3.-Stranger-

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Eren sbuffò. La serata si presentava lunga e lui aveva bisogno di riposo prima di raggiungere gli amici.

Prese, controvoglia, il cellulare leggendo un numero sul display.

'E questo chi cavolo è?!' Pensò entrando su WhatsApp.

Lesse il testo del numero a lui sconosciuto.

-Eren. Che bel nome.-

'Grazie...' Pensò inizialmente arrossendo. 'Aspetta... ma...'

-Come mi conosci? E sopratutto chi sei?- Domandò allo sconosciuto senza pensare.

La risposta non si fece tardare, il contatto era online da qualche minuto e scrisse al castano immediatamente.

-So molte cose su di te. Vediamo se indovini chi sono, mi conosci bene.-

-Vediamo... sei uno dei miei amici? Perché altrimenti non saprei proprio...-

-Oh no. Sono un po' più grande di loro.-

'Allora chi diamine è? Non conosco tutte queste persone...' Pensò il ragazzo indagando sul contatto privatamente.

L'immagine del profilo non mostrava alcun volto, c'era scritto qualcosa di incomprensibile in una lingua straniera.

-Ti stai chiedendo cosa significa il mio nome?- Scrisse lo sconosciuto notando che non riceveva nessuna risposta.

-Che cosa sei? Un veggente?- Domandò sghignazzando il giovane allegando un'emoticon corrispondente al suo stato d'animo.

-No, Eren. Sono solo intelligente.- Rispose il contatto facendo sgranare gli occhi e spalancare la bocca al castano.

'Modesto.'

-Comunque... cosa vuoi da me? Oltre che farmi sentire ignorante.- Scrisse fingendosi offeso il ragazzo.

-Non voglio mettere in dubbio le tue capacità deduttive o il tuo quoziente intellettivo. Voglio parlare con te.- Spiegò lo sconosciuto al più piccolo.

-Ma non so nemmeno chi sei. Almeno dimmi il tuo nome.- Obiettò il giovane cominciando a trovare intrigante la comparsa di questo contatto nel proprio cellulare.

-Ti dirò cosa significa il soprannome che mi hanno affibbiato. Quello nel mio profilo.- Rispose lo sconosciuto ricevendo una risposta affermativa da parte del castano.

-È scritto in italiano. Significa 'gigante'.-

-E come mai questo nome?- Domandò Eren sempre più curioso.

-Devi intuirlo tu. Io non posso svelarti tutto, altrimenti mi farei scoprire.-

-Non devi essere 'scoperto'? Perché?- S'insospettì il ragazzo cercando degli abiti da indossare per la serata.

-Perché passerei dei guai.-

-Fammi indovinare, le nostre famiglie si odiano ma tu vuoi parlare con me a tutti i costi. Così ti sei finto uno 'sconosciuto' ed ora parli con me sperando che io non lo racconti in giro.-

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