Senseless, David Archuleta
Andrea
Osservavo, seduto a gambe incrociate, l'alta stagione sorgere inesorabilmente assieme al cielo, chiaro, limpido. Le rondini cinguettavano nel silenzio delle cinque e mezza mattutine, quando la timida presenza del sole si faceva notare nello schiarire dolcemente il firmamento che, tenebroso e cupo, aveva vegliato sulla cittá per tutta la notte con la sua oscuritá.
Le strade, deserte, cominciarono ad essere attraversate da qualche auto che, silenziosa e solitaria, scorreva sulle ampie corsie cercando di passare inosservata confondendo le tonalitá cineree della carrozzeria con quella dell'asfalto.
Ma lo sguardo cadeva su di esse, attratto dalla percezione di un movimento rettilineo, regolare, rapido ma allo stesso tempo lento, perchè dall'alto del nono piano la visione di una carreggiata pareva non finire mai.Riflettevo, appoggiato allo stipite della finestra, con gli occhi incollati al paesaggio che mi si presentava di fronte: un palazzo altrettanto alto in primo piano, le strade che come vasi sanguigni percorrevano l'intero organismo, il centro di Torino, da una parte all'altra ramificandosi in vicoli stretti e bui da un lato e dall'altro, gli alberi che s'innalzavano maestosi e paralleli ai palazzi, come a volerne sfidare l'immensitá affiancandoli fino all'ultimo piano di questi, con i loro rami colmi di floride e sane foglie verdi, sventolanti al fresco vento mattutino, quello frizzante e che, nel silenzio della notte, sussurra accanto al sussulto delle ruote di una bicicletta che attraversa il corso con un faro posto al lato posteriore, lampeggiante ad intermittenza.
Ed infine la Luna, la regina della notte, che ancora regna in cielo nonostante l'ora annunci il suo imminente abbandono di quest'ultimo, candida e quasi completa. Le manca uno spicchio sottilissimo, una frangia per rendersi immensa, perfetta. Ma la sua presenza rasserena tutti coloro che, esseri notturni od amanti delle tenebre, cercano conforto in uno spiraglio di luce, osservabile a testa sollevata, proprio lì, fra le minuscole, ma immense stelle.
Ancora non lascia spazio al sole, è ancora lei, la padrona del firmamento. La sua forma tondeggiante è scandita da un contorno netto, in forte contrasto con il cielo che tenta, timidamente ed ancora assonnato, di schiarirsi con l'ausilio di qualche raggio, proveniente da un Sole di cui ancora non ne è visibile la presenza.
L'odore di mattina, quello di freschezza, di purezza, di inizio, invade le narici. Uno spiraglio nella finestra fa penetrare, all'interno delle mura domestiche, una lieve brezza carica di positività. Un nuovo giorno sta cominciando.Sorrisi lasciando che le mie braccia, congiunte le mani in un saldo pugno, si adagiassero attorno alle mie ginocchia. Le gambe, sollevate, lasciavano che le piante dei piedi rimanessero ancorate al parquet, coperte da un paio di fantasmini a pois colorati. I pantaloni, dei jeans scoloriti, facevano emergere la pelle in corrispondenza della coscia, attraversata da una fitta pelle d'oca che accentuava la presenza di numerosi, tondi pori. Al tatto, apparivano crudi, ruvidi, sporgenti.
Passando rapidamente una mano sulla loro superficie, cercavo invano di disaccentuarne la presenza, aumentando la temperatura corporea, abbassatasi forse per via di qualche brivido originatosi da una momentanea scossa d'adrenalina.Mi voltai, dopo un dato lasso di tempo, verso il comodino posto accanto al letto, alle mie spalle. Puntai lo sguardo verso la sveglia, carminea e tondeggiante, per osservarne il quadrante, che di quadrato aveva ben poco. Le lancette, spesse e caratterizzate da forme arrotondate, segnavano le sei e dodici. Era possibile che avessi trascorso quasi tre quarti d'ora a perdermi nella contemplazione di un comune, monotono paesaggio urbano?
Riflessi.
Era la prima volta che mi capitava di rimanere sveglio ad osservare l'alba dall'alto di un nono piano, il cielo assumere pallide colorazioni pastello, la Luna lasciare il posto al Sole, l'aria fresca accarezzarmi la pelle, l'estate gridare di nascere assieme a quel ventun giugno.
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La storia d'amore ha inizio
RomanceContinuano le vicende del protagonista Daniel. Tra i banchi di scuola, le amicizie rafforzate sono ciò che consentono alle sue giornate di essere sempre frizzanti, mentre le lezioni di danza non danno mai un attimo di tregua a una vita sufficienteme...