Il lunedì mattina per qualsiasi studente è il giorno peggiore, anche Eren la vedeva così.
La sua motivazione era semplice, gli amici gli avrebbero raccontato tutto il sabato in discoteca e lui non aveva voglia.'A parte che non mi hanno invitato...' Rifletté uscendo di casa ed incrociando Marco.
Si avvicinò all'amico salutandolo ed incamminandosi con lui verso la scuola.
Aveva uno sguardo perso, annebbiato, ma sorrideva come sempre.-Ti senti bene?- Gli domandò il castano vedendo il ragazzo annuire.
-Non preoccuparti, è tutto a posto.- Ammise il più alto sorridendo.
Eren si limitò a starsene muto e continuare a camminare al fianco del corvino.
Era strano, molto strano, ma pareva lo stesso Marco di sempre.-L'hai intuito da solo?- Chiese il più alto attirando l'attenzione dell'amico.
-Non penso, a cosa ti riferisci?- Si corrucciò il più piccolo.
Scrutò un'ulteriore volta il corvino, ma quando fece per rispondere una terza persona si avvicinò di corsa.
Jean strinse a sé il migliore amico avvolgendolo per la vita.
-Jaeger, come è andato il weekend?- Domandò stampando un veloce bacio sulla guancia di Marco.
-Bene...- Balbettò trovando sospetto il comportamento dei due amici. -Ma... state insieme?-
-Alla buon ora!- Esclamò Jean facendo arrossire il corvino.
Eren sgranò gli occhi, ecco cos'aveva di strano Marco quella mattina.
Oltre la mente annebbiata, era felice per il fidanzamento con il ragazzo che amava da anni.-Davvero?! Sono felice per voi... ma sopratutto per te.- Ammise rivolto al corvino aggiungendo un occhiolino.
Il giovane sorrise lasciandosi stringere dal fidanzato, lasciarono Eren solo entrando a scuola ed il ragazzo estrasse il cellulare.
Quella mattina era pure in anticipo, così si sedette ad ascoltare un po' di musica e messaggiare con un numero.
-Non mi aspettavo un tuo messaggio a quest'ora.- Scrisse il contatto stupito.
-Sono anche in anticipo. Ti andrebbe di parlare?- Domandò il ragazzo.
-Avrei del lavoro, ma per te, piccolo, trovo il tempo.- Rispose il contatto facendo arrossire lievemente il più piccolo. -Ho una bella notizia per te.- Aggiunse.
-Cosa? Cosa?- Fremeva il castano ansioso.
-La verifica... ti è andata bene.- Rivelò rallegrando il castano.
-Forse questo lunedì non è così male. Hai spiato persino Ackerman?- Sghignazzò il più giovane.
-Chissà...- Lasciò nel dubbio il ragazzo continuando a digitare il messaggio. -Dicevi di essere in tempo? Il professore ti sta attendendo, la campanella è suonata da qualche minuto. Ma dove hai la testa?-
-Avevo le cuffie, non me ne sono accorto.- Digitò in fretta il castano correndo verso la propria aula.
Entrò facendo voltare tutti i presenti verso la porta. Il corvino lo squadrò per bene alzando un sopracciglio.
-Mi scusi... stavo... ero...- Eren, col fiatone, tentava di trovare una spiegazione valida da dare all'uomo.
-Ascoltavi la musica, si Jaeger. Ora siediti.- Precisò il professore indicando il posto del ragazzo.
'Quel 'gigante' gliel'ha detto?! Poteva evitare...' Pensò il castano credendo che il contatto avesse riferito a Levi cosa stesse realmente facendo fuori da scuola.
A fine ora, passata a parlare dell'importanza del matrimonio nel medioevo e nei giorni d'oggi, Eren collassò sul proprio banco stanco.
Rivolse un occhio verso la porta ed alzando lo sguardo lesse l'ora, doveva raggiungere Armin in biblioteca.
'E la verifica?' Si chiese pensando che lo sconosciuto l'avesse preso in giro come sere prima.
Diede un'occhiata al cellulare non notando chiamate, ma sopratutto messaggi del 'gigante'.
Sbuffò alzandosi, recuperò la cartella lanciando un'occhiata anche alla cattedra dove il professore rimetteva in ordine i propri libri.
'Sembra così turbato...' Pensò dentro di sé notando l'uomo svolgere il suo lavoro tristemente. 'Chissà cosa lo preoccupa.'
-Jaeger.- Lo chiamò l'uomo facendogli cenno di avvicinarsi.
Il giovane, attratto, si mosse da solo verso la cattedra.
Si ritrovò di fronte al più grande, seduto.Quest'ultimo gli porse un foglio.
Il ragazzo lo prese notando che si trattava della verifica, lo insospettì che solo a lui l'avesse riconsegnata ma decise di non chiedergli perché.-Complimenti. È una delle poche che ho corretto, ma penso sia tra le migliori.- Disse il corvino lodando la bravura dello studente.
Eren controllò gli errori, non ce n'erano molti. E quelli che aveva segnato erano più di distrazione o di scrittura.
-Grazie...- Sussurrò felice per il risultato più che positivo.
-Le ripetizioni con Arlert stanno dando i frutti.- Continuò Levi riprendendo la verifica. -Ma qui c'è anche del tuo.-
Eren arrossì sulle gote, quell'uomo lo metteva in agitazione ed il ragazzo si stava chiedendo come potesse essere così tranquillo nonostante l'imbarazzo di qualche giorno prima.
Era tranquillo, ma stressato per altri motivi.
Il castano notò l'anello nelle mani del professore, un colpo al cuore lo fece incupire.
Levi Ackerman portava una fede al dito, quindi era sposato.-C'è qualcosa che non va?- Domandò l'uomo vedendo che il più piccolo si era intristito d'un tratto.
-No... mi scusi.- Sussurrò uscendo di corsa fuori dalla classe.
Levi lo guardò stranito non spiegandosi cosa potesse aver detto o fatto al ragazzo, uscì dall'aula venendo raggiunto dalla collega di chimica.
//One-Shot su Erwin e Mike, fresca fresca🙈
Se vi va passate a dare un'occhiataLa JeanMarco non ve l'aspettavate🙊\\
STAI LEGGENDO
Whatsapp //EreRi\\
FanfictionEren Jaeger un sedicenne ancora perso nel divertimento, scaricherà per la prima volta WhatsApp (l'ormai famosa applicazione di comunicazione di cui tutti o quasi fanno uso). Un ragazzo estraneo a quel mondo scoprirà che non tutto può essere normale...