21. Anna

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Questa mattina ho ricevuto un messaggio da parte di Andrea, che mi ha chiesto se finalmente riusciamo a vederci per bere una cosa. All'inizio ero indecisa se accettare o meno, ma mi sono detta che vederlo e affrontarlo una volta per tutte mi servirà per capire se me lo sono tolto finalmente dalla testa.
E poi al momento sto sentendo sempre di più Jack e non vedo l'ora che torni, per rivederlo e continuare quello che abbiamo interrotto alla Tana delle Storie l'ultima volta che ci siamo incontrati.
Il mio cellulare squilla, si tratta di Giulia. Appoggio i volantini del gruppo di lettura che sto organizzando con Claire sul bancone e vado nel retro della libreria per rispondere.
«Pronto, tesoro, come va?» le domando, allegra.
«Bene! In questi giorni la fidanzata di Giorgio è fuori città per lavoro e potremo passare più tempo insieme.»
Ormai ho smesso di criticare la scelta della mia amica di stare con un ragazzo che si sposerà entro qualche mese. Spero solo che la storia non finisca troppo male e lui non la ferisca. È che Giulia è una testona e ignora i miei consigli di troncare la relazione.
«Sembra divertente» commento con poca convinzione, mentre sbircio dentro uno scatolone che contiene delle rimanenze di magazzino.
«Senti, lo so che a te non va a genio, però volevo chiederti lo stesso un favore.»
«Dimmi» la esorto, addolcendo il tono.
«Ecco, sai, loro due abitano nella stessa casa dei futuri suoceri e io sto con i miei. Pensavo di preparargli una cenetta, ma non saprei dove.»
«Hai bisogno che ti presti casa mia?» la precedo.
«Sì, so che è un favore enorme che ti chiedo, ma per una volta vorrei passare una tranquilla serata casalinga con lui, senza doverci imbucare in qualche posto lontano da qui dove nessuno ci conosce o può riconoscerci.»
Suona così disperata che non riesco a dirle di no. «Certo, potete stare da me. Io tanto esco a bere una cosa con Andrea. Ti mando un messaggio quando sto per rientrare. Va bene?»
«Sei un tesoro! Cosa ne pensa Jack del fatto che ti vedi con Andrea? Perché cavolo hai accettato, poi? Dovresti odiarlo!»
«Giuly, ci esco solo in amicizia e poi a Jack lo dirò, tranquilla. Anche se non stiamo ancora insieme.» Non so nemmeno io perché ho aggiunto quell'ultima frase, forse ho dato voce a una mia speranza segreta.
«Quell'ancora lì indica che qualcuna è cotta a puntino!» mi punzecchia la mia amica dall'altro capo del telefono.
«Ha parlato!»
«Direi che siamo entrambe cotte a puntino! Grazie per la tua disponibilità, Anna.»
«Figurati. Siate discreti, mi raccomando.»
«Tranquilla, ormai siamo abituati a esserlo.»
Quando chiudo la conversazione con Giulia, mando un messaggio a Jack per informarlo dei miei programmi della serata.

A: Ciao! Spero vada tutto bene. Stasera esco con Andrea a bere una cosa, in amicizia, niente di speciale.

La sua risposta arriva una decina di minuti dopo.

J: So che non ho nessun diritto di esserlo, ma sono geloso. Vorrei esserci lì io con te.

Mi sento avvampare e mi guardo intorno, ma a parte Ettore impegnato con delle scartoffie, in libreria non c'è nessuno. Sembro un'adolescente alle prese con i primi messaggini del suo fidanzato. Jack è estremamente dolce e più audace che di persona, chissà se quando tornerà continuerà a dirmi certe parole anche dal vivo. Siamo al martedì della settimana successiva alla partenza dei Crunchy Melodies per il tour promozionale, quindi manca meno di una settimana al loro ritorno. In questi giorni ci siamo fatti un sacco di chiacchierate e risate virtuali e ho imparato a conoscerlo meglio. Anche con Claire sta nascendo un bel rapporto, dato che si è offerta di aiutarmi ad organizzare degli eventi per la Tana delle Storie.

A: Ancora qualche giorno e ci rivedremo. Pensa a vendere tanti libri!

Stavolta la risposta arriva quasi immediatamente.

J: Quello non dovrebbe essere il tuo lavoro? Una libraia con un bel faccino come il tuo non ha difficoltà a vendere. L'ho provato sulla mia pelle ;)

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