Cap.30

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《Buongiorno》dissi, massaggiandomi le tempie.
《Buongiorno, tutto bene?》chiese Matteo versandosi il caffè.
《Ho molto mal di testa e raffreddore, ma devo assolutamente andare al lavoro, è il mio secondo giorno ed il capo penserà male se non vado...》spiegai, mentre mi facevo il caffè e cercavo le medicine. Trovate, mangiai una merendina, bevetti il caffè e poi presi la medicina.
Mi coricai sul divano, quando sentii una mano fredda sulla mia fronte che mi fece sobbalzare.
《Sore', sei bollente》disse Mirko, mentre chiedeva a Mario di andare a prendere il termometro.
Dopo due minuti, suonò, rivelando la mia temperatura di 39°. Sbuffai.
《Chiami e dici che sto male?》chiesi a mio fratello, per poi tirare su con il naso e starnutire rumorosamente.
Mirko chiamò spiegando la situazione e chiedendo due giorni massimo di malattia, poi chiuse ed andò a prendere delle coperte in pile. Guardai un po' di tv, per poi addormentarmi.
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《Hey》sussurrò Diego, dandomi un bacio sulla guancia per poi attirarmi a se ed accarezzandomi i capelli, che ormai erano un intreccio indistinto.
Mugugnai, accoccolandomi al suo petto per ricevere un po' di calore.
《Ora misura la febbre, va bene? Sto tornando, vado a prenderti qualcosa da mangiare e le medicine》annunciò, dandomi un bacio sul collo ed alzandosi. Solo in quel momento, mi resi conto che ero stata spostata nella mia stanza.
Presi il termometro, poi aspettai un paio di minuti e suonò. La febbre era scesa a 38.5 anche se il caldo ed il mal di testa erano ancora molto presenti.
《Eccomi qua. Allora? Quanto?》chiese Diego, sedendosi affianco a me, e appoggiando il vassoio con il pranzo davanti. C'era della sempice pasta al sugo, una cotoletta ed un pezzo di pane, dell'acqua e le medicine. 《38.5》dissi, addentando della pasta. Finito il pranzo, presi le medicine, per poi andare due minuti al bagno, il tempo di fare una "rapida" pisciatina, lavarmi i denti e sistemare un po' i capelli, giusto per non farli annodare e di conseguenza, rovinare.  Tornata in stanza, Diego era sdraiato sul letto mentre giocava con il telefono, tutto attento e preso.
《No dai! Bastardi》urlò, per poi sbuffare, bloccare il telefono e sbatterlo sul comodino. Ridacchiai per la scena.
《Allora? Vieni?》chiese, battendo la mano sul posto vuoto nel mio letto.
Mi coricai, mettendomi le coperte fino a sopra i capelli, mentre lui con un braccio mi teneva stretta al suo petto e con l'altro scarabocchiava sul suo quaderno.
Molecole collego me col mio pensiero
Ne so zero di dove sto andando
Come un veliero bianco
Che salpa verso sud
Me come ostaggio di me stesso
Al mio passaggio, Sssh*
《Bella...》sussurrai. Lui sorrise.
《Devo ancora ritrovare me stesso piccola. È un po' difficile》
《Lo stai controllando?》chiedo preoccupata. Lui annuisce.
《Quasi ogni minuto. E poi c'è il micro che è comodissimo》dice. Mi riaccoccolo a lui, ed il pomeriggio passa così, tra i suoi testi ed il suo canticchiare e la mia febbre, che piano piano sparisce.
*Il pezzo è preso da "Manco a me feat Duate" e fa parte di "Kidnapped mixtape" del 2014.
Scusate se faccio casino con le date e tutto, ma adatto la frase in base al contesto della storia.

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