Cap.21

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《Cosa ci facevi con quelli alle due di notte sotto casa? Cosa eh?》urlò Mirko. 《Stavo chiacchierando con dei tipi di scuola》inventai.
《E quei soldi che ti hanno dato eh? Per cosa erano?》continuò.
Stetti in silenzio, per poi sbuffare.
《Tu spacci》disse afflitto.
《Senti, quei soldi mi servono per l'iscrizione al contest di domani okay? Non lo farò più》dissi, dirigendomi verso la cucina a prendere un pacco di biscotti.
《Signorina non abbiamo finito!》urlò. Mario entrò in salotto in boxer, la faccia assonnata e confusa. 《Che succede qua?》disse, rubandomi qualche biscotto.
《Eleonora ha ricominciato a spacciare》disse mio fratello, tirandosi i capelli. Mario mi guardò sorpreso. 《È un parolone, ho semplicemente preso della roba da Paolo perché mi servivano i soldi per il contest, ho finito poi. Mi è servito da lezione il riformatorio》dissi convinta.
《Io Paolo lo ammazzo, lo uccido con le mie mani! E tu, che ti cacci nei guai, ma a cosa pensi eh, andare da sola, DA SOLA, a quest'ora in giro a Calvairate! Ma cos'hai in testa eh, COSA?》urlò ancora Mirko, svegliando così Diego.
《Oh ragazzi ma che tutto sto casino?》mormorò assonnato pure lui.
《Basta Mirko, stai esagerando, finiamola qua》dissi frettolosamente, anche perché mi sarei dovuta beccare anche la ramanzina da parte di Diego, anche se non avevano senso le loro sgridate, dato che erano i primi.
Mirko sospirò, prima di tornare in camera, sbattendo la porta.
《Ha paura di perderti, di nuovo》disse Mario, abbracciandomi.
《Lo so, ma l'ho davvero fatto solo oggi e poi basta. Ripeto, mi servivano i soldi per il contest, e quelli che guadagna lui, servono a lui per registrare. Tanto devo cercarmi pure io un lavoro, era davvero l'ultima volta...》mormorai.
《Dai, torniamo a dormire. Ci parli adesso o domani?》chiese Mario, lasciandomi un bacio in fronte.
《Adesso. Grazie mille, buonanotte》sorrisi, dirigendomi verso la stanza di Mirko.
《Stavi spacciando stasera, vero?》chiese Diego. Annuii a testa bassa.
《H-ho visto come ti stavano guardando alcuni, sta attenta》disse, abbracciandomi, per poi anche lui tornare a dormire.
Bussai nella stanza di mio fratello, poi, non ricevendo risposta, entrai. Era sdraiato sul letto, rigirava una penna nera tra le dita, dei fogli erano sparsi sul letto. 《Scusa》dissi.
Si girò, per poi alzarsi e abbracciarmi.
《Ho l'ansia per queste cose e lo sai》disse. Gli diedi un bacio sulla guancia, per poi andare a dormire.
                               *****
《Buonasera, supermercati esselunga, sono Alessia, dica pure》
《Emh, vorrei passare per lasciare un curriculum, ho letto che cercate personale》dissi incerta.
《Oh sì, adesso purtroppo stiamo chiudendo, magari passa domani?》disse gentile. Accettai, per poi ringraziare e chiudere.
《Allora?》disse Diego, togliendosi un auricolare e poggiando la penna. La pagina era piena di parole scarabocchiate, asterischi e pasticci. 《Domani mattina vado》dissi.
Lui annuì e tornò a scrivere.
Scricchiolii nel corso
Quando ci separiamo》*
Bella questa frase》mi complimentai.
《Ho pensato a quando son sono venuto a trovarti il giorno al riformatorio. Quando stavo andando via, ero triste, come se stessi calpestando dei pezzi di cuore. Sarei voluto rimanere là di più, per dirti che sarebbe andato tutto bene, nonostante ciò che stavate attraversando tu e Mirko》spiegò. Gli sorrisi, per poi dargli un bacio sulla guancia. Mi guardò qualche secondo che mi parve un'eternità, facendomi sentire bella davvero, per poi tornare a scrivere la sua poesia.
*So che la frase non è della vecchia chic, ma ci stava bene con il contesto.
Comunque piccolo avviso: domani partirò per la Russia per dieci giorni, ciò significa niente connessione per un po'.
Se riuscirò a trovare wi-fi, prometto che farò il possibile per aggiornare. Detto questo, grazie ancora per il supporto, vi voglio bene.♡

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