Il castano scrutava l'uomo difronte a lui, il quale si era seduto al tavolo.
Levi si guardava le mani, poi prese quelle del giovane.-Hai parlato con i tuoi amici?- Domandò pensando a come iniziare il discorso.
-Si. Non pensavo sapessi di Erwin e...- Borbottò Eren agitato.
-Non volevo andassi con lui, ma non potevo forzarti a scegliere me. Avevo paura ti facesse qualcosa, se si fissa con una persona fa di tutto pur di averla. Con me non ha attaccato, ma con te si. E questo perché sei più piccolo.- Spiegò il corvino guardando negli occhi il ragazzo. -Non immaginavo potesse... fare ciò che ha fatto subito, ma sopratutto così 'in pubblico'. Stava mettendo nei guai prima di tutto te, però anche lui ci sarebbe finito.-
Eren seguiva i discorsi dell'uomo, gli stava spiegando come la pensava e la sua scelta di non seguirlo si rivelò pericolosa. Eppure il giovane non era un bambino, era quasi adulto, era stata la sua mente a guidarlo.
-Forse trovava più eccitante... il brivido di essere scoperti...- Sussurrò disgustato. -Tu come ti senti?-
-Non mi ha fatto molto. Sono riuscito a scappare dall'auto, ma avrei dovuto capirle subito le sue intenzioni. Non sono sveglio, intelligente e bravo a dedurre, ma i suoi comportamenti li avrebbe compresi anche un bambino.-
-Piccolo...- Levi si alzò sedendosi accanto al più giovane, lo strinse a sé in un particolare abbraccio.
Eren scoppiò a piangere, si sentiva stupido, debole e umiliato. Avrebbe desiderato scomparire sotto terra, piuttosto che farsi vedere così dal corvino.
-'Gigante'... perché non sei venuto a scuola?- Chiese tra i singhiozzi. -Hai parlato con Erwin?-
-Solo il primo giorno, infatti nemmeno lui c'era. Il secondo ho avuto da fare per conto mio.- Confessò accarezzando la guancia sinistra del castano. -Non ti toccherà più, promesso. Ci sarò io a proteggerti.- Sussurrò al ragazzo.
-Cosa gli hai detto?- Continuò il più piccolo.
-Fatto.- Lo corresse il corvino. -L'ho rimesso al suo posto. La palestra è stata utile.-
-Avete fatto a pugni?!- Esclamò il giovane nervoso.
-Si.-
Levi non tentava di nascondere più nulla al più piccolo, il quale si stupì di scoprire cosa realmente fosse accaduto tra i due uomini.
'Si sono presi a pugni? Per me?'
Eren abbracciò il professore felice. Quest'ultimo si sorprese nel vedere il più giovane così gioioso.
-Grazie, ti a... adoro per quello che hai fatto.- Disse il castano ringraziando il più grande.
Levi arrossì prima di ricambiare l'abbraccio.
I due restarono così uniti per un po', poi il più basso confessò all'alunno un'altra verità.-Il secondo giorno... mi sono informato per il divorzio.-
-Cosa?!- Sbottò Petra. -Divorzio? Scherzi, amore!-
-No, mai stato più serio. Io chiedo il divorzio.- Rispose il corvino cenando con la moglie.
-Non sei andato a scuola in questi giorni per questo? Ti sembra giusto? Perché mi chiedi il divorzio?!- La donna era scoppiata il lacrime, infuriata allo stesso tempo.
-Secondo te?- Chiese calmo il marito.
-È colpa di quel ragazzino? Mi tradisci con uno più piccolo? Maschio, addirittura! Chissà da quanto tempo, poi.- Commentò la più bassa.
-Non ti ho tradito, ed Eren non centra nulla, in più da tre anni a questa parte chi mi tradisce sei tu.- Ribatté l'uomo alzando la voce.
-Io? Voglio le prove.- Incrociò le braccia la moglie con fare beffardo.
-Eccole.- Disse il corvino estraendo il proprio cellulare. -Ho le tue immagini salvate nel mio telefono e gli screenshot con questo Oruo, sei soddisfatta?-
Petra impallidì. Sgranò gli occhi e spalancò le labbra.
-Cosa? Ieri non c'erano...- Si coprì la bocca pentendosi.
-Hai guardato nel mio cellulare?!- Esclamò sconvolto l'uomo.
-No! E comunque... ti rendi conto della figura che farai difronte alle mie colleghe?-
-Quando?- Domandò stranito Levi.
-Quando avrò firmato il divorzio e dirò a tutte che il mio ex marito mi tradiva con un ragazzo.-
-Oh, le tue colleghe sono gelose di te. Per cui saranno felici di sapermi single, no?-
-No! Perché mio marito, ex marito, è un pedofilo, pervertito e per giunta gay! Mi hai tradito per un maschio? Io non ci credo!- Si spazientì la donna. -Sei omosessuale?!- Lo guardò sprezzante in seguito.
-Petra, sì. Io sono gay, ne vado fiero, amo quel ragazzo e sarò felice di stare con lui. La figuraccia la farai tu, se mai qualcuno dovesse leggere le tue chat o vedere le tue foto. Tu puoi dire quello che vuoi su me, nessuno ci crederà mai e oltre a te nessuno sa del mio amore per Eren.-
Il corvino aveva colpito nel segno, la ormai ex moglie era rimasta spiazzata e in lacrime si ritirò in camera propria.
-Firmerò quel divorzio. Ma io la mia vendetta l'ho già avuta!- Esclamò chiudendosi a chiave e lasciando l'uomo perplesso.
//Scusate l'orario, ho avuto dei piccolissimi problemi in quanto 'compiti' 😩\\
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Whatsapp //EreRi\\
Fiksi PenggemarEren Jaeger un sedicenne ancora perso nel divertimento, scaricherà per la prima volta WhatsApp (l'ormai famosa applicazione di comunicazione di cui tutti o quasi fanno uso). Un ragazzo estraneo a quel mondo scoprirà che non tutto può essere normale...