4.-Lesson About...-

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-Buongiorno.- Salutarono in coro gli studenti alzandosi in piedi.

Levi fece il solito cenno indicando loro di sedersi. Scrutò ogni singolo banco notando che uno solo era vuoto.

'Jaeger...'

Come lo nominò, esso fece la sua comparsa dalla porta. Entrò in classe col fiatone, stanco per la lunga corsa da casa a scuola e dalla notte precedente.

-Mi scusi.- Mormorò sedendosi al solito posto riprendendo fiato.

-Bene. Adesso che siamo al completo...- Marcò le ultime parole fissando il castano ancora accaldato. -Oggi non parleremo di storia.-

Un mormorio generale si levò dalla classe, ma il professore si mosse per far tacere qualsiasi studente. Li intimidì dicendo di non interromperlo, scrutando ogni ragazzo con il suo classico sguardo assassino.

-Parleremo degli effetti delle droghe e degli alcolici. Sui giovani, quindi la questione vi riguarda e ci terrei partecipaste tutti.- Spiegò il corvino appoggiandosi alla cattedra rimanendo in piedi.

La discussione era partita elencando le conseguenze e le cause, per cui un ragazzo facesse uso di queste sostanze.

Eren era decisamente interessato, desiderava che gli amici presenti in aula ascoltassero e capissero in che strada si stavano infilando.

Ma nessuno, o quasi, di loro ne era particolarmente interessato.
Mikasa era la prima a non ascoltare preferendo il suo cellulare alla lezione.

'Sognare non fa male, giusto?' Si chiese retorico il ragazzo mascherando una risatina, che non passò inosservata al professore.

-Cosa c'è di divertente, Jaeger? Vuoi parlarne anche a noi? Così magari ridiamo con te.- Lo schernì l'uomo mentre tutta la classe rivolgeva sguardi straniti al castano.

'Farti ridere sarebbe un evento storico, 'gigante'.'

-Mi fa ridere come determinati elementi di questa classe, non prestino la minima attenzione ad un argomento che li riguarda in pieno.- Disse alzandosi in piedi. -Forse scattarsi dei selfie è più divertente o interessante, ma la sera precedente ti ho sopportata e vista io, Ackerman.- Concluse lanciando un'occhiatina alla corvina, la quale arrossì per l'imbarazzo.

La classe sgranò gli occhi nel sentire le parole del compagno, mentre il professore si avvicinava al banco della giovane.

-E così il tuo divertimento stava nel guardare una tua compagna stare col cellulare?- Chiese poi l'uomo portando il telefono della ragazza alla cattedra.

-Si.- Rispose il castano sedendosi ed incrociando le braccia. -Ma anche il fatto che non ridi mai mi fa ridere...- Sussurrò pentendosene udendo Jean ripetere ad alta voce le parole del più piccolo.

-Jaeger mi fa piacere che ti preoccupi delle mie emozioni, ma non posso mettermi a ridere ogni qual volta che ti vedo.- Scherzò il corvino guardando negli occhi il giovane, il quale arrossì mentre la classe scoppiava a ridere.

'È guerra questa!' Gridava la sua mente.

-Non stavamo parlando di un argomento serio?- Domandò il ragazzo serrando la mandibola contrariato.


La lezione si concluse nel migliore dei modi, Eren era ancora infuriato coi modi di parlare del professore.

'Perché se la prende con me? Anche quando dico qualcosa di buono?' Farfugliava cercando di raggiungere la porta.

-Jaeger.- Lo richiamò Levi quando la classe rimase vuota.

-Si?-

-Ho trovato un ragazzo che potrebbe aiutarti. Alla fine della giornata torna in questa aula, così vi presento.- Disse l'uomo alzandosi dalla cattedra avvicinandosi al più piccolo.

Il castano restò immobile difronte alla porta ancora chiusa. Tremava sentendo i passi del professore farsi più vicini.

-Posso sorridere tutte le volte che vuoi.- Sussurrò alle spalle del giovane prima di sorpassarlo ed uscire dall'aula.

Eren restò sconcertato dalle parole usate dall'uomo.
Cosa intendeva dire con quella frase? È perché il castano era arrossito?


-Quindi sarebbe un bastardo?- Domandò alla fine lo sconosciuto.

-Sì! Non solo mi ha umiliato davanti alla classe, ma mi ha anche confortato dicendomi che 'avrebbe sorriso ogni qualvolta avessi voluto'. Non lo sopporto!- Si lamentò il ragazzo infuriato.

-Io credo l'abbia detto per farti tranquillizzare.- Rispose il contatto.

-Ma chi gli ha insegnato a tranquillizzare le persone così?! Io non lo capisco.- Sbuffò il ragazzo.

Eren era tornato a casa dopo l'incontro con il giovane che gli avrebbe dato ripetizioni. Non era stato un incontro imbarazzante dato che i due già si erano 'scontrati' esattamente il giorno prima.

Si chiamava Armin ed era in un'altra classe, ma aveva la stessa età di Eren ed era molto intelligente.

Al castano piaceva ed andava bene come aiuto per i compiti e lo studio.
Così i due si erano scambiati i contatti, per mettersi d'accordo con i giorni in cui studiare.

La rabbia dovuta per la lezione del corvino avevano portato il giovane a raccontare tutto allo sconosciuto.

Nemmeno il castano ne conosceva il motivo, ma quella persona sembrava aperta al dialogo.

-Eren, gli adulti sono strani. Ma non per questo non ti vogliono bene, magari lui stesso ha solo bisogno di uno sfogo e vede in te quello che piacerebbe vedere con lui.- Scrisse lo sconosciuto.

-Quindi mi ama? È veramente gay, come tutti o quasi credono?-

-Lascia perdere.- Minimizzò il contatto.

Eren si lasciò ricadere sulla sedia in camera propria. Doveva ancora studiare, così decise di lasciar concludere la discussione con lo sconosciuto.

-Senti, che ne diresti di porre una condizione?-

-Quale?- Domandò il contatto.

-Almeno una domanda al giorno. Da parte mia. Non so nulla di te, come faccio a scoprire chi sei?-

-Ti ho lasciato parecchi indizi. Per cui no. Se rileggi le conversazioni, li troverai prima o poi.-

Il castano si stupì, il suo piano di studiare veramente stava andando in fumo. Adesso voleva trovare degli indizi, ma rileggere la chat non serviva.

Non li trovava.

-Vado ad un corso per persone prive di felicità.- Lo salutò stranamente il contatto.

'Chissà cosa intendeva...'


//Voglio Levi come professore😭🙈 e Eren come compagno di classe😈 E Armin come 'cosodaspupazzare😍'\\

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