Le lezioni si erano ormai concluse da qualche minuto, Eren si sarebbe dovuto incontrare con il ragazzo incaricato di aiutarlo.
Si erano dati appuntamento la sera precedente in biblioteca, tipico luogo amato da chi è considerato un 'cervellone'.
Il castano corse fuori dall'aula prima che il professor Ackerman potesse chiamarlo o semplicemente prima che rimanesse solo con lui.
Raggiunse la biblioteca a fatica, non sapendo nemmeno che esistesse in quella scuola. Una volta dentro non fu difficile trovare il biondo.
Il più piccolo già lo aspettava seduto ad un tavolo, Eren si avvicinò al ragazzo sedendosi accanto.
-Ciao Armin.- Lo salutò con un sorriso.
Il biondo ricambiò anche lui con un tenero sorriso.
-Ci eravamo messi d'accordo per matematica ieri, giusto?- Disse il castano per rompere il ghiaccio.
Armin annuì ed entrambi tirarono fuori dallo zaino i libri.
Aiutare Eren richiedeva molta pazienza e molta calma. Non riusciva bene a capire ogni argomento e ci voleva particolare attenzione nello spiegare una lezione, anche se essa era una delle più semplici.
-Come fai a capire tutte queste cose?- Chiese il castano una volta finito di studiare.
-Beh...- Il più piccolo arrossì lievemente. -Credo sia dovuto al fatto che non ho molti altri passatempi. E poi... mi piace studiare e... conoscere.- Rispose un po' nervoso.
-Hai delle strane abitudini...- Commentò Eren. -Non hai amici?-
Il più piccolo fece cenno di no abbassando il capo. Era imbarazzato ed aveva paura di un possibile giudizio che il castano si sarebbe potuto fare.
-Eppure non sei antipatico. Forse sei un po' timido, ma sei davvero gentile e dopo oggi posso dire che hai anche un grande pazienza.- Confessò il più grande con un sorriso.
-Grazie...- Balbettò il biondo abbassando lo sguardo sulle proprie mani.
-A me piace la tua compagnia.- Lo confortò Eren, con una pacca leggera sulla spalla magra del nuovo amico. -Qualsiasi volta ti va di scrivermi o di passare un pomeriggio con me, chiamami. Mi farà di certo piacere.- Aggiunse lasciandogli un abbraccio veloce.
Si alzò dalla sedia stiracchiandosi, prese lo zaino estraendo il cellulare.
Sgranò gli occhi leggendo che lo sconosciuto gli aveva scritto.
'Meglio che vada...' Pensò salutando l'amico.
Uscì dalla biblioteca digitando freneticamente un messaggio, che attirò la curiosità del biondo.
Secondo il più piccolo pareva parecchio agitato, ma sotto sotto sembrava contento del messaggio.
'Meglio non immischiarmi.' Pensò tornando a leggere il proprio libro. 'Più tardi andrò a informare il professore.'
Eren intanto aveva raggiunto un piccolo bar vicino a casa, si era seduto ad tavolo da solo prendendo solo un succo alla mela.
-Allora... Armin è un buon professore?- Chiese lo sconosciuto ironicamente.
-Sicuramente molto di più di quel 'gigante'. Ma come lo sai? E come lo conosci? Non dirmi che parli pure con lui!- Si agitò il più piccolo corrugando le sopracciglia.
-Mi sento tirato in causa quando usi quel soprannome. Te l'ho detto che sono molte cose, ma non ti dirò come lo conosco. E se anche fosse?- Rispose il contatto ridendosela per la preoccupazione eccessiva del castano.
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Whatsapp //EreRi\\
FanfictionEren Jaeger un sedicenne ancora perso nel divertimento, scaricherà per la prima volta WhatsApp (l'ormai famosa applicazione di comunicazione di cui tutti o quasi fanno uso). Un ragazzo estraneo a quel mondo scoprirà che non tutto può essere normale...