41.-Smoke-

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-Ackerman mi può seguire?- Domandò il professore a fine delle lezioni.

La ragazza si stava dirigendo fuori dalla classe con le amiche, stringeva tra le labbra una sigaretta spenta ed il cellulare in mano. Stava mandando messaggi a qualcuno, mentre rispondeva al professore con un movimento della testa ed un mugolio.

Il corvino le fece strada sotto gli occhi indagatori della più piccola.
Eren intanto aveva raggiunto i due fidanzati, i quali cominciarono a tartassarlo di domande.

Il castano rispose felice agli amici, poi cominciò a guardarsi intorno alla ricerca dell'amato.
Voleva tornare a casa con lui, voleva chiedergli quando poteva uscire insieme e quanto a lungo sarebbero dovuti restare nascosti agli altri.

-Chi cerchi?-

-Levi.- Rispose al biondo.

-Forse è in classe, andiamo a controllare?- Propose il più piccolo.

-Non serve, prima l'ho visto allontanarsi con Mikasa.- Fermò i due amici con la voce.

-Come?!- Sbottò il castano leggermente irritato.

Si chiese cosa voleva Levi dalla corvina, o viceversa.

-E dove sono andati?- Continuò freddamente guardando il più alto.

-Non lo so.- Alzò le spalle Jean.

-Non hai notato niente? O sentito un po' della conversazione?- Chiese il biondo corrugando le sopracciglia.

Nemmeno Armin si spiegava le motivazioni che avrebbe potuto avere il corvino.

-Mikasa aveva una sigaretta, però... era sempre distaccata come al solito.- Borbottò il ragazzo più grande.

-Potrebbero essere fuori, forse dietro la scuola. O se no, addirittura oltre il cancello. In teoria non si può fumare dentro il perimetro della scuola.- Ipotizzò il biondo.

Al castano vagavano nella testa diverse idee e scene, poco piacevoli a quest'ultimo, in cui Mikasa ci provava spudoratamente con il professore o che fosse il fidanzato ad usare la corvina come 'oggetto' per ferire il più piccolo.

-Vado a controllare.- Parlò a scatti il giovane.

-Vuoi...- Armin tentò di domandare all'amico aiuto, ma il fidanzato lo fermò.

Eren si allontanò da solo verso l'uscita della scuola, prima sarebbe andato a vedere se fossero nel marciapiede o nel parcheggio.

-Lascialo solo. Credo che noi gli saremo solo d'intralcio.- Lo consolò Jean abbracciandolo.



-Jaeger, come mai qui?-

Un uomo si avvicinò al castano, appoggiò una mano sulle spalle del più giovane costringendolo a voltarsi.
Era talmente deciso a trovare l'amato, che nemmeno si era accorto del professor Smith.

Eren guardò negli occhi azzurri l'uomo che aveva domandato il perdono al ragazzo, sembrava sconvolto da qualcosa ma non sarebbe riuscito ad intuire da cosa.

-Prima ho visto Levi, se lo stavi cercando...- Cominciò Erwin.

-Dove?- Chiese di getto il più piccolo.

-Dietro la scuola, mi sembrava fosse con... con Ackerman.- Lo informò il biondo.

-Grazie!- Esclamò correndo verso il luogo in cui il professore aveva visto il collega.

'Cosa stanno facendo?'



-Non mi deve mentire, oggi vi ho visti chiaramente! Lei è un pedofilo.- Rispose acida all'ennesima scusa di Levi.

Il professore stava tentando di spiegare le proprie azioni con il giovane in quella mattina, ma la corvina sembrava ostinata a volerlo denunciare.

Certo un bacio sulle labbra ed un abbraccio non poteva essere frainteso, così era passato al piano b nel tentativo di placare la sete di vendetta della ragazza.

Aveva chiesto di dimenticarsi di quella mattina, ma la giovane non demordeva. Le aveva proposto qualsiasi cosa, ma nulla.

-Diciamo che... per una cosa lo farei.-

-Quale?-

-Eren è ancora piccolo, non potrebbe mai innamorarsi di lei veramente. In più lei sta sicuramente usando un'infatuazione di uno studente, ma non lo ama davvero. Se lascerai Eren, allora posso anche 'dimenticarmi' di voi due. Lui è mio.- Propose la corvina con un ghigno beffardo che le invadeva il volto.

Levi abbassò lo sguardo sulle proprie mani, sentì le lacrime minacciargli di sgorgare ma non poteva piangere. Mikasa avrebbe ottenuto ciò che voleva, e lui sarebbe tornato da solo.

'Lo amo così tanto... ma se resto con lui si verrebbe a conoscenza del mio reato. Cos'è meglio?' Si tormentava mentre la corvina accendeva un'altra sigaretta.

-Ne vuole una?- Offrì all'uomo stressato porgendogli il pacchetto nuovo.

Levi non prestò attenzione alla ragazza, la quale si avvicinò all'uomo leggermente.

-Vedi di essere chiaro con lui. Fallo soffrire o non capirà per niente le tue intenzioni.-

-Cosa?- Balbettò con voce spezzata il professore.

-Sicuro che non ne vuole una? Insisto.- Incitò la giovane porgendo una sigaretta al corvino.

-Grazie.- Sussurrò afferrandola ed avvicinandola a quella già accesa della ragazza.

Era una delle poche volte che Levi fumava, non aveva mai iniziato ma da giovane aveva provato. In quel momento, pensò solamente ad un modo per scacciare i propri pensieri dalla testa.

-Mi prendi in giro?!- Esclamò una voce alle spalle del corvino.

Quest'ultimo si voltò notando Eren sul procinto di piangere.

-Mi dici di non infilarmi in una strada del genere e sei il primo a farlo? Ti ho detto cosa penso di... di lei e stai sempre insieme a Mikasa?! Cos'hai in mente?- Sbottò lasciando le lacrime scorrere sul proprio volto.

-Eren... vattene.- Disse guardando negli occhi verde smeraldo il più piccolo. -Per sempre.-



//🙃🙃

In realtà il capitolo precedente doveva essere l'ultimo (con un finale totalmente diverso) però nel corso della storia ho pensato: "Così è corta... e... voglio che accada altro❤️🤦🏽‍♀️"\\

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