19. Anna

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«Cosa sono quegli occhi a cuoricino?» domanda Giulia con un filo di voce mentre stiamo aspettando i nostri caffè.
Il lunedì mattina facciamo quasi sempre colazione insieme in un bar che è a metà strada tra la Tana delle Storie e l'ospedale dove lavora la mia amica.
«Ieri è stata una giornata stupenda» rispondo e sospiro. Andare in montagna con Jack, mi ha fatto pensare di essere finita dentro un romanzo. È stato tutto così perfetto, togliendo l'accenno di discussione per il fatto che io non avessi dimenticato Andrea. Direi che dopo ieri, ho superato la mia cotta adolescenziale.

«Sei uscita con Andrea alla fine? Ho provato a chiamarti ma il tuo telefono sembrava morto.»

«In montagna non c'era linea.»

Ripenso a Jack mentre accendeva il fuoco nella casetta, ai muscoli sulla sua schiena che si tendevano...

«Eh?» Mi sono distratta e non ho sentito la frase pronunciata da Giulia.

«Anna, ci sei o ci fai? Ti ho chiesto se Andrea adesso ha anche uno chalet in montagna.»

«Cosa c'entra Andrea?» domando, guardando la mia amica negli occhi.

«Si può sapere allora con chi sei stata ieri che ti ha ridotta in questo stato pietoso? Sembri sbronza.»

Scoppio a ridere, ripensando all'ultima volta in cui mi sono effettivamente ubriacata. «Ieri mattina Jack è venuto a trovarmi e poi siamo andati alla casa di montagna dei suoi. Non è uno chalet, ma mi sono divertita moltissimo e lui è così premuroso, così sexy...»

«Ok, gli aggettivi per descriverlo di certo non mancano. A parte quello, ora devi dirmi tutto su quello che avete fatto. Con tutto, intendo proprio tutto. Questa volta non voglio vederlo dalle foto su internet, eh?» ammicca con fare allusivo.

«Non ci siamo spinti così oltre.»

Stronco le sue allusioni sul nascere e le racconto della mia giornata fuori porta con il batterista e del fatto che alle superiori era cotto di me.

Quando nomino la scuola mi viene in mente un'altra cosa che ho scoperto ieri e prendo in contropiede Giulia, prima che cominci a commentare ciò che le ho rivelato. «Che mi dici invece di te e Giorgio?»

Lei avvampa al suono di quel nome. «Non capisco cosa tu stia dicendo.»

«Invece credo che tu lo capisca benissimo. Jack mi ha detto che vi ha visti andare via dalla festa insieme. Io ti ho raccontato di me, ora tocca a te.»

«Il tuo fidanzato è già fin troppo impiccione.»

«Questa è bella, il mio fidanzato! Magari lo fosse.» Altro sospiro da parte mia.

«Hey, stai cercando di distrarmi. Allora, tu e Giorgio che combinate?»

Sbuffa e gira il cucchiaino dentro la tazzina di caffè vuota. «Ci frequentiamo dalla sera della festa.»

«E perché tutta questa segretezza?»

Si prende la testa tra le mani e mormora, sconsolata: «Lui è fidanzato. Si sposerà l'anno prossimo.»

«Giuly! Non ti sembra di aver esagerato questa volta, non potevi divertirti con uno libero?»

«Il guaio è che con lui non mi sto divertendo e basta. Anna, mi sto innamorando.»

Guardo gli occhi della mia amica, non c'è traccia di menzogna in essi. È sincera.

«E lui cosa ne pensa?»

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