Mikasa e Jean si erano avvicinati all'amico ed al ragazzo insieme al castano. Si erano chiesti chi fosse il biondino con l'amico, non avendolo mai visto a scuola.
-Cosa c'è?- Domandò controvoglia il castano.
-Nulla. Possiamo sederci con voi?- Chiese Jean sghignazzando.
Osservò il più piccolo arrossire ed abbassare il capo sulle proprie mani.
Eren sbuffò annuendo distrattamente. Si alzò sedendosi accanto ad Armin, per non dover stare vicino alla corvina.-Come ti chiami?- Chiese il ragazzo più alto al biondo.
-Armin...- Balbettò imbarazzato per la presenza del giovane che trovava carino.
-Jean, piacere.- Sorrise porgendo la mano al più piccolo, il quale la strinse timidamente.
-È un tuo amico?- S'incuriosì la ragazza.
-Si, mi piace la sua compagnia e mi da ripetizioni.- Rispose il castano appoggiando un braccio attorno al biondo.
-Che pazienza che hai...- Commentò il ragazzo più grande facendo ridere la giovane accanto a lui.
Eren distolse lo sguardo portandolo sul cellulare e leggendo un messaggio.
'Ora?!' Sbottò rispondendo.
-Jaeger com'è andata l'interrogazione?- Ridacchiò lo sconosciuto.
-Zitto 'gigante'. Per colpa tua non ho dormito, non ero tranquillo e nemmeno mi hanno interrogato, ma almeno ho avuto una piccola vendetta personale sul professore di cui ti ho parlato.- Scrisse velocemente il giovane.
-Credo che metterlo in imbarazzo sia proprio un colpo basso, ma forse gli ha fatto piacere.- Commentò lo sconosciuto. -Almeno sei preparato per la verifica di domani, no?-
-Si, il lato positivo è solo quello. Dov'eri oggi? Hai origliato dalla porta?- Continuò il castano preoccupato, corrugando le sopracciglia e attirando l'attenzione del biondo accanto a lui.
-Segreto. Comunque ora lui dubiterà seriamente della tua eterosessualità.- Lo rimbeccò il contatto.
-Oh... nessuno oggi mi ha visto, tranne lui e te. Per cui testimoni non ce ne sono ed io sono ancora considerato uno dei più bei ragazzi della scuola.- Commentò lasciando trapelare uno sghignazzo beffardo.
-Cosa ti diverte?- Domandò Jean rivolgendo lo sguardo, insieme agli altri due, verso Eren.
-Nulla che ti deve importare.- Rispose in fretta il castano.
-Quanto modesto, Jaeger. Comunque ammetto che sei bello, ma mai quanto me! E soprattutto evita di farti sentire dai tuoi amichetti.- Scrisse lo sconosciuto lasciando il ragazzo stupito.
Era fin troppo altezzoso e spione, per il primo aggettivo ricordava quasi il professore con il quale aveva avuto a che fare poco prima.
-Mandami una tua foto, così vedrò quanta bellezza si cela in te.- Lo ricattò il giovane.
-Scopriresti chi sono. No.- Negò il contatto.
-Vado a studiare, ciao 'gigante'.- Lo salutò senza aspettare risposta dallo sconosciuto.
Ritornò a concentrarsi sugli altri tre, Armin e Jean stavano parlando ed il biondo sembrava parecchio tranquillo, mentre Mikasa non aveva smesso di fissare il ragazzo che messaggiava con chissà chi.
Si era chiesta se stesse messaggiando con la ipotetica fidanzata, pensiero che la fece infuriare.
-Andiamo Armin?- Domandò il castano afferrando il braccio del biondo e trascinandolo fuori.
I due raggiunsero la casa del più grande, Armin lo ringraziò per la giornata e i due si abbracciarono.
-Senti, se uno di quei due ti ha detto qualcosa dimmelo.- Lo rassicurò il più alto.
Il biondo fece cenno di no col capo.
-No, Jean è stato molto gentile.-
-Non è da lui...- Commentò Eren a bassa voce. -Vi ho visto in sintonia. Ti piace?- Domandò senza pensarci molto.
-Cosa?!- Gridò il più piccolo imbarazzato. -No, no...-
-Come amici, nemmeno?- Ritentò l'amico capendo di averlo messo in agitazione.
-Beh... non saprei... senti tu domani vai al 'Wall Rose'?- Domandò il più giovane.
-Non mi hanno invitato, per cui non penso. Perché?-
-Jean mi ha chiesto di andarci, ma...- Armin balbettò non riuscendo a decidersi.
-Davvero?!- Sbottò il più grande appoggiando entrambe le mani sulle spalle del più piccolo.
Armin annuì arrossendo.
-Ascoltami, quel posto è pericoloso. Ci sono risse ogni volta, o quasi, spacciano droga e la gente fuma di continuo. Non è un bel posto da frequentare e loro sanno essere molto convincenti se si tratta di offrirti 'quella roba'.- Gli spiegò il castano guardando negli occhi azzurri l'amico. -Ti consiglio caldamente di non andarci, Jean non capisce quando è il momento di fermarsi e nemmeno l'altra ragazza. Non voglio che ti facciano male.-
Armin lo guardò preoccupato, il castano era in pensiero per lui e non voleva metterlo in ansia la notte seguente.
Così fece cenno di 'sì' col capo ammettendo di non andarci.-Domani ne riparliamo meglio, va bene?- Disse Eren calmandosi.
-Certo... mi dispiace...- Sussurrò il più piccolo.
-Non è colpa tua, me la vedo io con Jean.- Lo discolpò salutandolo.
Il ragazzo entrò in casa trovandola vuota. I genitori erano fuori per il weekend, avevano lasciato al giovane un po' di libertà sapendo che sarebbe riuscito a cavarsela.
'Quella faccia da cavallo!' Sbottò portandosi una mano sugli occhi.
Decise di farsi un panino come cena e si stese sul divano a guardare la televisione.
//🐣Mi sono dimenticata di chiedervi...
Come vi è sembrato il terzo episodio di SNK? 😻🙊\\
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Whatsapp //EreRi\\
FanfictionEren Jaeger un sedicenne ancora perso nel divertimento, scaricherà per la prima volta WhatsApp (l'ormai famosa applicazione di comunicazione di cui tutti o quasi fanno uso). Un ragazzo estraneo a quel mondo scoprirà che non tutto può essere normale...