16.-Rain-

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Durante la pausa pranzo, tanto attesa dal castano, Armin raggiunse l'amico in classe.
Lo trovò seduto sul proprio banco, le mani sugli occhi ed il volto ancora pallido.

Il biondo si avvicinò preoccupato per il più grande, appoggiò una mano sul ginocchio del castano facendolo sussultare.

-Ciao Christa.- Lo salutò distrattamente il più alto.

Armin arrossì violentemente sentendo il nome di una delle amiche del ragazzo, ma non il proprio.
Si portò una mano dietro la nuca prima di sussurrare all'amico.

-Veramente... sono Armin...- Borbottò sorridendo.

-Scusa.- Disse Eren dandosi una manata in fronte.

'Poveretto... confuso con una ragazza...' Pensò sentendosi in colpa.

-Che ci fai qui?- Gli chiese facendolo accomodare sulla propria sedia.

-Volevo vederti, ieri non sembravi in forma ed eri arrabbiato. Vuoi parlarne con me?- Domandò il biondo sorridendo all'amico.

-Beh...- Il castano si sfregò le mani nervosamente, non sapendo se raccontare dell'incontro con Erwin. -Ecco... ero andato in palestra...- 

-Ieri? Ma non è chiusa di giovedì?- Domandò confuso il più piccolo alludendo all'unica palestra della città.

-Ci sono andato il giorno prima. Lo so, sarei dovuto venire alle ripetizioni, scusami, ma non...- Eren nervosamente tentava di dare una spiegazione convincente al biondo.

-Si, me l'hai detto del suo comportamento. Non c'è problema, davvero.- Lo tranquillizzò Armin con una pacca leggera sulla spalla. -E come mai in palestra? Non ti ho mai sentito parlare del tuo amore per lo sport.-

-Mi ha chiesto di andarci il professor Smith.- Rispose il più grande alzando lo sguardo sulla porta appena aperta.

Levi entrò in aula data le sue ore di lezione, Eren rabbrividì chiedendosi quanto aveva sentito.

-Il professore di ginnastica?- Sussurrò il più piccolo attirando su di sé l'attenzione del più alto.

-Si, me l'ha consigliato come posto. Dopo avermi trovato in bagno.- Spiegò il castano alzandosi dal banco e sedendosi difronte ad Armin.

L'uomo alla cattedra continuava a guardare i propri fogli, ma Eren sapeva che in realtà ascoltava la conversazione tra i due amici.

-È stato molto gentile, mi ha aiutato scaricarmi.- Continuò il castano sorridendo.

-Ne... Ne sono felice... ci tornerai?- Chiese balbettando per la presenza del corvino.

-Oh... quando ne avrò l'occasione si. Non avevo mai preso a pugni un professore, ma è stato divertente.- Ammise ridendo il ragazzo più grande.

-A... A pugni?- Si stupì Armin sgranando gli occhi. -Kick boxing?-

-Sì! Si può dire che fossi alla sua 'altezza'- Disse mimando delle virgolette il castano.

Armin trattenne una risata, ma l'amico no. Il suo piano per far infuriare il professore si era sviluppato casualmente, ma ne andava fiero.
Levi si lasciò ricadere sulla sedia scrutando furioso i due amici.

-Torno in classe, sta per iniziare la lezione.- Lo informò il biondo salutandolo.

-Mancano ancora sette minuti, la tua classe non è distante.- Lo guardò stranito Eren corrugando le sopracciglia. -Che mi nascondi?- Domandò poi con un sorrisetto malizioso.

-Nulla...- Mormorò arrossito il più piccolo.

-Non tutti sono ritardatari come te, Jaeger.- Lo schernì il professore da dietro la cattedra. -E non perdono i sensi tra le braccia di uno sconosciuto.- Continuò salutando gli alunni che cominciavano a rientrare.

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