ad uccidere Cecilia.

Come se tutto ciò fosse acqua. L'ha detto con una naturalezza, con una no-chalance che mi ha fatto quasi paura. Chissà cosa sarebbe in grado di fare quella ragazza.

Una cosa che noto solo ora è che Calvin mi sta tenendo per mano.

Ma che cavolo?

<Mmh... cosa stai facendo?> gli chiedo etica.

<Oh, scusa.> e leva subito la mano.

Come dalla prima volta che l'ho incontrato, non ho ancora capito come funziona Calvin Davidson.
Cosa lo spinge a fare ciò che fa, in che modo il cervello elabora certe cose. Il suo modo di fare misterioso mi affascina. Beh... non in quel senso.

<Domani andremo in centrale> esordisco dopo pochi minuti <a denunciare Amanda una volta per tutte>.

Calvin annuisce soltanto e si sgaruffa i capelli in modo teatrale.

<Secondo te Cecilia mi ama?>.

Questo ragazzo ha proprio un talento speciale per le domande scomode.

<Mmh... non lo so. Non ne abbiamo mai parlato, ma da come ti guarda si vede che le piaci.> cerco di sviare il discorso.

<Anche tu mi guardi in quel modo, allora>. Questa affermazione di fa innervosire, ma non per ciò che effettivamente ha detto, ma per il fatto che si sia accorto di una cosa così.

A me piace Calvin? Provo attrazione per lui?

Non lo so. Mi scoppia la testa.

<Penso che tu debba andare>. Complimenti, Madison. L'unica cosa che sai fare è buttarlo fuori di casa.

<Okay> si alza dal mio letto e va verso la porta.

Perchè tutti riescono a farmi domande a cui non so dare una risposta?

Flight #wattys2017 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora