15. Anna

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«Sono così esaltata! Questa sera vedrò i Crunchy Melodies dal vivo, non posso crederci!»
È la quinta volta che mia sorella Elena dice una frase del genere e manca ancora un po' all'inizio della sessione acustica.
«Ele, ho capito che sei emozionata, ma ora basta» dico, esasperata.
Lei mi guarda male. «Dovresti essere emozionata anche tu. Sai, nelle sessioni acustiche Jack suona la chitarra ritmica. Ed è bravissimo.» Le si illuminano gli occhi. «Non capisco perché vi siete lasciati. Sei proprio una stupida!» Ignoro la provocazione di mia sorella.
Ora che ci penso non ho mai visto un'esibizione del genere del gruppo e nemmeno un qualsiasi live. La mia conoscenza si limita ai video che passano in televisione o ai pezzi trasmessi alla radio.
Se non fosse per il polverone causato dalle foto, sarei molto più curiosa di sentirli suonare, ma sono in enorme imbarazzo alla prospettiva che io e Jack ci troveremo di nuovo nella stessa stanza e per di più di fronte a dei fotografi. Molti fotografi, considero, osservando uno di questi sistemare un treppiede in una posizione strategica per avere la migliore inquadratura.
Vorrei poter scappare e sparire in questo istante.
Su Facebook ha cominciato a circolare la notizia riguardo la smentita di Jack sulla nostra relazione. Invece che mettere a tacere le voci, ne ha fatte nascere altre, secondo cui lui mi avrebbe tradita oppure che non è vero che ci siamo lasciati ma vogliamo solo vivere il nostro amore in pace. La seconda versione ha riscontrato, sorprendendomi, il sostegno di molti fan, che ritengono che Jack abbia diritto alla sua felicità e debba essere lasciato libero di godere della sua vita di coppia lontano dai riflettori.
«Anna, i ragazzi sono arrivati. Puoi venire un attimo?» Ettore mi chiama e mi dice di andare sul retro, dove i Crunchy Melodies e il loro staff stanno aspettando.
«Ciao!» mi salutano Tom e Alex in coro e Jack mi rivolge un accenno di sorriso.
Io e il batterista siamo oggetto di parecchi sguardi incuriositi, ma continuiamo a ignorarci.
Mentre i tecnici preparano l'area del soppalco, che abbiamo deciso ospiterà la band durante l'esibizione, in quanto visibile da ogni punto della libreria, Ettore chiacchiera con i ragazzi; io me ne sto in disparte e li osservo.

A un certo punto Elena mi raggiunge nel retro, saltellando e senza sforzarsi di contenere l'entusiasmo.
«Alex è bellissimo, il nero gli dona molto, non trovi?»
Mia sorella fissa incantata il bassista dei Crunchy Melodies che indossa una polo nera con sotto una maglia a maniche lunghe bianca e un paio di jeans. Anche gli altri due sono vestiti in maniera semplice, Tom con un maglioncino verde e pantaloni marroni e Jack porta una polo bianca con sopra una giacca nera di pelle e degli skinny dello stesso colore.
Quel poco che si intravede dallo scollo a v della polo mi fa tornare in mente i suoi pettorali in bella mostra nella foto e quel tatuaggio così intrigante.
Stando a quello che ha detto, cioè che non abbiamo concluso niente la notte della festa degli ex alunni, perlomeno dovrei averlo visto da vicino.
«Anna, la smetti di mangiare con gli occhi il tuo ex e mi dici se è possibile che io faccia una foto con Alex?» sta blaterando mia sorella.
In quel momento lo sguardo azzurro di Jack si solleva sulla sottoscritta che abbassa immediatamente il proprio.
«Proviamo a chiederglielo, non so se ci sia il tempo.»
Alla fine Elena fa un paio di foto con Alex, standogli troppo appiccicata per i miei gusti, ma lui sembra non farci caso, mostrando di essere abituato a comportamenti del genere.
Jack si avvicina e con tono casuale osserva: «Ieri sera ho cominciato a leggere uno dei libri che mi hai venduto. Mi sta piacendo davvero molto. Grazie per il consiglio.»
Cerca di attaccare bottone. È probabile che non mi abbia detto il titolo nella speranza che io gli ponga una domanda, in effetti in altre circostanze l'avrei fatto, ma mi sento profondamente a disagio e ringrazio il cielo quando i tecnici tornano a dire ai Crunchy Melodies che è ora di cominciare a suonare.

Durante l'esibizione sto in un angolino con Ettore, mentre Elena sgomita tra la folla per avere un posto migliore, guadagnandosi le occhiatacce degli altri fan.
Quando le interessa qualcosa non guarda in faccia a nessuno.
I Crunchy Melodies suonano una decina di canzoni in versione acustica e l'atmosfera che si crea tra loro e il pubblico è magica.
Durante un pezzo particolarmente emozionante vedo delle ragazze, tra cui anche mia sorella, commuoversi. La voce di Tom si spezza, mentre canta alcune parole toccanti. Si capisce che il brano parla di un padre scomparso.
L'ultima canzone la riconosco subito, anche se la versione originale è più veloce. Si tratta di uno dei primi singoli della band "Thinking of you", una canzone che parla di un amore inaspettato, nato tra due persone che inizialmente non si sopportano. È di qualche anno fa ed Elena mi ha ripetuto fino alla nausea che Tom l'ha composto per sua moglie e che anche lei sogna un ragazzo che le scriva una canzone del genere. Il testo è semplice, tipico di una storia d'amore tra due persone molto giovani.
Sorrido, guardando la mia sorellina che fissa con adorazione Alex, fregandosene del fatto che il suo amore per quell'uomo sposato e famoso non verrà mai corrisposto.
Ricorda un po' me qualche anno fa, quando ero persa per Andrea.
Mi torna alla mente il fatto che quest'ultimo mi ha invitato a bere una cosa con lui e un sorriso mi si stampa in faccia, proprio mentre Jack guarda nella mia direzione: credendo che il gesto sia rivolto a lui, ricambia e una scintilla di allegria gli si accende negli occhi chiari.
Lo osservo suonare la chitarra, gli occhi socchiusi e le lunghe ciglia che quasi gli toccano le guance, ma tutto quello a cui riesco a pensare è che mi ha presa in giro fin dall'inizio.

Finita l'esibizione, i ragazzi si trattengono per concedere foto e autografi ai fan e li invitano a tornare qui per la presentazione della loro biografia.
Jack mi raggiunge con un gruppetto formato da ragazzi e ragazze.
«Lei è Anna. Contrariamente a quello che leggerete su internet o sui giornali, siamo amici e lei è una libraia fantastica. Saprà consigliarvi benissimo nell'acquisto di un volume che faccia per voi.» Mi sorride di nuovo e io ricambio, per reggergli il gioco. Ho notato una lieve esitazione sulla parola "amici", cosa che in realtà non siamo, ma comprendo la sua necessità di esprimersi in quel modo. Lo ha fatto anche per risparmiarmi domande indiscrete.
Inoltre mi sta aiutando a vendere e gliene sono grata. Per il momento passerò sopra a quello che è successo, per il bene della Tana delle Storie. Ho bisogno che la libreria rimanga aperta e non posso perdere il lavoro.
Ignoro le allusioni dei ragazzi che dicono che io e Jack saremmo dovuti rimanere insieme e altre che sostengono invece che io fossi la tipa sbagliata per lui.

Quando i Crunchy Melodies se ne vanno, la libreria si svuota a poco a poco, così io e Ettore tiriamo le somme della serata.
«Direi che è andata molto bene, eh?» mormora il proprietario, soddisfatto.
«Già. Le vendite sono state buone» ribatto, poi guardo mia sorella. «Allora, ti è piaciuto il tuo regalo di compleanno anticipato?»
«Sì. È stato fantastico. Grazie!» Reprime uno sbadiglio.
«Abbi ancora un attimo di pazienza, aiuto Ettore a mettere a posto e poi ti porto a casa. So che domani hai scuola.»
«Tanto non credo di riuscire a dormire. Non posso crederci che ho visto Alex, ci ho parlato e mi ha abbracciata. Mamma, quanto è figo!»
Ettore scoppia in una risata. «Direi che nella vostra famiglia siete sensibili al fascino dei musicisti!» scherza.
«E a chi non piacciono? Solo a quella stupida di Anna, che si è lasciata sfuggire Jack!»
L'anziano sembra scendere dalle nuvole: «Ecco perché eravate così freddi l'uno con l'altra questa sera. Come mai?»
Scuoto la testa. «Non c'è mai stato niente. Era tutta una cosa montata dai media.»
«Eppure lui ti lanciava certi sguardi languidi» insiste, facendomi arrossire.
«Ti sbagli. Mi ha solo presa in giro.» Non mi trovo molto a mio agio a fare discorsi del genere con il mio datore di lavoro, anche se lo conosco da tempo.
«Fossi in te andrei oltre un semplice malinteso, se si tratta di uno come Jack» si intromette Elena.
«Taci tu, sei ancora giovane e non capisci niente di certe cose.»
«Tu sei vecchia e non capisci comunque un accidente.»
«Come ti permetti? Adesso stai un po' tranquilla che io aiuto Ettore a mettere a posto.» Elena sbuffa e va a sedersi in un angolo, poi si mette ad armeggiare con il cellulare. Dalla sua espressione adorante capisco che sta riguardando le foto scattate con i Crunchy Melodies.

Mentre stiamo chiudendo il negozio, il mio capo mi sussurra, con fare cospiratorio: «Credo che per una volta dovresti seguire il consiglio di tua sorella. Sai, non ho idea di cosa sia successo tra te e Jack, ma è meglio dare una seconda possibilità che negarla e non scoprire mai cosa sarebbe potuto accadere.»
Mi sento avvampare e rimango in silenzio, non avendo idea di cosa rispondere.

***

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!

A qualcuno di voi è mai capitato di assistere a una sessione acustica? A me purtroppo no, ma mi piace un sacco cercare concerti del genere dei miei artisti preferiti su internet e ascoltarli a ripetizione. Trovo che le versioni acustiche dei brani siano molto più emozionanti.

Alla prossima, grazie per aver letto anche questo capitolo.

Maria C Scribacchina

Foto, bugie e melodieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora