12.-He Cried-

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Eren corse nei bagni, non si sorprese nel trovarli vuoti data la fine anticipata delle lezioni.

Molti studenti si occupavano dei club, anche il ragazzo voleva andarci ma non sapeva quale scegliere. Tutti i suoi amici ne frequentavano uno, chi per obbligo chi per divertimento.

Il castano si appoggiò con le mani sul bordo del lavandino, aprì l'acqua sciacquandosi il volto bagnato di lacrime calde.

Guardò se stesso allo specchio, aveva gli occhi arrossati per il pianto ed era impallidito leggermente sulle guance.

La reazione esagerata che aveva avuto era dovuta alla scoperta del 'matrimonio' dell'uomo.
Eppure a lui del professore non importava nulla, se non farlo sentire inferiore e più debole di esso.

'C'è qualcun altro che voglio far sentire inferiore a me?' Si domandò il giovane asciugandosi il volto.

Le lacrime non volevano smettere, così decise di non trattenersi e piangere. I singhiozzi riempivano il silenzio assordante di quel bagno vuoto.

Il corvino non era lì e se l'avesse visto sarebbe stato imbarazzante, ma per qualche strana ragione avrebbe desiderato fosse con lui.

Uscì dal bagno dovendo raggiungere Armin, era già in ritardo e il più piccolo poteva pensare ad un 'bidone' da parte dell'amico.

Corse fuori dal bagno finendo contro un uomo molto più alto di lui.
Si appoggiò con le mani sul petto massiccio rendendosi conto che si trattava di un professore.

Alzò lo sguardo incontrando dei lucenti occhi azzurri.
Una chioma di capelli biondi ed un viso rilassato.

Si allontanò scusandosi col professore Erwin Smith, il quale negò dicendo di non preoccuparsi.

-Prego.- Continuò l'uomo porgendogli il personale fazzoletto.

Eren lo ringraziò asciugandosi le lacrime che non se la smettevano di bagnare il proprio viso.

-Grazie...- Sussurrò restituendo il fazzoletto. -Mi scusi ancora...- Continuò il ragazzo.

Erwin appoggiò una mano sulla spalla del più piccolo, il quale lo guardò un'ulteriore volta negli occhi.

'Pedofilo? Lui? Ma cosa sono andato a pensare...' Rifletté trovando il professore gentile, più che con doppi fini.

-Mi auguro vada tutto bene, Jaeger. Non ha una bella cera.- Lo confortò il più grande.

Eren annuì velocemente rendendosi conto di essere in ritardo, doveva muoversi così corse via dopo aver ringraziato per l'ennesima volta il biondo.



Armin sedeva al solito posto con i libri aperti, vide entrare l'amico ed un sospiro trapelò dalle proprie labbra.

-Scusami, perdonami, non l'ho fatto apposta.- Lo implorò il castano sedendosi stanco sulla sedia.

-Tranquillo, Eren.- Gli sorrise il più piccolo. -Ma sei sicuro di star bene? Sembra tu abbia pianto.-

Il ragazzo più grande guardò negli occhi l'amico annuendo. Quest'ultimo si preoccupò stringendo in un caldo abbraccio il castano.

-Mi spiace, ti va di parlarne?-

Eren si ritrovò a raccontare della sua 'scoperta' del professore Ackerman e della sua ricaduta in bagno.
Non capiva i sentimenti che aveva percepito, ma al biondo erano abbastanza chiari.

-C'è qualcosa di strano. Quando oggi ero con lui, mi sono sentito come con lo 'sconosciuto'.- Ammise ricordandosi con chi altro aveva provato gli stessi sentimenti.

-Sul serio?- Balbettò stupito il più piccolo.

-Si. Saperlo sposato mi è dispiaciuto, ma la mia idea di volerlo sempre trattare con superiorità mi ha riportato alla mente le discussioni con il 'contatto'.- Disse il castano portandosi una mano sotto il mento.

-Perché ti è dispiaciuta la vista della fede?- Chiese Armin volendo confermare la propria tesi.

-Non lo so.- Sussurrò il più alto.

Il biondo aveva capito i sentimenti dell'amico, aveva sofferto, aveva pianto e stava male per l'uomo più grande.

Pareva un amore impossibile, per il ragazzo.

-Non te l'ho detto, ma sapevo del matrimonio di Ackerman. L'altro giorno sono andato a parlargli e gli ho riferito i tuoi progressi. Stava discutendo con una certa Petra, ho intuito che era la moglie.- Confessò il più piccolo sentendosi in colpa per non averlo detto al nuovo amico.

Eren annuì ed una domanda gli balenò nella mente.

-Quando sei andato a parlargli?-

-Ci devo andare tutte le volte che facciamo ripetizioni, ma l'ultima volta è stato due giorni prima che tu mi raccontassi dello sconosciuto.- Disse il biondo.

'Ossia quando la sera il contatto mi ha detto di dovermene star zitto. Forse ha seguito persino Armin!' Pensò tra sé e sé il ragazzo.



I due amici uscirono da scuola insieme, videro Jean e Marco tenersi per mano ed il biondo distolse lo sguardo tristemente.

Ad Eren venne in mente che forse Armin potesse andare d'accordo con il nuovo fidanzato del ragazzo dal volto equino.
Prese la mano del più piccolo dicendogli la propria idea, ma il nuovo amico lo fermò.

-No... ecco...- Armin balbettava, avrebbe voluto conoscere altre persone ma non sarebbe riuscito a mantenere uno sguardo fermo vedendo la nuova coppia.

-Che succede?- Chiese Eren piegandosi per raggiungere il viso del più giovane.

Notò delle lacrime solcare il piccolo volto dell'amico, si stupì talmente tanto da abbracciarlo.

Lasciò un fugace bacio sulla testa bionda dell'amico cullandolo tra le braccia.

-Mi spiace...- Mormorò, confortandolo, il ragazzo più alto.

-Eren ti sei innamorato del professore?- Gli domandò lasciandosi cullare dall'amico.

Il castano si limitò ad ammetterlo con un mugolio, costringendo anche il biondo a confessare i sentimenti che provava per Jean.

-Siamo davvero fortunati.- Commentarono in coro i due tra le lacrime.



Eren ritornò a casa mettendosi a tavola, in silenzio, coi genitori.
Accennò alla verifica nella quale aveva preso un bel nove e mezzo, la madre ed il padre del castano erano colpiti dall'improvvisa ripresa del figlio.

-Domani ti cucinerò i tuoi amati cheese burger.- Disse la donna sorridendo, insieme al marito, al figlio.

Eren ricambiò ringraziando i genitori, ritirandosi in camera propria e ricevendo un messaggio dallo sconosciuto.

-Certo che tra tutti i professori... Erwin?-



//Domani si ricomincia... dai che manca poco 🙊😍\\

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