23.-We Take Care Of You-

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-Nulla, l'ho incontrata per casualità qui dentro. È una donna molto premurosa e fedele, diceva di esserti venuto a prendere.- Rispose Erwin provocando il più basso con qualche frase fatta.

-Infatti, mia moglie è adorabile.- Commentò mentendo al biondo, mentre Eren corrugava le sopracciglia stranito. -E cosa ci fai qui?-

-Potrei porti la stessa domanda, ma tua moglie mi ha risposto prima.- Disse l'uomo più alto senza sentirsi in dovere di rispondere.

-Siamo stati al cimitero, non era una gita di divertimento. E non hai risposto alla domanda.- Continuò il corvino infuriato.

Erwin alzò le sopracciglia sorridendo malizioso.
Cosa intendeva comunicare non riuscirono a capirlo, ma di certo sentire il plurale l'aveva fatto pensare male.

Sembrava come se Levi volesse tradire la moglie con Eren, molto più giovane di loro.

-Passavo di qua.- Rispose beffardo Erwin.

-Ho i miei dubbi. E anche se fosse perché sei entrato nella stazione e perché aspettavi qua sotto?- Domandò l'uomo più giovane sapendo che il biondo stava mentendo.

-Non mi sembrava appropriato lasciare sola una donna.- Commentò Erwin non volendo darla vinta al corvino.

Quest'ultimo serrò la mandibola, si voltò verso il più piccolo e gli fece cenno col capo di seguirlo.

-Dobbiamo andare.- Disse il più basso afferrando la mano del ragazzo ed incamminandosi.

Erwin li fermò ponendo una domanda.

-Non dovevi andare a mangiare con tua moglie?-

Levi si portò una mano sulla fronte, si diede dell'idiota pensando ad un'altra soluzione per portare fuori il castano.

-Si, e allora?-

-Eren fa parte della famiglia?- Chiese ironico il biondo.

-No, ma...- Il corvino cercava una soluzione in fretta, ma al suo posto intervenì il più piccolo.

Erwin si avvicinò ai due, mentre il giovane scrutava gli uomini e prendeva parola.

-Prima mi accompagnano a casa, visto che vivo lontano.- Balbettò mantenendo lo stesso uno sguardo sicuro sull'uomo alto.

-Esatto e se non ci sbrighiamo mia moglie si lamenterà, per la fame.- Aggiunse il corvino guardando il volto tranquillo del biondo.

Era fin troppo calmo, questo poteva significare che avesse un'idea.

-Allora in questo caso, potreste non farla attendere ulteriormente.- Commentò il più grande.

-Infatti, andiamo Jaeger?- Concordò il più basso incitando il giovane a muoversi.

-Levi, come ti sembra l'idea di me che accompagno Eren a casa. Così tu e tua moglie siete liberi di andare a mangiare.- Propose Erwin sorridendo.

'Ecco il suo piano.' Si stupì il corvino avendo intuito che l'uomo di fronte a lui avesse un'idea in testa. 'Non ti lascerò mai Eren, chissà cosa potresti dirgli.'

Il castano si portò una mano sulla guancia, la sfregò con un dito imbarazzato non sapendo cosa dire.
Guardò ancora una volta i due professori, entrambi volevano il giovane per sé.

-Jaeger scegli tu.- Gli disse il corvino.

Levi voleva avere il ragazzo per sé, ma quello che non poteva fare era costringerlo insieme a lui se non era ciò che desiderava.
Facendolo scegliere avrebbe tolto dalla mente ogni dubbio, riguardo chi stesse più simpatico al giovane.

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