Scriverei infinite poesie su di lei,
se solo sapessi farlo.
Riempirei righe,
fogli,
interi quaderni,
con parole che inneggiano la sua presenza.
Parlerei della sua bocca,
della pienezza delle sue labbra,
di come gli angoli si arricciano
-leggermente-
all'insù
quando qualcosa di bello
coglie la sua attenzione.
Scriverei di come parla velocemente,
una fiumana inarrestabile di suoni
capace di riscuotere,
con quel suo timbro argentino,
anche le più piatte delle serate.
Parlerei poi dei suoi occhi,
quegli occhi
che tante cose hanno visto,
che tante ne devono ancora vedere,
che mi trasmettono immediata sicurezza
ogni volta che,
anche per sbaglio,
li osservo.
Quegli occhi che brillano
più delle stelle
che lei tanto ama,
perennemente illuminati
da quella potenza che ha sede
dentro al suo corpo.
Potrei andare avanti all'infinito,
se solo sapessi farlo,
su come il suo odore
sia odore di casa.
E parlerei di quella mattina
in cui tutto odorava di lei.
e il mondo non sembrava poi così ospitale,
ma in quell'angolo di letto,
dove aveva dormito,
mi sono rincantucciata ,
cercando di far andare via i pensieri,
fingendo che fosse li.
Stordirei le persone
con migliaia di parole
sulla forma affusolata delle sue dita,
sulle sue piccole orecchie,
sul modo che ha
per tenere una sigaretta.
Potrei parlare e parlare
dei suoi capelli
dal colore indefinito
che incorniciano quel quadro perfetto.
Scriverei questo ed altro,
su di lei,
se solo
sapessi
farlo.
This is a shitty poem that I wrote like one month ago, please tell what you think and I don't know, I think that I'll write something today or tomorrow 'cause I'm feeling inspired.
gooodbye my darlings,
laura