《Sì? Chi è?》chiesi, rispondendo al citofono. Erano appena le otto del mattino di domenica ed il suono assordante del campanello mi aveva svegliata proprio nel momento più bello ed importante del mio sogno.
《S-sono Diego》disse. Mi immobilizzai, mentre mi salirono le lacrime agli occhi. Schiacciai due pulsanti per aprire i cancelletti principali, poi mi sedetti sul divano, mentre facevo nervosamente su e giù con la gamba. Dopo qualche minuto, bussò alla porta. Respirai, allungai le maniche della felpa in modo che mi coprissero le mani per ripararmi dal freddo ed aprii. Diego era lì, due occhiaie violacee intorno agli occhi, lo sguardo basso, i capelli spettinati, si era fatto leggermente crescere la barba, portava dei pantaloni sicuramente di una vecchia tuta, una felpa grigia e le air nere. Ci fissammo qualche secondo, non badando al freddo mattutino che invadeva il pianerottolo e prese ad invadere pure noi e la casa, che era abbastanza calda.
《Entra》lo invitai, spostandomi di lato e mettendomi dietro la porta di ingresso. Entrò infreddolito, sedendosi sul divano. Chiusi la porta e lo affiancai. Seguirono altri cinque minuti di silenzio, poi parlò.
《Mi ha preso la studio ostile》disse. Sorrisi, congratulandomi.
《Nel mio mixtape saranno presenti anche Mario, Gio e forse anche Mirko》annunciò. Allargai ancora di più il mio sorriso perché finalmente la mia grande famiglia realizzava uno dei suoi grandi sogni.
《Ti trasferisci là quindi?》chiesi.
《Ho già registrato tutto. In queste tre settimane, sono tornato a Genova e Cogo anche per quello. Ho passato un sacco di tempo con Margherita ed i miei vecchi amici》sorrise nostalgico.
《Ho scritto anche un pezzetto di una nuova canzone, ma la lancerò molto più avanti credo. Mi piace davvero tanto》disse, voltandosi verso di me e sorridendomi. Passò altri due minuti a fissarmi, poi con una mano tremante mi accarezzò la guancia.
《Dio quanto mi sei mancata, quanto son stato stupido ed affrettato》mormorò, più a se che a lui.
《Anche tu mi sei mancato tanto》risposi. Mi attirò tra le sue braccia, stringendomi forte. Poi ci staccò e mi baciò e mi sembrava di essere tornata alla prima volta che le nostre labbra erano venute a contatto, dietro le quinte al contest, uno dei contest più importanti. Sentivo la testa che si alleggeriva, le sue mani ovunque, che navigavano per il mio corpo facendomi sentire amata e protetta, senza malizia, il cuore a mille, che per poco non scoppiava nel petto.
Quando ci staccammo, mi fissò ancor a un po' mentre mi accarezzava i capelli, poi sbadigliò.
《Andiamo a dormire?》annuii, seguendolo in camera mia.
******
《Sei serio bro'? Una collaborazione con te, per il tuo mixtape con la studio ostile?》urlò Mario mentre pranzavamo, contento ed orgoglioso. Diego rise ed annuì, per almeno la millesima volta. Mario abbracciò felice Diego, finì di mangiare e corse in camera a scrivere un nuovo pezzo.
Nel frattempo, io, Mirko e Diego rimanemmo in cucina a parlare.
《Che avete combinato senza di me?》chiese il moro.
Il giorno dopo che se ne andò, lo cercai sul letto, ma tastai solo il lenzuolo freddo. Andai al lavoro, quasi trascinandomi, sonno e occhiaie come ombre minacciose. Il pomeriggio andai da Diego, dove oltre a lui, dovevo badare pure ai suoi amichetti. Naturalmente mi diedero un'extra, ma tornai a casa alle undici, trovando Matteo in piedi e super preoccupato.
Il giorno dopo ancora, Matteo partì per la Polonia, tutta l'estate. Diciamo che gli serviva, dato che aveva litigato con tutta la troupe, compreso Ghali, che continuò comunque a frequentarci. Per una settimana, uscii con lui e Mario, anche mentre loro fumavano, io me ne stavo in disparte a pensare ed a scrivere.
La seconda settimana, invece, la passai tra palestra e lavoro. Tornavo a casa tardi, quasi mai mangiavo, ed andavo subito a dormire. Proprio in quella settimana, ebbi un grave calo di zuccheri, così i ragazzi mi convisero a moderare le mie attività. Ripresi a mangiare regolarmente, continuavo ad andare in palestra ma con meno frequenza. Partecipai a molte battle, alcune le persi, altre le vinsi.
Nel frattempo, Mirko, oltre che a lavorare in officina, aveva preso il posto di Matteo al bar. Poi pubblicò il suo mixtape "Calvairate Mixtape Vol.I", con vari featuring, tra cui uno con Diego ed uno con Mario.
Quello con Diego era stato registrato addirittura prima che io e lui ci conoscessimo, mentre con Mario poche settimane prima della pubblicazione del mixtape. Era stato divertente quel giorno. Non riuscivano a concentrarsi, li sembrava un sogno. Il produttore per poco non impazziva, mentre io avevo rubato la macchina fotografica al fotografo che avevano ingaggiato per rubargli qualche scatto.
《Wow, fighissimo Mì, troppo orgoglioso》si complimentò Diego. Mio fratello gli battè il cinque, sorridendo compiaciuto.
《E tu? Stai mangiando?》mi chiese. Annuii.
《Non tanto, ma mangia. Ormai mangia solo quando c'è anche Mario, è uno dei pochi che gli è stato davvero vicino quando hai preso e te ne sei andato》disse Mirko, diretto, guadagnandosi una mia occhiataccia ed uno sguardo deluso da parte di Diego.
《Mi dispiace tantissimo piccola, davvero, io non so cosa mi sia preso, ero talmente geloso, e poi mi son ricordato della chiamata dalla studio e quindi son partito, scusa》mi disse, stringendomi. 《Non fa nulla, ora sei qua e va bene, dico davvero》sorrisi. Mi baciò a stampo e poi Mirko mormorò:《Un altro passo falso e ti ammazzo, intesi?》
Diego annuì, per poi attirarmi tra le sue braccia e canticchiando, facendomi rilassare.
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Deja vu/Izi
Fiksi PenggemarSe si tiene davvero a qualcosa, l'ultimo tentativo è sempre il penultimo.