Eren osservò il professore guardarsi le mani, aveva posto la domanda da qualche minuto ma il ragazzo non ne voleva sapere di rispondere.
Non perché non volesse, ma perché aveva paura di ferire il corvino.
Quest'ultimo, udendo la domanda, si era avvicinato di qualche passo ai due.Desiderava sapere cosa pensava realmente, ma se il sentimento che provava nei confronti di Levi era odio allora preferiva non conoscerlo.
-Perché le interessa?- Cercò di sviare il castano.
Erwin guardò con la coda dell'occhio il più piccolo. Cosa credeva di fare non ammettendo l'amore nei confronti del professore di storia?
-Non ho un vero motivo, risponda alla mia domanda.-
Eren sfregò le mani nervosamente, si passò la lingua sulle labbra ricordando il bacio del giorno precedente e non poté fare a meno di sorridere.
-Lui... lui è il mio professore preferito!- Esclamò convinto, continuando a non distogliere gli occhi dalle proprie mani sudate.
Erwin abbassò lo sguardo capendo che non era tutto lì. C'era altro che il giovane teneva nascosto al biondo.
-Tra lei e Levi c'è una differenza. È quello che mi fa preferire lui a chiunque altro.- Aggiunse sotto lo sguardo confuso del più grande e del professore nascosto.
-Quale?- Domandò il biondo.
Erwin cominciava ad ammettere che in fondo l'amore di Eren non poteva essere controllato. Il castano amava Levi, questo era palese.
Il biondo era stato subdolo, meschino ed egoista a desiderare il più giovane per sé.Il ragazzo era tenace e continuava a desiderare il corvino, più che Erwin.
Quest'ultimo l'aveva capito fin dall'inizio.
Ci aveva provato con la dolcezza, con la gentilezza e con le belle frasi fatte, ma niente.
Ci aveva provato con la forza e le provocazioni, ma nemmeno quello era servito.In quel momento Erwin voleva comprendere se l'amore per il collega era vero. Si voleva arrendere, non avendo possibilità contro Levi.
-Quando sono con lei, io mi sento costantemente in pensiero. Non riesco a perdonarla per avermi quasi stuprato in auto, ma lei continuava a trasmettermi sicurezza. Non l'ho denunciata perché avevo paura. Professore lei può sembrare la persona più simpatica, dolce e gentile, ma mi fa più paura di Levi.- Confessò il castano sospirando.
Fece una breve pausa per riflettere su quello che avrebbe dovuto affermare in seguito.
-Le ho lasciato prendere il possesso della mia mente, e le ho raccontato dello 'sconosciuto', ma è stato un mio errore. Credevo che Levi si sarebbe ingelosito e volevo vendicarmi. Ma ho sbagliato.- Aggiunse il castano.
-Questo è come ti senti quando sei con me?- Chiese Erwin guardando il profilo del ragazzo.
-Si. Ma ho provato a credere che lei non fosse così, perché in realtà non la odierei nemmeno più di tanto. Non mi è mai stato antipatico, se vuole saperlo. Solo nell'ultimo periodo.- Disse sinceramente il più piccolo.
Il biondo annuì incontrando gli occhi verde smeraldo del giovane.
-Con Levi è diverso, lui mi tratta male, o con superiorità, mi umilia, mi fa sentire uno stupido e, forse, mi detesta. Però è pur sempre colui che mi fa sorridere, mi abbraccia, mi asciuga le lacrime, mi tiene per mano, mi parla di sé, mi fa vedere chi è veramente, mi aiuta, mi sopporta, mi aspetta a fine lezione e mi ha baciato.- Continuò il giovane sorridendo ed arrossendo mentre ricordava il professore da lui amato. -E... devo ammettere che sono contento di essere trattato così in classe, perché lo fa solo con me. Trova da dire con me, mentre le ragazze non le considera. Si avvicina a me e mi fa sentire stupido. Quelle volte in cui sgridiamo, gli altri ridono e mi prendono in giro, ma io mi immagino me e Levi in un'ipotetica discussione come coppia.- Sghignazzò in fine.
Erwin strabuzzò gli occhi meravigliato. Era la dichiarazione più bella e 'particolare', non diretta a lui, che avesse mai sentito.
Fece cenno di no col capo, mentre sospirava.'Intromettermi... non è stata la scelta migliore.' Pensò ponendo l'ultima domanda al più piccolo.
-E la differenza tra me e Levi?-
-È più semplice di quanto sembri.- Confessò il giovane guardando gli ex amici entrare a scuola.
-L'altezza?- Tirò ad indovinare il biondo.
I due si misero a ridere, parevano degli amici che si divertivano e non sarebbe stata nemmeno brutta come ipotesi.
-No...- Borbottò Eren passandosi un dito sulla guancia sinistra.
Era nervoso per quello che avrebbe dovuto dire, in più doveva entrare in classe.
La prima ora era quella di chimica, la professoressa non se la prendeva come il corvino, ma fare ritardo era comunque irrispettoso.-È che Levi è sempre sincero...- Sussurrò torturandosi le mani. -Voglio dire... lui non mi ha mai mentito... la sincerità di quell'uomo è causa della mia scelta di volergli bene.- Tentò poi di spiegarsi senza offendere Erwin.
-Ho capito.- Annuì il biondo sentendosi in colpa per aver agito secondo il proprio egoismo.
Si alzò dalla panchina, salutò il più piccolo con una pacca sulla spalla destra.
-Jaeger... le chiedo scusa.- Disse pentito e felice per il giovane. -E... Levi è un uomo meraviglioso, per lei. Voglio che siate felici e sinceri con l'altro.-
L'ultima frase la disse leggermente più ad alta voce. Aveva notato il corvino origliare la conversazione, desiderava davvero che i due stessero bene e Levi doveva confessare al giovane di essere lo sconosciuto.
Eren era convinto della sincerità del corvino, ma lo stesso professore di storia non riusciva ad ammettere la cosa più importante.
'Grazie... piccolo.' Pensò portandosi una mano davanti alla bocca e trattenendo i singhiozzi.
Le lacrime sgorgarono dagli occhi argentei dell'uomo, mentre Erwin ed Eren entravano a scuola.
//Voglio farvi una piccola domanda...
(spero di non averla già fatta🙈)Chi è il/i vostro/i personaggio/i anime/manga preferito/i? (In generale, non per forza AOT)
---> Armin (AOT) 🔰
---> Gin (Detective Conan) 🔍
---> Gevanni (Death Note) 📓 (GiuliaMariani763 ne sai qualcosa... 😂😂❤️)\\
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Whatsapp //EreRi\\
FanficEren Jaeger un sedicenne ancora perso nel divertimento, scaricherà per la prima volta WhatsApp (l'ormai famosa applicazione di comunicazione di cui tutti o quasi fanno uso). Un ragazzo estraneo a quel mondo scoprirà che non tutto può essere normale...