Daniel
Vita. In pochi sono in grado di percepire il vero significato di questa parola.
Quasi nessuno capisce il valore che queste quattro lettere abbiano come significato della nostra esistenza. Perché sono proprio l'essenza di essa.Ciò che è incredibile, sia con il valore di eccezionalità che come impossibilità di crederci, è che ognuno di noi abbia a che fare con la vita, senza che ce ne si possa rendere conto. Ad ognuno di noi viene concesso questo privilegio ma a dire il vero, in pochi sanno il perché. O almeno, indagano per comprenderne la ragione.
Pochi, d'altronde sanno sfruttarla nel bene o nel male e apprezzarla. Forse si pensa che, come la possibilità che viene ceduta in una rivincita, se ne possa avere un'altra.
Chissà cosa porti la mente umana a pensare che la vita sia infinita, che nessuno possa togliercela, che possiamo decidere liberamente se tenerla o gettarla via come se fosse un fazzoletto usato.Ho sempre adorato pensare che noi non siamo totalmente padroni della nostra vita.
La vita è un regalo che ci viene fatto.
Sta a noi prendercene cura. Perché il dono che ci viene fatto è di inestimabile valore. E va curato proprio perché non è un regalo che, un giorno, decidiamo di farci. La vita va curata come se fosse appartenente a qualcun altro e soltanto presa in prestito.È questo lo spirito con cui si deve vivere.
Pensando che la vita non sia completamente di nostra proprietá. Certo, sta a noi fare scelte e prendere decisioni. E non è compito di nessun altro, se non nostro. Ma bisogna riflettere come se fosse di qualcun altro che ha voluto donarcela, permettendoci di entrare a contatto con la cosa più meravigliosa del mondo. In tal modo avremmo la sensazione di dare, alla vita, l'importanza e il valore giusti.Quanto non si capiscono questi concetti. Nemmeno una volta che la vita ci viene sottratta... si trattasse di una cosa in prestito solo per un certo periodo, che ad un certo punto non è più nostra, ma soltanto una cosa che, arrivati ad un certo punto del suo utilizzo, dev'essere restituita! Quasi come se ci fossero delle prenotazioni e dopo che il nostro turno è scaduto non si potesse più fare nulla. Perché il biglietto per il viaggio è singolo. E non c'è modo di averne un altro, di prenotare un altro turno.
Nessuno pare in grado di capirlo quando ha il biglietto fra le mani e può sfruttarlo. E quando non lo si ha più, neppure si può concepire quanto fosse importante goderselo al meglio. Perchè ormai è troppo tardi per capire. E troppo tardi per sapere.
La cosa più stupefacente è che la vita ha un biglietto che differisce da persona a persona. Nessuno sa quando durerà il proprio turno, anche se pare che ognuno di essi possa protrarsi in eterno. Che si tratti di un biglietto dalla durata infinita, che nulla possa andare storto. Che, dopo che l'abbiamo avuto fra le mani, nessuno possa sottrarcelo.
Ma non è così.
Bisogna trattarlo nel miglior modo possibile per evitare che possa spezzarsi.
Ma purtroppo, per il meglio che lo si tratti, a volte sono gli altri a causare danni che impediscano il nostro viaggio nella vita.
E quando ciò succede, si ha a che fare con le ingiustizie più grandi, quelle a cui non c'è rimedio.
Quando la vita ci è sottratta per colpe non personali, si ha la perdita più catastrofica di tutte.
Perchè? Perché quella persona non avrebbe voluto morire. Avrebbe continuato a vivere, prendendosi cura della propria vita come era giusto che fosse.E pensare che alcune persone credono di poter decidere della propria esistenza senza nemmeno aver vissuto fino in fondo.
Alla prima difficoltà buttano tutto all'aria pensando che non ci sia rimedio, che ogni male venga per nuocere.
Ma non è così.Chi dice che la vita sia semplice?
La vita è fatta di difficoltà. La vita è difficoltà.
Altrimenti quale sarebbe il nostro scopo su questo pianeta? Quello di avere tutto alla nostra portata? O di essere serviti e riveriti?
No. Le cose bisogna sapersele guadagnare. E ottenerle superando gli ostacoli. Non pensando ostinatamente che queste possano essere irraggiungibili. E rinunciare.Mai rinunciare. Dandosi per vinto, si ottiene l'effetto contrario. La vita è fatta per affrontare le difficoltà e superarle. Non per rinunciare ai piaceri ed agli obiettivi.
La vita ha un valore inestimabile.
Morire sarebbe come regalare a chi desidera ciò, la cosa più importante che ci possa essere capitata.
E vale più di qualsiasi somma di denaro, se paragonato a qualcosa di materiale.Così grande sarà oltretutto la sofferenza di chi ci sta accanto. È questo, quello che si desidera?
Il dolore altrui?
Ricordare che è proprio il dolore il motivo per cui si voglia restituire il dono più grande che ci è stato fatto.
Coerenza.Un caso a parte, precedentemente citato, è quando la vita viene sottratta da cause non personali.
Ingiustizia allo stato puro.
Persone che dedicano la loro vita a vivere, a prendersene cura con impegno. Ed a cui viene ingiustamente levata. Senza un preavviso, senza un motivo.
Sonia.Sonia morì per ingiustizia. Per colpa di un biglietto stampato male, un biglietto scaduto, un biglietto falso che le era stato venduto per buono, ma che ad un certo punto si rivelò non essere valido.
Nascondeva qualche insidia che purtroppo nessuno aveva potuto percepire, prevedere, prevenire. Sembra incredibile quanto questo fato può essere meschino.Gente che pensa di trovare in un attimo di tristezza una scusante per farla finita con quesaa vita tanto dura, meschina e incoerente, ma non sa che al mondo ci sono persone che davvero meritano di essere capite per le loro sofferenze.
In un momento di follia, di incomprensioni e di superficialità cercando di togliersi la vita. Come se si trattasse di un capriccio. O un gesto di ripicca fatto per provocare conseguenze che, magari da vivi, non si erano riuscite a scatenare. Ma non è meglio impegnarsi a farle avvenire vivendo che farle avvenire morendo
A volte pare che la mente umana paragoni la vita ad un vestito.
"Tanto ne ho altri", si pensa.
O "questo è brutto. Lo butto via". La vita non è brutta. Semplicemente si deve cercare di renderla migliore. Vedere il lato positivo delle cose. Ci sarà sempre qualcuno che sta peggio di noi.Gente che è felice, che vive, che vuole vivere, che progetta cose per rendere la propria esistenza qualcosa di memorabile, sapendo che ad ognuno di noi solo una ne viene donata... E per qualche disgrazia vede venire sottratta la propria vita prima che questa possa giungere al termine una volta completate tutte le proprie missioni.
È, fra tutte le sofferenze, la cosa più terribile che la vita, questa vita possa farci capitare.Tanti sono i lati positivi di essa, è vero.
È la cosa di più inestimabile valore di tutte. È unica, in tutti i sensi. E ciò già basta a renderla qualcosa di irripetibile.
Ma quando viene tolta senza un motivo, lì si capisce che a volte non si può fare nulla per riaverla. Lì si capisce il vero significato di unico, solamente quando si vive in prima persona un'esperienza del genere, solo quando si comprende che, prima o poi, in questa vita così speciale, unica, qualcosa si spezza e non può più essere riparato.
E si accerta quanto, allora, oltre che meravigliosa, questa vita possa anche essere raccapricciante.
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La storia d'amore ha inizio
RomanceContinuano le vicende del protagonista Daniel. Tra i banchi di scuola, le amicizie rafforzate sono ciò che consentono alle sue giornate di essere sempre frizzanti, mentre le lezioni di danza non danno mai un attimo di tregua a una vita sufficienteme...